martedì 29 gennaio 2008

zombies

Riflessione. Dopo giorni di ampi impegni che mi han reso una trottola in pieno vorticare finalmente uno stacco.
Come spesso accade in questi casi, appena si ha tempo di riprender fiato la carenza d'ossigeno offusca la vista producendo però l'effetto contrario: solo una più acuta percezione della realtà, un istante di incredibile lucidità.

Mi sono soffermato su alcune figure storiche per me importanti, grandi uomini capaci di dare la vita per una causa, per una causa spesso non propria; non solo. Uomini che noi chiamiamo eroi. Esseri umani entrati nella leggenda, la cui effige oggigiorno compare su bandiere e magliette, stemmi, tatuaggi e telefilms.

Gli eroi... persone che sono morte perchè la loro sola colpa era quella d'aver vissuto*.
Vissuto là dove vivere significa combattere, aiutare, reagire ad un giogo gravoso ed ingiusto. Eroi, credevano in quello che facevano e lo facevano dando interamente se stessi, mettendo a repentaglio la loro stessa vita. Perdendola.

Sono finito a riflettere sulla giustizia, sui comportamenti ideali, su quelli comuni... Realizzando una nuova e terribile verità. Se noi chiamiamo EROI coloro i quali combattono ed aiutano "l'umanità" (in senso de "gli altri" con accezione che va dal "se stessi e anche -" al " solo -"); se EROI sono quelli che seguono un comportamento esemplare e coraggioso e retto e giusto; se EROI sono quelli che compiono gesta eccezionali... quando le gesta eccezionali sono il comportamento che dovremmo tenere tutti per vivere dignitosamente...

Béh! Più che Eroi loro, siamo noi che abbiamo smesso di vivere.



All'eccezionalità di eroi moderni come Falcone, Borsellino, Calipari.
*frase riadattata da quella sentita oggi pronunciare al figlio di Aldo Moro.

lunedì 28 gennaio 2008

il gettone del lunedì

visto che di fonti da lacrimuccia a cui attingere il tubo è pieno e visto che mille post consecutivi con video alla lunga mi sanno di vuoto...
Ho deciso di avere una cadenza più o meno settimanale con amarcord monotematici. Spero apprezzerete. Altrimenti ditelo, che tanto non smetterò ma almeno saprò di farvi dispetto (... ih ih ih)




ASTA TOSTA!!!


Altro che Rex!



Per avere un'idea generale (è l'altra sigla, quella col cast completo e le facce corrispondenti)



Ed in più la Bonus Track!

venerdì 25 gennaio 2008

forwarded message

Lo sapevate che se la schermata di Google fosse nera,
considerando la gran quantità di persone che lo usano, si calcola che si risparmierebbero circa 750 megawatt/ora annualmente.
Così Google ha creato una versione nera chiamata Blackle www.blackle.com), con le stesse identiche funzioni della versione in bianco ma con un consumo di energia inferiore.


è anche più carino!

domenica 20 gennaio 2008

Non è solo

Il titolo si riferisce al discorso su Oscar Pistorius: lui è l'attuale casus belli, quello di cui tutti parlano, quello di cui ancora si parlerà fino a che i giornali non troveranno altre carcasse da spolpare...

Guardate un po' cosa è stato fatto nel silenzio dei molti media...

E posso garantire che c'è chi non ci riesce neanche con tutti i pezzi a posto!




lui è Aaron Fotherinham. Giovane che dà spettacolo immenso nel video quassù; detentore del record per il primo backflip (salto mortale all'indietro) su sedia a rotelle. Di Pistorius ce ne sono tanti, sparsi in tutti i frammenti di ogni giorno. Si tratta solo di guardarsi intorno; basterebbe parlarne...

sabato 19 gennaio 2008

cuor d'insonne

Col favore delle tenebre Mtv ritrasmette un cartone che ad orari tanto malati ho l'opportunità di riscoprire: Beck MongolianChopSquad.

Adolescenti che inseguono il loro sogno di creare una band. L'impegno che mettono loro non era certo quello degli Sleepless, però il clima della creazione e del feeling che offre è lo stesso. E' anche una carezza allo spirito per tutti coloro hanno sognato una band.

Il video però è d'altra natura



Quello linkato è un duetto di una canzone d'un altro gruppo.
Le tonalità raggiunte da lei, la situazione ancora innocente e sognatrice come quasi solo da ragazzi, il testo...
Questa canzone riverbera in me tepore, grazie anche alle immagini che racconta a partire dalle "onde di luna piena" fino a " eri là sorridente tra le mie braccie attraverso quegl'anni" (o giù di lì)
Bene, regalino melenso per voi!

mercoledì 16 gennaio 2008

egalité

La mia sul caso Pistorius.

Lo hanno escluso dalle olimpiadi; sono d'accordo.
Il problema secondo sta nel considerare tutt'ora le gare "para"(quelle cioè per disabili) come sottogare, discipline inferiori subordinate a quelle per normodatati. Una sorta di contentino teraputico offerto agli sfortunati.

Bene, non è più così da molto tempo. O almeno non è più solo così, vista l'indiscutibile funzionalità terapeutica dello sport in traumi di tale entità. Lo sport aiuta. Verissimo, ma non è di questo che intendo parlare.
Vorrei focalizzare invece sul livello dei parasportivi: solo chi non ha idea di cosa si tratti può ragionare come chi voleva Pistorius alle olimpiadi.
Mi spiego meglio: l'impegno e la difficoltà richieste dall'agonismo sono le stesse per tutto lo sport; non di meno il talento.
Nelle attività para quello che cambia sono spesso gli strumenti e le modalità con cui si affronta la disciplina, ma la gara sportiva resta e resta anche il livello alto. Non è più facile, non è meno impegnativa, non è meno sentita.

Ad esempio, chi fa scherma in carrozzina è abituato \ costretto a duellare senza sfruttare cambi di misura (distanza dall'avversario) quindi realizza tutto col braccio. Va da se che il braccio di un tiratore da seduto, di un paralimpico, sia come minimo (e ribadisco COME MINIMO) preciso e potente quanto quello di un olimpionico.
Così un cieco che scia solo seguendo un suono ha indubbiamente capacità propriocettive al di sopra di una sciatore normale.

Eppure sciatori o tiratori normali non gareggiano assieme ai disabili, sebbene esistano e risultino proficui ad entrambi, allenamenti congiunti.

Sono discipline diverse, ecco tutto. Discipline diverse dello sport tutto e tutte svolte da Talenti veri.

Pistorius riesce ad adattarsi perfettamente alle sue protesi ottenendo una spinta efficacissima sebbene poco naturale e difficoltosa come movimento. Le protesi poi non gli fanno sentire la stanchezza di piedi e polpacci (la parte che "tira" elasticamente la falcata nei corridori); hanno una minura potenza, ma raggiunta la spinta elastica ottimale non subiscono cali dovuti alla stanchezza da metabolismo cellulare. Di contro non percepisce il terreno. Pro e contro, come in tutto.

Per assurdo, è avvantaggiato, è più forte dei normali sotto vari aspetti.

E'il migliore nella sua disciplina, tanto da avere risultati equivalenti a quelli di chi usa le sue gambe nelle alte sfere e migliori di molti di noi. Quello che accomuna è la distanza, ma credo sia corretto dire che sono discipline diverse.

Forse più che mescolare praticanti di diverse discipline sarebbe meglio unificare anche le para alle olimpiadi normali facendo una sola grande manifestazione sportiva con più discipline. Farebbero quello che già gli sportivi di tutto il mondo fanno al di là dell'obiettivo: se ne fregano allenandosi assieme, condividendo mense, risate, tempo libero per poi tornare ognuno alle sue specialità.
Penso non perderebbe di spettacolarità. Ci guadagnerebbe, anzi. Tutto ovviamente SE gestito con cervello.


Trovo stupido voler cancellare differenze che palesemente esistono; trovo ancor peggio voler stabilire che quelle differenze comportino necessariamene una gerarchia, delle priorità, dei migliori a tavolino.
Uguaglianza non ritengo significhi essere cloni.

martedì 15 gennaio 2008

ardua notte

Stanotte temo di potermi anche scordare il sonno.
Almeno quello sereno e ristoratore, che ti sveglia con compiacimento.

Mi sono addormentato alla tv. Capita spesso ormai: finita l'accoppiata di Groening seguita da scampoli di Crozza è il nulla e se lo stomaco è pieno l'abbiocco è automatico.
Passi per le scale, risvegli inattesi. Mi trovo così a seguire scampoli televisivi F4 e vista annebbiata (per fortuna). Poi è un progressivo ritorno alla vigilanza tra uno scialbo RealCSI, americanata morbosa, e ricerche di un qualcosa di decente intanto che la digestione resta immobile.
Il finale di SouthPark, scampoli di Beck MongolianChopSquad... un attimo calmo prima di incappare in quel film.

Ricky Menphis e Giorgio Tirabassi in età quasi adolescenziale, Luca Zingaretti col pettorale tronfio... "Il Branco".
Un film duro, di quella durezza che ti colpisce allo stomaco e risale quasi come un conato, la durezza di un racconto che descrive la cruda e aberrante possibilità della realtà quotidiana.
Il Branco. Di quali atrocità è capace l'uomo? In quali abissi riesce a spingersi la crudele follia dell'homo sapiens sapiens sotto gli effetti dell'esaltazione collettiva? Questo film ne dà un esempio.
Quel che fa male è sapere che non è fantasia, non è un horror nè un thriller; è qualcosa che è capitato, forse anche più di quanto si creda. Ho i visceri inorriditi.

Altro film dalla forza simile era stato fino a stanotte solo "Boys don't cry". Il solo che mi avesse chiuso lo stomaco lasciandomi contemporaneamente a marcire con un senso di disagio epidermico che non svanisce. Il branco ha superato, grazie alla quantità di episodi narranti violenze aberranti, quel film (bellissimo, davvero).

A ben riflettere è una recensione positiva, sebbene sotto forma di sfogo, quella che faccio. Il messaggio arriva benissimo e fa riflettere a lungo, attori bravi e storia verosimile, se non reale. Veramente un gran film tutto italiano.
Peccato solo che per guardarlo bisognerebbe esser preparati prima, così da poter incassare il colpo. Perchè a freddo ha fatto veramente male.
Mi chiedo, perchè c'è tutto questo sperpero di bollini colorazioni quando poi non vengono segnalati film così " da vedere assolutamente, ma con coscienza"?? Misteri dei bempensanti...

Bene, ho sfogato parte di questo groppo in gola. Non so se augurare la visione dei film qui citati. Sicuramente la consiglio, a patto che sappiate a cosa andate in contro, poichè confrontarsi con l'umanità è un peso gravoso. Per gli altri è ben valida la tattica dello struzzo.

lunedì 14 gennaio 2008

altro gettone?

beh, che dire...
Io da piccolo ci impazzivo letteralmente, non se fossero le natiche di Sidney Rome o le idee grandiose di Nichetti o la comicità dei Agtti di vicolo Miracoli... Non sò, ma era geniale per quel che mi ricordi



Ps: tra i veri geni incompresi della cinematografia italiana recente permettetemi di annoverare in vetta Maurizio Nichetti.

sabato 12 gennaio 2008

la generazione del Gettone

Dedicato alla mia disquisizione con la N alata su Noi, degli anni '80-'90
NOTA: il gettone è quello telefonico, quello che oggi sarebbe il cellulare; quello che oggi se non sei in casa richiamerai quando mammà riferirà che ti han cercato; quello che se nun ce l'hai non chiami casa...


Corrado...


Almanacco...


Film del sabato sera...


Film del Lunedì...


Ed ora datece dentro de lagrime...

venerdì 11 gennaio 2008

scampoli

Stralci da una conversazione privata.
Mi si chiedeva a riguardo dei toni recenti...


Cosa mi turbava...
Piacerebbe saperlo anche a me!!


alle volte l'umore vira così, senza un perchè. Dal più sereno o festaiolo passa a vagare in meandri indefiniti; sembra ombra, ma solo perchè s'è altrove: come i raggi del sole quando passan le nuvole illuminano altre cose ma non per questo cessano di esistere.
Certe volte vengo avviluppato da un mantello d'apatia. Ormai è così da anni, più che spiegarmelo o deprimermi ne prendo atto. Lo considero un modo per ritararmi, una sorta di "riavvia" del caro "Finestre" ;)...


...Forse era invidia, forse solo una profonda tristezza nel vedere che non si è più scanzonati e folli come un tempo... Un momento di risveglio per Peter Pan, insomma!...



... Serate in cui si ride e scherza molto meno di quanto sapremmo fare.
Forse sono io che mi faccio aspettative e quando poi il raffronto è fortemente insoddisfacente mi dispiaccio. chi lo sa?...



... So solo che poi tre buoni amici una birra e due stronzate bastano a rimettermi in carreggiata quel tanto che basta per tornare a guardare il cielo.




ps: ricordo ai non blogger che non sempre il post è scritto direttamente sul server, esistono salvataggi e copincolla vari!!! ^__^

martedì 8 gennaio 2008

nuit

Nuvole nottetempo tinte di notte e lampioni fan da scenario ai miei pensieri. I miei occhi si perdono in uno sfondo color caramello in costituzione, topazio bruno. In realtà si perdono ben oltre. Nei miei pensieri.

se le reperite, ascoltatevi "Nottetempo" e "Swim Seagull In The Sky" dei Novembre

domenica 6 gennaio 2008

carezza

Per la festività delle donne ^___^, parmi opportuno andar sul delicato...

Vi linko qua di seguito un po' di canzoni di un gruppo che a me da anni fa decisamente impazzire: gli Staind.

Aaron Lewis e compagni scrivono canzoni molto vicine al mio personalissimo gusto: buone musiche e testi sinceri, veri, duri da affrontare... il tutto però detto spesso con la forza che solo una carezza sa avere. La medesima distruttività dell'acqua. Inoltre c'è il coraggio di reagire da frustrazioni e fallimenti; valore aggiunto rispettoa tante giovani boyband che raccontano di uno sbando non sempre autentico.

eccovi dunque un pochinin di videi da godere. quelli che più han toccato me!

Zoe Jane

Epiphany anche con Amy Lee Live

So far away (acoustic)

For you

Outside (dal video interessante)

Tonight (Sorry, ma è la sola versione che sia riuscito a trovare)



Forse non sono proprio un ninnananna, però sono piccole schegge di un cuore, almeno per me. Cosa c'è di più caldo???
ps: vista la quantità ho creduto opportuno non metter tutto qua diretto. anche perchè poi smetton di funzionare spesso.

BuonaBefana!

sabato 5 gennaio 2008

'til it bleeds

Stone Sour: bother

Wish I was,
Too dead to cry.
My self-affliction fades.
Stones to throw,
At my creator,
Masochists,
To which I cater.

You don't need to bother,
I don't need to be.
I'll keep slipping farther,
But once I hold on,
I won't let go 'till it bleeds.

Wish I was,
Too dead to care,
If indeed I cared at all.
Never had a voice to protest,
So you fed me,
Shit to digest.
I wish I had a reason,
My flaws are open season.
For this I gave up trying,
One good turn deserves my dying.

You don't need to bother,
I don't need to be
I'll keep slipping farther,
But once I hold on,
I won't let go 'till it bleeds.

Wish I'd died,
Instead of lived.
A zombie hides my face.
Shell forgotten with its memories;
Diaries left,
With cryptic entries

And you don't need to bother,
I don't need to be.
I don't need to be.
I'll keep slipping farther,
But once I hold on,
I won't let go 'till it bleeds.

You don't need to bother,
I don't need to be
I'll keep slipping farther,
But once I hold on,
Once I hold on,
I'll never live down my deceit.....

venerdì 4 gennaio 2008

A Cazzàri!!!!

(video tratto da Blob di E. Ghezzi)

Pare che casualmente qualcuno si sia infilato per via telematica negli archivi della polizia di Genova.
Pare che casualmente siano andati distrutti proprio i file riguardanti le indagini in corso su quanto accaduto a Genova per il G8.
Pare che, sempre casualmente la colpa cadrà su terroristi mediatici.


...

A CAZZARIII!!!!
di tutte le stronzate che potevo bermi questa proprio...

Tra l'altro, vero, il gran problema è che queste immonde nefandezze vogliono anche farle passare per casualità, per cose rette (vedi decr. Mastella etc.).

Avessero ad accorgersi che ci si sta un pochinino stracciando i cojonès?!? (e son quasi 5 lustri che si va per 'sta via)

scusate lo sfogo.
NB: se evitiamo flames, ci si può sfogare tutti, direi... ;)

giovedì 3 gennaio 2008

sul ciglio

in risposta a jb (simo, I suppose)

eccomi qua, sul ciglio del nuovo anno. Tra futuro da affrontare, in attesa dell'avversario con cui misurarmi; da sconfiggere per tornare in attesa del prossimo.
Tra passato da superare e portare con me, pesante fardello e magica polvere d'elfo che lenisce le ferite.

Son qui, sul ciglio.
In attesa. Lunga attesa...


(vi capita mai di sentirvi in attesa da una vita??? Tensione perpetua pronta a scaturire in quel momento che capirete essere il vostro, quello che determina il fieri del destino...?)

mercoledì 2 gennaio 2008

time

c'è poco da dire o fare: sotto le feste perdo il senso del tempo oltre ogni logica. Se già la routine feriale fa perdere la mente in una successione di giorni uguali ove identiche procedure affrontano sfumature diversificate, la vacanza può peggiorare. Inedia, niente da fare di troppo concreto e sostanziale, la sveglia che non suona, il risveglio rimandabile all'inverosimile (ebbene si: il primo mi son svegliato verso mezzanotte per riaddormentarmi all'una e risvegliarmi il due alle 11!!), all'assurdo...

Beh, i giorni avanzano ed io mi sento immobile, a nuotar nella vasca delle palline.

Ho scoperto il giorno corrispondente alla data per curiosità autoimposta: sembrava sempre domenica, una domenica di quelle dove se va bene segui la ventura in attesa dell'abbiocco, senza motori o gare o amici o esami o incentivi qualsiasi alla vitalità.
Vacanze, giorni larvali... Per la prima volta non vedo l'ora di tornare all'attività.

Diceva il saggio: per godere dell'ozio bisogna aver qualcosa da fare!
Nel mio caso, soprattutto, devo aggiungere che per me oziare significa "far altro ridendo" e non star steso per giorni. Al terzo scatta la depressione! ed infatti qui c'è un buio...

martedì 1 gennaio 2008

Un anno col Botto!

Cenone del 31.
Cucinerie in fieri; preparativi per ultime cotture.
Io e Alfio, chef di tradizione, allontaniamo molti dei frequentatori della cucina onde ottener spazio di manovra. Inconsapevoli eroi...

Cominciamo i preparativi, poi gli altri cucinieri torneranno alle loro mansioni.

Apriamo i pacchi, io inizio a riempire d'acqua il pentolone mentre lu appiccia il forno...
Siam vicini. Come spesso in queste vicende illese.
Gas aperto, fiammifero nel forno. Il gas non esce; chiudiamo e riapriamo, testiamo i fornelli.
Ok, ora dovrebbe andare.
Si ricomincia.

... ecco dovremmo esserc... BOOOOOOM!!!

sento come se qualche lottatore di Muai-Thai mi desse una ginocchiata tra le tibie, una spazzata bella pesa che mi fa indietreggiare senza che lo voglia. Tutto questo mentre vedo la testa del mio miglior amico allontanarsi giusto in tempo, lasciando solo la mano nel forno a sobbalzare fino a colpire forte la griglia.
Sobbalza il coperchio del fondo del forno con fragore.

Uno sguardo attonito.

Il forno acceso come se nulla fosse, la sua mano attaccata, le ciglia folte come sempre, le mie gambe che soppesano il baricentro. Intatti.

L'augello sporco aveva deviato l'innesco del forno a gas, così non si accendeva ma continuava a riempire il fondo del forno. Salvi. Grazie ad un non ben precisato angelo custode, sebbene di ipotesi ne potremmo far svariate (ringraziando comunque il suddetto protettore!!).

Di certo, tra i soliti mortaretti preparatori ai super botti di capodanno, noi abbiamo avuto il nostro bel primato nel quartiere!!!

Iniziar bene l'anno nuovo è anche accontentarsi cercando il positivo in una scampata tragedia. I suppose...
^__^'