venerdì 28 novembre 2008

No Title

Sintetizzatore e basso.

Loop alquanto breve a girare perpetuo. Il crash della batteria partirà solo assieme alla voce.
L'orologio indica che dovrebbe esserci il sole quasi a picco sui tetti. Invece la sola luce picco è quello della lampada. La finestra è un monitor alternativo a fianco del computer. Alzando gli occhi vedo oltre il vetro e le lamine delle persiane sollevate e inclinate; guardo. Tetti di un rosso dall'intensità sbiadita. Il cielo è una distesa grigia con note ora lilla ora azzurrino. Sempre tutto sbiadito. Rami nudi a mostrare la loro magrezza in nitide trame uniscono tetti al cielo come antenne di falena. Dita d'albero intrecciate controprova del freddo che fa sembrare ogni tasto sfiorato un'impresa. Ogni parola digitata senza errore o pausa è un successo.

E' l'ora di pranzo e sembra il crepuscolo. La musica della pioggia s'interseca perfettamente con il ritmo scandito del basso rap.
Forse è il sottofondo ideale per scrivere. Forse anche solo per fermarsi un attimo a riflettere.

I giorni di passaggio dall'autunno all'inverno recano sempre grande poesia, innumerevoli spunti. I muri delle case improvvisamente di toni pastello; le foglie cadute un tappetto d'incomparabile bellezza.
Il respiro si condensa davanti agli occhi, visibile prova della vita, del calore che serbiamo in noi. Siamo residui d'estate. Con un sole elettrico sulle dita abbiamo il dono di poterci scaldare a noi stessi: ricordi, lacrime, risate...

Affrontare l'inverno e ridere con lui è questione di imparare che la pioggia non porta via il sole ma semplicemente lo nasconde un po', e che il freddo lo possiamo percepire solo perché dentro di noi c'è calore.



Buon inverno a tutti!!


Soprattutto a chi ha il tepore per apprezzarlo!

lunedì 24 novembre 2008

break

Intanto che gli altri due giorni lucchesi sono in elaborazione, nel tentativo di creare resoconti dettagliati che non scadano nel prolisso, avrei potuto scrivere qualcosa.
Non dimentico il blog. Purtroppo si presentano periodi affollati... talvolta, come in questa occasione, ci si aggiunge una patologica assenza di idee e cose da dire.

Piuttosto che postare una serie random di video sciocchi dal tubo lascio che sia silenzio.
Tra l'altro i racconti di Lucca dovrebbero intrattenere per più giorni ^^'.


Non voglio andare senza niente di curioso un minimo.
Vi consiglio allora di fare qualche ricerca su David Azzarello, il suo libro o lo spettacolo "targato H".
Ho da poco visto una sua intervista (purtroppo in uno di quei programmi che scandaglia le sofferenze altrui con faciloneria incredibile) però sono rimasto impressionato da questo ragazzo dotato di una contrapposizione incredibile; un marcato handicap fisico esteriore ed un cervello molto brillante. Mi sono trovato ad ascoltare discorsi molto acuti e più normali di quelli fatti normalmente in quelle trasmissioni da un corpo che si muoveva per conto suo, indipendentemente dal proprietario.
Di come, una volta di più, l'esteriorità sia mendace e superflua.

Memento omnivalente.


Se potete cercate, davvero.

sabato 15 novembre 2008

luccornie GIORNO II

Venerdì arriva il SOMMO Maestro Ortolani in fiera. Con l'incremento per l'aere dell'influsso ratmaniano giunge anche Amon-Rat.

Già dal mattino si principia piuttosto benino...
Giri da fare molti, come andare a prendere amici in stazione o far togliere il magnete antifurto a un maglia (trovando il negozio sprangato fino alle 9:30). Vertice di questo vortice mattutino l'acquisto di pane e affini, quando un TIR decide di imboccare la viuzza della panetteria rendendosi conto (l'autista, non il Tir... che mica si chiamava Goliath l'autoarticolato!) che l'arco che sotto cui stava per passare era così piccino che si sarebbe incastrato bene bene.
Cosa poi in qualche modo comunque successa, visto che si è intrapresa la manovra tra le più idiote mai viste: l'inversione a U in uno slargo "ad Y" grande in larghezza quanto un ducatofiat di quelli neanche troppo grandi.
Esco dal mio parcheggio poco prima che il TIR si incastri ben bene (suppongo tra V e W) e risalgo la corrente kilometrica di auto fermate dal Genio-autotrasportatori.

Non siamo a Lucca e questo è l'inizio giornata. Incautamente non fiutiamo nel vento quel non so che di biscotti secchi incombenti.

Giovedì ho già attinto alle riserve spesa (grazie anche alla cioccolateria lucchese in via Cenami) il venerdì sarà di giri autografi.
Fortunatamente ho l'abbonamento, così saltiamo parte della fila e siamo dentro in orari decenti.
Di tutti gli autori, solo al Vernacoliere c'è fila libera e disegno live. Ovunque è deposito albo col proprio nome. Secondo giorno di fiera e ho meno albi con me di quanti ne possedevo al giovedì mattina (trad: han fatto lasciare anche albi non comprati lì e portati da casa).

Il clou della giornata sarà gestire la folla per Leo Ortolani in un manipolo: il grosso dei rattofili (e intendo fisicamente, già che si parla di Fuma e Gionata) arriverà solo a giochi finiti.

Leo ha traumatizzato profondamente Lucca, è bene chiarirlo subito.
Infatti sperando ti tenerlo calmo gli hanno fatto fare la locandina, "speriamo per gratitudine non dica che farà disegni ad libitum" avranno pensato. Ci sono riusciti.

Per far capire cosa intendo ecco qua un sunto della mattinata:
ore 10 Donald era già andato a parlare con la protezione civile prima ancora che arrivassi. Ha saltato l'accordo, è vero, ma vista la cazziata che non vedevan l'ora di farci, ha fatto il suo e ha fatto bene.
Già alle undici, mentre cerco di spiegare al mitico Poggi che "se lorsignori si accontentano e non disturbiamo, noi, umilmente ed inginocchio (ancora mortificati), saremmo disponibili a dare una mano, qualora servisse" mi giunge alle spalle il direttore della security-staff del padiglione espositori di Lucca... Al grido di "mi ricordo di te" (gringo! ... dannazione queste comparse scordan sempre la battuta)
mi chiede "cosa abbiamo intenzione di fare?"... mi ricorda cosa non "deve assolutamente ripetersi" e che "tutto sotto controllo, abbiamo già allertato polizia e protezione civile"...
- "ah bene!" faccio io
- "quindi siete da soli come lo scorso anno"...
gelo...

..."al massimo vi mando alcuni ragazzi a collaborare".

Da qui inizia una girandola di sudori freddi che sfocerà verso le 12 in una serie di chiamate penso molto fastidiose per chi le ha dovute ricevere (PERDONOOO), volte a scoprire quanti disegni avrebbe vergato la Venerabile mano.
Sempre più veloce vorticando, alle 13 siamo Io (con benestare del Donaldo alle libagioni), San Poggi, il ragazzone dello staff-security, il direttore della protezione civile in una riunione semovente che fa la spola tra la panini e l'ambulanza (inquieeeeetanteeeeee).

Pongo all'attenzione vostra, ora, il dilettevole siparietto innescato tra staff e protezione civile:
per 20 minuti, dico VENTI minuti davvero, hanno continuato a urlare sommessamente uno nel mio orecchio destro e l'altro in quello sinistro che "Sono loro (l'altro) a cui dovete chiedere il nastro di segnalazione per far formare la fila"...
La cosa riguarderà poi anche Paguro e Anja. Sì, succederà anche dopo ancora più palesemente.

La cosa si risolve tra semi-moccoli, risate di circostanza, Anja che emerge da non si sa bene dove con metri di cavo di segnalazione strappato e rubato da qualche padiglione (so che per smontare poi il padiglione è bastato ci si appoggiasse un bambino), soluzione che ci era stata prospettata come Unico modo per avere del filo... e soprattutto con il capo security che manda uno dei suoi a prendere "Non chiedere mi raccomando, tu piglialo e portacelo" il nastro.


Signori, abbiamo il nastro!
In pochi minuti è tutto spiegato ed organizzato e siamo pronti ad affrontar la pugna.
Termopili ad estrazione quest'anno!
80 fortunati estratti su cento divisi in due tranche!

Pochi ma buoni ci facciamo onore: la fila è rispettata, non è intasata la fiera... La Cate, gentilissima, approfitta del non essere riconosciuta e viene a fare quattro chiacchiere coi piloncini umani.
Già, è questa la novità di Lucca C&G quest'anno: un piloncino non si può mettere; non si può avere una transenna; figurarsi un minipaletto reggi nastro di segnalazione!
I piloncini sono stati umani.
Oppure dei bidoni dell'immondizia.
Cosa questa che espone a fin troppo facile ilarità e scherno... accomunare utenti di una fiera a dei ricettacoli di rumenta è troppo facile.
Soprassedendo anche sulla logicità secondo cui un'asticella ingombra più di un bidone dell'immondizia o di me (che non sono proprio minuto), mi concentro sulle perle:
---> discussione delle ore 12:30 in protezione civile:
"Signorina, sono venuto a parlare per Ortolani, mi hanno detto che vi dovrebbero aver già allertato da mesi"
Ella: "Eh, guardi siamo incasinati, sa, c'è Ligabue che presenta un coso"
- "sì, signorina, ma del fumetto di Ligabue non mi interessa, sono venuto per accordarci su come dirigere la folle per Rat-man... ricorda?? i 300 e più in fila... le transenne...?"
Ella:" guardi siccome c'è Ligabue non credo perché insomma cioè c'é Ligabue..."
- "Mi sa che sta confondendo Fiera del fumetto e concerti... Ortolani, Rojo, Pacheko, Romita... mi sa che Liga sarà l'ultimo dei pensieri dei presenti oggi..."
Ella, ancora: "No ma perché sa c'è Ligabue noi dobbimao pensare a cioè quindi non so"
- "Ho capito. Buongiorno. Scusateeeeeeee!! Chi è il capo qui?"

>>> (è op. cit. pedissequa, Lo Giuro) <<<

---> Retroscena (perdono!): Leo ha un numero contato di tavole e non sa bene come barcamenarsi perché poi ci sarà una sua conferenza. La presidentessa, manager, complice e moglie, insomma, La Cate (perdono se sono uno spifferone!!!) suggerisce un 70-80 da fare in 2 ore (questo avviene in zona Parma; lo racconterà poi Caterina in fiera mentre scambia aneddoti e facezie con noi della SecuRATy). A me viene detto "mah 70 0 80" al telefono e, da bravo idiota, penso Il SOMMO Maestro è rapido andiamo sul generoso e dico a Poggi "80! Ne farà 80 senza problemi" (accidenti a me)...

Dopo il doveroso antefatto
arriviamo alla successione di accadimenti intitolata "amazing stories (in Lucca)"
---> Leo arriva leggermente in ritardo rispetto alle 14:30 dell'inizio previsto.
Leo disegna con gaudio e calma.
--->La nostra organizzazione esemplare non ha tenuto conto della prospettiva su cui contavo per mettere fretta al Venerabile TURBO. La fila è una L il cui lato corto finisce dal Venerabile; il resto si accumula a lato dello stand, invisibile dal tavolo del Maestro.
Insomma, Leo vede 5 o 6 persone di 40. E' solo la prima metà quando inizia a disegnare. L'altra che doveva arrivare dopo un'oretta inizia a comparire verso il disegno numero 7.

Rimandiamo via momentaneamente e pressiamo ilVenerabile.
---> Arriva dalla folla una (si, unA) cosplayer di SKROTOS. COstume fatto peraltro con dovizia di particolari e discreta resistenza, bravissima!
Peccato che, un simile omaggio non possa non farsi passare.
Dietro al tavolo, ella viene condotta.
Innanzi al Venerabile viene fatta ergere.
... da questo momento cominciano venti minuti di teatrino.
La cosplayer trema emozionata, ha i lucciconi e balbetta.
Leo trema, ha i lucciconi e balbetta. Quindi abbracci, incredulità, autografi su ogni pezzo dell'armatura un disegno al volo dettato dall'euforia e...
E poi, con gli occhi di bambino la domanda del Venerabile giunge sconcertante:"Posso provare l'armatura?"
Vedere Il SOMMO Maestro vestire i panni dell'opera che un anno fa mi aveva commosso mi lascia incredulo. Vederlo partire, dopo un susseguirsi di flash che neanche per una finale di champions, tutto bardato verso l'interno dello stand Panini a caccia di qualcuno mi ha fatto spanciare.
Insomma, un bambino al parco giochi.
Da notare la bravura dei 2 cosplayer quando al grido della folla "alza lo scudo", prontamente hanno sollevato la lancia!!!(sono serio! Impersonando Skrotos hanno impersonato magnificamente il personaggio!)

Per staccare Leo dal costume hanno dovuto far urlare in Panini "Hey! Ma non è Romita quello?" per far allontanare la giovane ancora esterrefatta.
Nota cosplay ultima: Lei aveva anche il muso di scimmia disegnato col trucco sotto l'elmo. Tanta tanta roba davvero.


---> Si torna ai disegni con un ritardo accumulato fantasmagorico. Iniziamo a scalpitare.
L'uomo Security mi ricorda che qualora Leo marcasse visita alla conferenza sarebbero Swanstucker amari per tutti.
Così in un frenetico scambio di domande e supposizioni chiediamo al Venerabile quanto margine desideri e riusciamo, con scambio di radioline e telefonate a far avvisare l'organizzazione ottenendo 20 minuti di supplementari.
(può non sembrare, ma è stata convulsa)

---> A Leo non bastano. Dobbiamo trascinarlo via, ma da uomo d'onore e marcata generosità (o semplicemente da collaboratori imparentati con negrieri ottimisti) promette di tornare dopo la conferenza a finire il lavoro.

---> mentre molti di noi chiudono la retroguardia rispondendo a domande brillanti tipo "ma quando torna?"
- "finita la conferenza!!"
d: "e quando finisce?"
- "Quando ha finito"
d: " e a che ora è qui?"
- " ma sei un fan?"
D: " sì"
- "allora verrai alla conferenza!?"
d: "sì"
- "bene, quando finisce puoi tornare qui e ti fa il disegno!"
d: "Allora quando devo venire qui?"
...
Mentre, dicevo, lottiamo come tigri contro l'imbecillità (e sogniamo uno scolapasta in testa una spada di legno e una talpa folle al fianco) Donnie scatta come una donnola aprendo la strada a Leo, quasi lasciato in dietro, e a tutti noi, lasciati decisamente in prossimità del Via.
Siamo a difesa della Regina stavolta. Compito forse ancor più di valore.
Così mentre La Cate insegue Leo che insegue Donnie, noi inseguiamo loro, cercando di non farli travolgere dalla folla fieristica.
E' in questo frangente che assieme ad Anja, per non rimanere intrappolati nella folla di Halloween, accelero tagliando la strada a un mostro, il quale sobbalza e urla per lo spavento (Dopo la BattlestarGalactica, concedetemelo, è la seconda soddisfazione di sempre).


Alla conferenza siamo pochini ma decisamente buoni. Leo è divertentissimo e spoilera le prossime 7-8 uscite della RMC (se darà il benestare le avrete rivelate).
Momento di vero gaudio sono le domande: il presentatore è anche addetto a portare il microfono a gelato, il solo ed unico in sala.
Peccato che ogni volta torni a sedersi. Così tra una mano alzata e la domanda c'è tempo di seccarsi due pacchetti di scrocchia zeppi come niente.
Non solo: l'acustica della sala fa rimbombare l'audio in uscita dalle casse. Il Venerabile chiede di fare le domande senza microfono. Lui almeno ora sente; noi continuiamo a non sentire altro che borgorigmi.

La mancanza del Sovrintendente Plazzus si sente dalla prima domanda:

... Suspance... fermento...
... "Possiamo fare una foto assieme?"

Io e pecoratto non abbiamo avuto il cuore di fare qualche domanda che partisse dal "perché non fai pià le storie semplici di un tempo? ^________________^" giungendo al
"Già ne La storia finita RMC 56, così come in molti degli episodi seguenti, hai raccontato sotto molteplici aspetti il rapporto col personaggio Rat-man. Ecco, ultimamente sembra divenuto più conflittuale e alterno, con picchi di gaudio e comprensione reciproca ed altri di forte dissidio. Com'è cambiato in questi dieci e più anni il rapporto tra autore e protagonista??? Com'è oggi il rapporto con Rat-man e come pensi proseguirà, anche a fronte del numero ultimo in edicola???" (Leo, doveva essere la mia domanda che prevedesse - una risposta breve - ^_^)
Eravamo surclassati in partenza.

La conferenza finisce in tutta fretta, perché vogliono chiudere la sala.
Mentre alcuni vanno a far scudo sotto al palco altri cercano di aprire il varco verso lo stand.
Manca Donald e si vede: siamo fermi dopo 5 metri che siamo usciti.
Sotto un porticato Leo si gode una pausa firmando albi e chiacchierando.

Torniamo allo stand con calma. Prendiamo anche il tempo di immortalare il Venerabile accanto al poster gigante delle Winx tra gente che guarda perplessa ( e commenta in modo deprecabile... sapessero chi è, forse farebbero ressa come i due che riconoscendolo mettono mano a un taccuino e al loro miglior sorriso).


Allo stand Leo non ha posto per disegnare: ci sono tutti quelli dell'albo di Ligabue, poco assediati a colpo d'occhio. ^__-
C'improvvisiamo anche mastri operai ed i due lunghi (pecoratto ed io) tiriamo giù due bancali su cui al volo viene avvitata una tavolozza di legno grezzo. Il Venerabile disegna lì e mantiene le sue promesse.
Dei vari che ancora attendevano un disegno, pochi si presentano. Va di lusso così agli astanti che hanno occasione di farsi autografare albi e scambiare qualche battuta con un Leo ormai stremato.

Il venerdì fieristico volge al termine.
I prodi della SecuRATy vanno a incontrare il resto di listaioli per andare alla prima cena modificata in corsa dalla spiata di un distratto (ora posso dirlo) che ha guardato sì i costi (non si sarebbe cenato con meno di 30 euro su per giù) ma ha dimenticato di vedere cosa davano per quella cifra. L'anno prossimo IO a mangiare -chianina alta tre dita, trionfi di cinta senese alla griglia, fior fiore di porcini freschi fritti in antipasto e poi adagiati tra un intreccio di spaghetti alla chitarra- ci vado per quella cifra!

Ci ritroviamo quasi tutti. Abbracci e feste e discorsi. Aperitivo sotto un tendone mentre sentiamo Cristina D'Avena cantarci un sottofondo piacevolissimo all'infantile cuore di noi tutti eterni mocciosi.
Quindi è la cena, prologo e controllo qualità di quello che sarà l'indomani.
Al Pettirosso Vindipendente mi son sempre trovato bene, spero anche chi ha subito le mie scelte culinarie. Approvazione al vino delle terre dei miei cosplayer di One Piece preferiti!
Ovviamente è tRATtoriata e non può andare tutto bene: il Fuma, si siede e con un colpo di labbro che SoloLui intruppa nel calice da degustazione mandandone in frammenti stelo (asta) e piattino.
Mentre io cercavo di sprofondare, la serata iniziava la sua conclusione.


Non sto a dare dettagli sulla cena o sul ritorno con tutto il plotone (tra cui Ancalagon che per non disturbare -sciocco!!! next time CHIAMA- ha fatto nottata alla stazione di Pisa, così da essere presto in fiera per il torneo).
Sappiate che quando, giunti a casa ci siam detti "beh, andiamo a ninne?" è iniziata la giornata.






DRIIIIIIIIIIIN!
DRIIIIIIIIIIIIIIIN!
DRIIIIIIIIIIIN!
(cell calzynico che trilla)
"Pronto?"
GiovaLaroccia (che era con noi a cena ma che per poter lavorare serenamente era partito prima tornando a casa sua, oltre Follonica): "ciaooo..."
-"Che succede?? coem va il viaggio tutto bene?? ... viaggiare con 'sto tempo!"

nota: era diluvio sia giovedì che venerdì.ho girato in fiera con un zaino con dentro un sacchetto con dentro un sacchetto in cui mettere i sacchetti degli acquisti e dopo 3 ore di fiera lo zaino esterno lasciava gocce sul primo sacchetto interno...

G: " Bene bene, viaggio tranquillo sono a Cecina eeeee..."

G: "indovina di chi è il banco posta che ho appena trovato sul mio sedile passeggero?"
G: " C'è scritto P**** FUMA****, lo conosci???"

- "n-o-n c-i c-r-e-d-o"


Sono seguiti tra sfottò e precipitevoli vestizioni e rimpianti e accidenti e, diciamolo, tante risate per come Amon-Rat ci vegli così da vicino.
Poi è seguita anche una volata in macchina alla ricerca del postamat perduto.

Rientro placido, con tanto di safety car della stradale, sorpassata a "passo d'uomo e un quarto" per evitare il colpo di sonno andando a 90 in rettilineo alle 3 del mattino con due giorni di fiera incarogniti alle spalle...

Giunti al fine al letto il venerdì fieristico era concluso. Eravamo solo a metà dell'avventura.

lunedì 10 novembre 2008

Luccornie GIORNO I

Lucca C&G è sempre una grande avventura ed un'esperienza da incubo e da sogno assieme. Specie se si indossano, anche solo spiritualmente, una maglia gialla ed un cappello orecchiuto. Anche se la veste è un santino ambulante di Don Zauker portato con fiera disinvoltura.

Subito all'ingresso c'è da affrontare la logica fieristica secondo cui 5 botteghini sono dedicati agli ingressi giornalieri mentre uno solo è per chi deve fare l'abbonamento.
Il soffio di ragionevolezza che offusca la tua mente, lettore, svanirà considerando che giovedì 30 ottobre, a Lucca C&G pioveva dalla spruzzatina alle secchiate furiose. I soli presenti, bagnaticci ed ombrellati, erano figuri con zaini impermeabilizzati come solo chi ha visto McGyver sa immaginare; persone tanto malate dentro da essere interessate alla fiera a discapito del diluvio.
Tutte persone, o quasi, in coda per l'abbonamento tetravalente... vaccino anticoda provato.

Perché dunque, con una fila per abbonati già discreta, non abbiano non dico invertito ma almeno destinato un baracchino (di 3-5 disponibili due eran vuoti sempre) in più ai tapini sotto l'acqua rimane un mistero.

Anche quest'anno l'accoppiata biglietto da esibire SEMPRE + braccialetto ogni giorno di colore diverso è stata confermata.
Interessante, ma indubbiamente dolorosissima: la colla sul braccialetto ha la capacità adesiva della tela di Spidey mentre il nastrino ha l'anima in adamantio.
Pertanto: allacciare da soli il bracciale garantisce lembi di pelle e peli invischiati nell'operazione con conseguente ceretta che si ripropone ad ogni moto del polso per circa 7 ore; farsi allacciare il bracciale garantisce una chiusura stretta e salda che offrirà dolore immane in caso di tentativo di togliersi il bracciale tramite banale trazione laterale (perpendicolarmente al braccio). Conseguirà una lesione tipo sacchetto della spesa che si allunga ed ecchimosi sparse il giorno dopo, tante quanti i tentativi prima del saggio acquisto di forbice, o mannaia.Nel peggiore dei casi il bracciale vi sarà allacciato ben stretto. Il calore della fiera farà arrivare sangue alle vostre estremità causandovi così un ristagno ematico spropositato con blocco della circolazione, necrosi, gangrena e caduta del braccio. Nota positiva, per tagliare il braccio non servirà più la mannaia.

Il primo giorno di fiera sono stati acquisti e grandi sguardi in giro. Un giovedì in cui esaurire troppo presto tutto il budget previsto. Cosa per certi versi eccellente: tempo da dedicare a servizio d'ordine, amici e code per le firme!
Gadget più edificante visto la lattina dello Slurm (Futurama), fumetti su cui più ho sbavato le absolute editions americane di Watchmen e Sandman, Gadget più bello acquistato lo Yatterman (il gioco a T con filo e palla di Yattaman).
Fonte imperitura di incavolature per quanto è complicato, ma appagantissimo per la mia nerdaggine otaku!

Spassosissimo il tempo al banchetto Paguri, cordialissimi coi blogger e con le phyae come non mai. Il nuovo DZ è geniale. Peccato il disegno richiesto da Giova del Papyno che moccola non sia stato poi realizzato, sarebbe stato una gioia assistere!
Sublimi le magliette fatte appositamente dagli autori.
Sulla mia scrivania c'è l'adesione alla campagna "Un moccolo per la vita", di cui sono orgoglioso sostenitore.

Lodi sperticate a Mario Cardinali, solo per il fatto di essere chi è. La mia caccia al geniale Federico Maria Sardelli (sono 3 anni ormai) non ha avuto successo in questo giorno, ma siamo all'inizio.

Pezzi interessantissimi tra i gadget, le lattine di Slurm e la mitica Palla Numero 8 da interrogare. Il mio cuore invece è rimasto con la felpa del tiger mask fighting team.

Nota commerciale: erano presenti in fiera anche il numero 1 e 2 di Rat-Man edizione tutti frutti a 250 eurozzi il primo e 300 il secondo!

Momento topico di quel giovedì il rientro a casa con Giova e l'agognata lettura del Nuovo Ratto. Il tutto mettendo a posto le ultime cose di casa, stipulando accordi lavorativi, facendo la spesa per le barrette Igor di Kovalic (fatte poi solo in settimana e veramente ECCESSIVE).
RMC-69 "E ora Rat-Man!" è veramente bellissimo. Avrete di che complimentarvi col Venerabile per giorni; questo vale sia per quanto disegnato che per quanto scritto.
Consiglio per tutti: in attesa che arrivi in edicole e fumetterie rileggete i cinque numeri precedenti perché quest'esalogia è decisamente una sola storia.

domenica 9 novembre 2008

luccornie

arriveranno nei prossimi giorni i racconti sulla 4 giorni di fiera del fumetto e del gioco Lucca C&G.
I resoconti saranno divisi per giorni perché già così sono spropositatamente lunghi.

La loro presenza qui è in veste di "eternal pose"... di facilità di recupero e lettura da ben precisi utenti.

Molto del resoconto verterà sulle esperienze rattofile. Questo perché è con costoro che condivido la mia più profonda nerdaggine, perché è con questi amici che riesco a divertirmi nonostante la bolgia di cui possa essere capace una fiera.

Solo pochi amici veri hanno resistito alla mia insopportabile nerdaggine da fiera senza mandarmi a cagare. Per sempre grazie a tutti loro!


Intanto,

tanto per farvi capire di cosa si parli, ecco un assaggio di quanto accaduto un anno fa



e così finì quell'epica fila

sabato 8 novembre 2008

subito il pezzo forte ed IMPORTANTE

Di questo troverete racconto dettagliato in settimana al III giorno di resoconto lucchese.
Però l'iniziativa è per beneficenza e soprattutto il pezzo vale assolutamente la pena!!!
è un disegno di Leo Ortolani fronte retro gigantesco e unico e irripetibile.

Rarissimo!!! e bellissimo!

A ragione e logica dovreste andare al Rat-Man's Fans Club, per avere tutte le spiegazioni, immagini, notizie. Ma sono buono e, per i più pigri ecco cheeeee...


vi linko tutto
qui trovate il poster in vendita su ebay
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=270299266625


Qui invece alcune immagini un pochino più ingrandite
il LATO A e il LATO B


qui sotto la preview del lato B



mentre invece il ricavato andrà a dare una mano a questo interessantissimo progetto
changamano

Il tutto è promosso dal Rat-Man's Fanclub per i suoi dieci anni. L'indirizzo è qui accanto.
La pagina dell'iniziativa, per i facenti parte al FC è qui

estemporaneo

Se al sesso togli la poesia
divien solo squallida
macelleria

venerdì 7 novembre 2008

NPDV

Ieri c'è stata la prima di Non Perdiamoci Di Vista, nuovo one man show di Paola Cortellesi.

Premesso che sono fortemente di parte, poiché l'ammirazione che nutro per Paola Cortellesi ha dell'incredibile.
Devo proprio dare un grande sostegno alla trasmissione in prima serata del giovedì di RAItre.
Certo, alcuni tempi e movimenti tecnici necessitano ancora di essere perfezionati, ma la sostanza c'è: fresco, rapido, con un gran ritmo. Forse un pelo troppo cantato per i miei gusti, ma le abilità canore della conduttrice e gli ospiti erano decisamente di mio gusto, pertanto ho goduto anche quello.
Momenti decisamente seri, momenti di riflessione, qualche stangata...

... e poi c'era anche il saluto per sordi "devasto Style"!!!!!!!

Decisamente molto, MOLTO meglio di tutto quello che la tv ci sta propinando negli ultimi mesi.

Decisamente NPDV!!!! (che inizia, peraltro, dopo la copertina di Travaglio ad annozero; ottimo)



Nota teleguida:
Si delinea così, ad uso e consumo della modalità faccialibresca secondo cui "facciamoci i cavolacci altrui", una sorta di mia settimana televisiva...
>Domenica CROZZA
>Lunedì attesa per CALIFORNICATION (che però tra il sonno e vari casini non mi è parso di vedere, se l'hanno tolto mi ammazzo il buonumore!!!
>Mercoledì 30 minuti per SCRUBS poi deserto
>Giovedì NPDV

quattro giorni su sette graditi... è quasi record.

giovedì 6 novembre 2008

MC

Non si parla di Rap stasera, ma di scrittori.
E' morto Micheal Crichton.

Tutta la televisione italiana lo ha ricordato per JurassicPark e E.R.
... ecco, io lo ricordo per molto, tutto, tranne quello.


Già, mi è molto dispiaciuto che se ne sia andato così presto uno scrittore a cui molto deve il ragazzino disinteressato della lettura di molti anni fa.
Sono stati proprio i libri di Crichton a farmi riscoprire da adolescente il piacere della lettura. Libri come CONGO, IL MONDO PERDUTO, PUNTO CRITICO... libri dove se si vinceva la sfida di reggere alle introduzioni lente, ma estremamente interessanti nei dettagli tecnici, si scopriva un'avventura vorticante ed avvincente.

Punto critico... il libro che mi ha fatto svanire quel vago timore che avevo ogni volta che prendevo un aereo.
Timeline... il libro grazie al quale ho capito che se il mio spirito è molto medievale altrettanto non può dirsi per il corpo; il libro da cui ho attinto inizialmente per capire di più il concetto di viaggio nel tempo... Einstein e Minkowski al diploma dopo Crichton a 16 anni... Un bel salto!!!

Insomma, il mondo ha celebrato lo scrittore di cui meno sentirò la mancanza, così ho trovato giusto dedicargli un frammento mio. Grato per la lettura ritrovata e per l'interesse decuplicato alla scienza come avventura (rimarrà per sempre un'ideale fantastico il professore di ingegneria, o fisica forse, de "Il mondo perduto").

Grazie Crichton; addio, anche. Mi mancherai tantissimo.