Pensieri sparsi guardando alla finestra un cielo freddo e l'aria assolata. Colonna sonora.
E' un vetro sporco quello attraverso cui guardo, quasi temprato da battaglie. Certo è testimone del tempo trascorso, dalle intemperie ai vituperi morali.
L'aria pare leggerissima ed il sole riscalda con vigore. Eppure siamo sullo zero della cara Celsius e lassù, più in alto, la volta azzurro intenso è affollata di nubi. Sembra cotone. Di quello comprato in scorte famiglia, una coperta, un materasso soffice...
(questo post è tronco. Sono dovuto uscire in corsa e l'ispirazione è svanita. Ricordo cosa scrivevo, di cosa. Basta leggere. Ma riprendere quell'istante e rappresentarlo con le parole mi è ormai impossibile. Resta un frullo d'ali e delle note)
lunedì 16 gennaio 2012
lunedì 9 gennaio 2012
altre distanze
Mi rendo conto di essere fuori dal tempo che dovrei avere. Se da un lato non sapere ancora bene chi io sia mi piaccia, essere per sempre in divenire. Ma il mondo continua la sua vita d'intorno e mentre io sono sospeso e non trovo radici in una vita da banderuola inconcludente fatti accadono.
Ogni tanto si palese violentemente davanti a me quante cose mi stiano sfuggendo, quanti addii potrei essere costretto a dare inaspettatamente, per non aver saputo focalizzarmi, per essere da oltre dieci anni disunito.
Questo è un giorno simile, in cui tutto il peso delle mie scelte e degli errori si manifesta.
E' il primo post dell'anno e credo per certi versi sia giusto così. Non basta vivere gente, vivete con coscienza!
(Cioè autocoscienza, che non è una guida prudente bensì la consapevolezza delle proprie cazzate, ma cercate di non limitarvi a questo, atteggiamento buono per saper giusto imparare dai propri errori ma andate oltre siate viventi delle vostre vite, attenti a porre l'attenzione sempre così da macinare chilometri e gesta e cose concrete verso un fine. Non dissipate energie a fondo perduto ma investitele in chi e cosa davvero importa poiché chi non lo fa si ritrova le distanze in caduta libera addosso come ghigliottine)
Ogni tanto si palese violentemente davanti a me quante cose mi stiano sfuggendo, quanti addii potrei essere costretto a dare inaspettatamente, per non aver saputo focalizzarmi, per essere da oltre dieci anni disunito.
Questo è un giorno simile, in cui tutto il peso delle mie scelte e degli errori si manifesta.
E' il primo post dell'anno e credo per certi versi sia giusto così. Non basta vivere gente, vivete con coscienza!
(Cioè autocoscienza, che non è una guida prudente bensì la consapevolezza delle proprie cazzate, ma cercate di non limitarvi a questo, atteggiamento buono per saper giusto imparare dai propri errori ma andate oltre siate viventi delle vostre vite, attenti a porre l'attenzione sempre così da macinare chilometri e gesta e cose concrete verso un fine. Non dissipate energie a fondo perduto ma investitele in chi e cosa davvero importa poiché chi non lo fa si ritrova le distanze in caduta libera addosso come ghigliottine)
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