giovedì 13 febbraio 2014
80's
Sono cresciuto nel Lazio, allevato in parte dalla Tv, da due canali essenzialmente JuniorTv e SuperTRE: cartoni animati giapponesi a colazione pranzo e cena.
Il risultato è che se devo andare a correre ascolto Sugar o RockyJoe.
Il risultato è che se faccio le pulizie gracido assieme a Ranatan e Benetan o immagino che la mia gatta allevi uno scoiattolo...
Quanto hanno influenzato la nostra crescita i cartoni dell'infanzia? Quanto forte sia l'attaccamento dei miei coetanei lo so da tempo, da quando da adolescenti si rimpiangeva quei cartoni e ancora a volte si guardavano, da quando ale varie fiere come LuccaComics vedo quante persone vengono ad ascoltare i gruppi che suonavano quelle sigle anni e ani or sono. Concerti veri e propri che offre una seconda giovinezza ed un bagno di folla da rockstar a musicisti messi troppo in disparte per il valore del loro lavoro.
Ma nel quotidiano, quanto ci hanno influenzato? Erano così diseducativi come li dipingevano?
mercoledì 2 dicembre 2009
dal letame nascono i fior
Il proliferare di cagate quindi è quasi fuori controllo. Si passa da applicazioni decenti, che strappano un sorriso, a autentiche porcherie che farebbero desiderare solo una doccia la Napalm per chi si azzarda anche solo a immaginare di condividere certe cose. Tuttavia alcune cose risultano un piacevolissimo divertimento, ai limiti della dipendenza da droghe.
Tra questi il "parla con..." sembra essere già un must: Rocco Siffredi, Chuck Norris, Bud Spencer, Perry Cox... personaggi di ogni risma e affetto e importanza; anche persone comuni realmente esistenti.
Tra tutti uno brilla come la stella cometa secondo me ed è quello riguardante Snoopy. Snoopy come portavoce dei Peanuts, a loro volta testimoni della poetica del grande Charles M. Schulz.
Oggi ho cliccato con dita fredde e incerte sui tasti la mia frase, come ormai ogni giorno.
C'è voluto un computer per divulgare e ricordarmi una frase tanto semplice quanto incisiva come questa: Non c'è niente di più imbarazzante che abbaiare all'albero sbagliato.. La considerazione sorta sull'immediato è che applicato transitivamente a, francamente tutto, diviene assioma per la vita.
In quante e quali guise si può trasporre nelle nostra vita l'aver "abbaiato all'albero sbagliato"? Amori sbagliati, scelte sbagliate, accuse sbagliate, amicizie sbagliate... e per quanto possiamo associarvi ricordi comunque entusiastici o almeno piacevoli è indubbio l'imbarazzo che si possa associare a quel momento. Se non altro con noi stessi, giudici ultimi e insindacabili di ogni nostra azione.
Questa non è che una delle tantissime frasi lasciate da Schulz attraverso le sue strisce.
Come già ha fatto notare John Kovalic in una sua storia passata ci sono frasi nei Peanuts capaci di sintetizzare la vita in un momento.
Ho una nuova filosofia: sarò spaventato solo da un giorno per volta
A volte giaccio nel cuore della notte e mi chiedo:"Dove ho sbagliato" e sento una voce che dice:"Ci vorrà più di una notte"
Il guaio è che prima di diventare un "ex - grande"devi prima diventare un "grande"
Amo l'umanità, è la gente che non sopporto
Se sei depresso fa un sacco di differenza il modo in cui stai in piedi.La cosa peggiore che tu possa fare è stare ritto con la testa alta, perché inizieresti a sentirti meglio.
Nel libro della vita le risposte non sono in fondo
Non ho mai letto in maniera tanto semplice e toccante aspetti della realtà della vita come nelle frasi qua su.
Se la poetica di Schulz venisse maggiormente considerata il mondo forse sarebbe un tantino più sensibile.
Non avrei mai pensato potesse accadere, ma devo ringraziare fèissbùk per la divulgazione che sta facendo con quest'opera (almeno in Italia). Anche in un vespasiano multimediale può trovarsi lo stupore.
Memento trasversale.
Il finale è misero per questo post, ne ho coscienza. Ma dopo parole del genere non potrei che rovinare.
mercoledì 7 ottobre 2009
ecculula'
Il vantaggio, il bello se volete, di tornarsene a casa è potersi riappropriare di tempi e spazi e frammenti di ciò che era da piccoli.
Per un laziale finito fuori regione, uno di questi spazi è una emittente televisiva: superTRE. SuperTRE regalava e ragala tutt'oggi un ricchissimo contenitore di cartoni animati dal tardo pomeriggio alla sera inoltrata. Tutti giapponesi di vecchia data e che raramente sono sbarcati in altre regioni.
Tutti i bambini della regione della Capitale sono cresciuti con cartoni come Muteking, Ransie la strega, The monkey prima ancora che questi fossero disponibili alr esto d'Italia.
Tornare e potersi piazzare davanti alla tv come un tempo e potersi immergere nei ricordi è una possibilità godibilissima che ogni tanto è un privilegio poterla assaporare.
E con occhi da bambino e incedere zompettante me ne vado a cena!!!
Ah, già, il "lodo Alfano" è stato dichiarato incostituzionale. Ma è una parentesi di giustizia che non deve far illudere: meglio adattarsi alla massa di pecoroni e applicarsi alla vincente logica dello struzzo, ovvero testa sottoterra e non guardare!!! quindi via di cartoni e rimaniamo tutti bambini!
sabato 7 marzo 2009
basito
Ecco, non andateci.
Watchmen_themovie è veramente un gran film. E' accurato nei particolari, segue fedelmente inquadrature scene e molto dei dialoghi del fumetto. Il cast è scelto abbastanza accuratamente, la trama è rispettata. Quasi.
Insomma una visione che fa sussultare il cuore di qualsiasi nerd; fa trepidare. Dopo due ore ad attendere un qualcosa che dovrà non tornare e non arriva mai si comincia a prender gusto; sperare. Si mostra il fianco.
Perché come fattura e attenzione ai dettagli Watchmen dimostra che con la volontà si sarebbe potuto realizzare un adattamento più che godibile.
Certo, i risvolti e le sottotrame intrecciate che rendono così complessa e articolata la psicologia della graphic novel non si potevano nemmeno sognare. Trovare anzi piccoli cammei di quella narrazione commoveva... peculiarità poi, come il cartello "the end is nigh" sempre al posto e al momento giusto. Una delizia. Un sogno.
Un sogno in cui qualche frase imperfetta, un Dr.Manhattan sempre col pisello all'aria ed un amplesso inutilmente protratto erano marginali e più che tollerabili rispetto alla disfatta preventivata.
Un sogno se paragonato all'aspettativa rimasta dopo l'adattamento di VforVendetta, che risultava essere proprio un film a se stante godibile ma snaturato totalmente.
Watchmen invece è arrivato come un'isola felice per divenire poi incubo.
Un incubo gratuito e volontario.
E' bastato cambiare poche minuscole virgole alla fine per sputtanare uno dei più bei finali mai scritti. Lo spaesamento tra bene e male non delineati collassa, momenti di dramma da soap opera entrano biecamente in scena. La spiegazione originale, che avrebbe richiesto 5 minuti in più di pellicola montati qua e là, svanisce e trova spazio una soluzione più banale e unidirezionale per la storia ed il pensiero.
Non solo.
La modifica è anzitutto di logica e sostanza poi di trama e struttura. E' una sterzata brusca improvvisa e immotivata. Il tutto poi aggravato dall'encomiabile lavoro fatto per le due ore antecedenti.
Insomma sono veramente adirato e deluso.
Non perché abbia visto rovinato una storia che mi aveva fatto impazzire (a quello ero anche preparato), quanto perché mi sia stato dilaniato il finale imbruttendo di molto la storia dopo aver alleccurito le mie speranze e curato ogni dettaglio del film.
Encomiabile esempio di come mandare al macero due ore e venti di film ottimo con gli ultimi venti minuti.
Siate buoni, abbuonatevi la visione di questa pugnalata.
venerdì 6 marzo 2009
Chi custodisce i custodi?
Watchmen sarà ed ormai è un film ispirato ad una graphic novel di Alan Moore. Parliamone...
Perché leggerlo:
- Watchmen presenta una sceneggiatura superba, un intreccio mirabile che coniuga più storie andando ad offrire una polisemia succulenta. Più letture dunque, quasi a poter azzardare un paragone ardito definendolo il Finnegan's Wake dei fumetti.
- Watchmen è stato il fumetto che più mi ha messo in crisi: chiusa l'ultima pagina rimane ancora il sospetto su chi sia il bene e chi il male. Finito di leggerlo torna subito la voglia di ricominciare, dubbio eterno di non aver trovato una sfumatura capace di farmi avere una opinione precisa sul Giusto.
- Onirico, sbalorditivo, sconcertante, condivisibile... non si può non leggere una simile pietra miliare
Perché non leggerlo:
- Perché offre una visione tristemente cruda sull'umanità.
- Perché non si può considerare una lettura di svago; le riflessioni che innesca, il senso di malessere interiore che può suscitare, sono qualcosa di non paragonabile al "fumetto" nella sua accezione comune di divertente e spensierato. Non è per chi cerca una lettura ad elettroencefalogramma piatto.
Al cinema, invece, perché vederlo:
- Per pop-corn e coca, senza dubbio
- Perché è la realizzazione cinematografica di uno dei più bei fumetti che si possano leggere
- Perché comunque dopo I film sui F4 e alcuni Bat-man "peggio di così..." e anche perché dopo 300 e i più recenti Bat-man il trend dovrebbe incoraggiare
Perché starsene a casa:
- La complessità delle storie di Moore rende quasi impossibile un adattamento su pellicola canonico (cioè che stia in due ore). Siccome si sa già che non saranno tre capitoli in stile Signoredeglianelli...
- A tal proposito abbiamo già potuto vedere con V for Vendetta l'infruttuosità del tentativo
- Non va visto perché Watchmen è un'opera che coinvolge fortemente l'individualità del lettore. E' solo il lettore a stabilire il confine tra giusto e sbagliato, ad interpretare ogni singolo avvenimento, ogni citazione. Watchmen è troppo intimo perché l'interpretazione di un altro possa coincidere col gusto ed il pensiero individuale. Comunque vada sarà un insuccesso, anche con la migliore delle realizzazioni possibili.
Proprio per questo sono convinto di non andare a vederlo. Ovviamente fino a venerdì 6 alle 22, ora in cui comprerò il biglietto ^__^'
Questo Post è parte di un tetraedro opinionistico. 4 malati di mente hanno detto la loro seguendo il medesimo schema : perché leggere, perché non leggere, perché andare a vedere, perché non andare a vedere.
Se volete DAVVERO leggere questo post dovete farlo nelle quattro sfumature.
Questa non è che una; semplice e, probabilmente, meno esperta.
Per completare il mosaico andate a leggere le idee di:
- Fuma
- Curioso
- Scacchino
Per i commenti beh... inventate!!! (anche se sarebbe divertentissimo un copincolla su ogni blog!! ^__^)
Aggiungo che chiunque si sentisse di fare la stessa analisi, è pregato di farlo e segnalarla. (Giò tu DEVI ^___^)
sabato 15 novembre 2008
luccornie GIORNO II
Già dal mattino si principia piuttosto benino...
Giri da fare molti, come andare a prendere amici in stazione o far togliere il magnete antifurto a un maglia (trovando il negozio sprangato fino alle 9:30). Vertice di questo vortice mattutino l'acquisto di pane e affini, quando un TIR decide di imboccare la viuzza della panetteria rendendosi conto (l'autista, non il Tir... che mica si chiamava Goliath l'autoarticolato!) che l'arco che sotto cui stava per passare era così piccino che si sarebbe incastrato bene bene.
Cosa poi in qualche modo comunque successa, visto che si è intrapresa la manovra tra le più idiote mai viste: l'inversione a U in uno slargo "ad Y" grande in larghezza quanto un ducatofiat di quelli neanche troppo grandi.
Esco dal mio parcheggio poco prima che il TIR si incastri ben bene (suppongo tra V e W) e risalgo la corrente kilometrica di auto fermate dal Genio-autotrasportatori.
Non siamo a Lucca e questo è l'inizio giornata. Incautamente non fiutiamo nel vento quel non so che di biscotti secchi incombenti.
Giovedì ho già attinto alle riserve spesa (grazie anche alla cioccolateria lucchese in via Cenami) il venerdì sarà di giri autografi.
Fortunatamente ho l'abbonamento, così saltiamo parte della fila e siamo dentro in orari decenti.
Di tutti gli autori, solo al Vernacoliere c'è fila libera e disegno live. Ovunque è deposito albo col proprio nome. Secondo giorno di fiera e ho meno albi con me di quanti ne possedevo al giovedì mattina (trad: han fatto lasciare anche albi non comprati lì e portati da casa).
Il clou della giornata sarà gestire la folla per Leo Ortolani in un manipolo: il grosso dei rattofili (e intendo fisicamente, già che si parla di Fuma e Gionata) arriverà solo a giochi finiti.
Leo ha traumatizzato profondamente Lucca, è bene chiarirlo subito.
Infatti sperando ti tenerlo calmo gli hanno fatto fare la locandina, "speriamo per gratitudine non dica che farà disegni ad libitum" avranno pensato. Ci sono riusciti.
Per far capire cosa intendo ecco qua un sunto della mattinata:
ore 10 Donald era già andato a parlare con la protezione civile prima ancora che arrivassi. Ha saltato l'accordo, è vero, ma vista la cazziata che non vedevan l'ora di farci, ha fatto il suo e ha fatto bene.
Già alle undici, mentre cerco di spiegare al mitico Poggi che "se lorsignori si accontentano e non disturbiamo, noi, umilmente ed inginocchio (ancora mortificati), saremmo disponibili a dare una mano, qualora servisse" mi giunge alle spalle il direttore della security-staff del padiglione espositori di Lucca... Al grido di "mi ricordo di te" (gringo! ... dannazione queste comparse scordan sempre la battuta)
mi chiede "cosa abbiamo intenzione di fare?"... mi ricorda cosa non "deve assolutamente ripetersi" e che "tutto sotto controllo, abbiamo già allertato polizia e protezione civile"...
- "ah bene!" faccio io
- "quindi siete da soli come lo scorso anno"...
gelo...
..."al massimo vi mando alcuni ragazzi a collaborare".
Da qui inizia una girandola di sudori freddi che sfocerà verso le 12 in una serie di chiamate penso molto fastidiose per chi le ha dovute ricevere (PERDONOOO), volte a scoprire quanti disegni avrebbe vergato la Venerabile mano.
Sempre più veloce vorticando, alle 13 siamo Io (con benestare del Donaldo alle libagioni), San Poggi, il ragazzone dello staff-security, il direttore della protezione civile in una riunione semovente che fa la spola tra la panini e l'ambulanza (inquieeeeetanteeeeee).
Pongo all'attenzione vostra, ora, il dilettevole siparietto innescato tra staff e protezione civile:
per 20 minuti, dico VENTI minuti davvero, hanno continuato a urlare sommessamente uno nel mio orecchio destro e l'altro in quello sinistro che "Sono loro (l'altro) a cui dovete chiedere il nastro di segnalazione per far formare la fila"...
La cosa riguarderà poi anche Paguro e Anja. Sì, succederà anche dopo ancora più palesemente.
La cosa si risolve tra semi-moccoli, risate di circostanza, Anja che emerge da non si sa bene dove con metri di cavo di segnalazione strappato e rubato da qualche padiglione (so che per smontare poi il padiglione è bastato ci si appoggiasse un bambino), soluzione che ci era stata prospettata come Unico modo per avere del filo... e soprattutto con il capo security che manda uno dei suoi a prendere "Non chiedere mi raccomando, tu piglialo e portacelo" il nastro.
Signori, abbiamo il nastro!
In pochi minuti è tutto spiegato ed organizzato e siamo pronti ad affrontar la pugna.
Termopili ad estrazione quest'anno!
80 fortunati estratti su cento divisi in due tranche!
Pochi ma buoni ci facciamo onore: la fila è rispettata, non è intasata la fiera... La Cate, gentilissima, approfitta del non essere riconosciuta e viene a fare quattro chiacchiere coi piloncini umani.
Già, è questa la novità di Lucca C&G quest'anno: un piloncino non si può mettere; non si può avere una transenna; figurarsi un minipaletto reggi nastro di segnalazione!
I piloncini sono stati umani.
Oppure dei bidoni dell'immondizia.
Cosa questa che espone a fin troppo facile ilarità e scherno... accomunare utenti di una fiera a dei ricettacoli di rumenta è troppo facile.
Soprassedendo anche sulla logicità secondo cui un'asticella ingombra più di un bidone dell'immondizia o di me (che non sono proprio minuto), mi concentro sulle perle:
---> discussione delle ore 12:30 in protezione civile:
"Signorina, sono venuto a parlare per Ortolani, mi hanno detto che vi dovrebbero aver già allertato da mesi"
Ella: "Eh, guardi siamo incasinati, sa, c'è Ligabue che presenta un coso"
- "sì, signorina, ma del fumetto di Ligabue non mi interessa, sono venuto per accordarci su come dirigere la folle per Rat-man... ricorda?? i 300 e più in fila... le transenne...?"
Ella:" guardi siccome c'è Ligabue non credo perché insomma cioè c'é Ligabue..."
- "Mi sa che sta confondendo Fiera del fumetto e concerti... Ortolani, Rojo, Pacheko, Romita... mi sa che Liga sarà l'ultimo dei pensieri dei presenti oggi..."
Ella, ancora: "No ma perché sa c'è Ligabue noi dobbimao pensare a cioè quindi non so"
- "Ho capito. Buongiorno. Scusateeeeeeee!! Chi è il capo qui?"
>>> (è op. cit. pedissequa, Lo Giuro) <<<
---> Retroscena (perdono!): Leo ha un numero contato di tavole e non sa bene come barcamenarsi perché poi ci sarà una sua conferenza. La presidentessa, manager, complice e moglie, insomma, La Cate (perdono se sono uno spifferone!!!) suggerisce un 70-80 da fare in 2 ore (questo avviene in zona Parma; lo racconterà poi Caterina in fiera mentre scambia aneddoti e facezie con noi della SecuRATy). A me viene detto "mah 70 0 80" al telefono e, da bravo idiota, penso Il SOMMO Maestro è rapido andiamo sul generoso e dico a Poggi "80! Ne farà 80 senza problemi" (accidenti a me)...
Dopo il doveroso antefatto
arriviamo alla successione di accadimenti intitolata "amazing stories (in Lucca)"
---> Leo arriva leggermente in ritardo rispetto alle 14:30 dell'inizio previsto.
Leo disegna con gaudio e calma.
--->La nostra organizzazione esemplare non ha tenuto conto della prospettiva su cui contavo per mettere fretta al Venerabile TURBO. La fila è una L il cui lato corto finisce dal Venerabile; il resto si accumula a lato dello stand, invisibile dal tavolo del Maestro.
Insomma, Leo vede 5 o 6 persone di 40. E' solo la prima metà quando inizia a disegnare. L'altra che doveva arrivare dopo un'oretta inizia a comparire verso il disegno numero 7.
Rimandiamo via momentaneamente e pressiamo ilVenerabile.
---> Arriva dalla folla una (si, unA) cosplayer di SKROTOS. COstume fatto peraltro con dovizia di particolari e discreta resistenza, bravissima!
Peccato che, un simile omaggio non possa non farsi passare.
Dietro al tavolo, ella viene condotta.
Innanzi al Venerabile viene fatta ergere.
... da questo momento cominciano venti minuti di teatrino.
La cosplayer trema emozionata, ha i lucciconi e balbetta.
Leo trema, ha i lucciconi e balbetta. Quindi abbracci, incredulità, autografi su ogni pezzo dell'armatura un disegno al volo dettato dall'euforia e...
E poi, con gli occhi di bambino la domanda del Venerabile giunge sconcertante:"Posso provare l'armatura?"
Vedere Il SOMMO Maestro vestire i panni dell'opera che un anno fa mi aveva commosso mi lascia incredulo. Vederlo partire, dopo un susseguirsi di flash che neanche per una finale di champions, tutto bardato verso l'interno dello stand Panini a caccia di qualcuno mi ha fatto spanciare.
Insomma, un bambino al parco giochi.
Da notare la bravura dei 2 cosplayer quando al grido della folla "alza lo scudo", prontamente hanno sollevato la lancia!!!(sono serio! Impersonando Skrotos hanno impersonato magnificamente il personaggio!)
Per staccare Leo dal costume hanno dovuto far urlare in Panini "Hey! Ma non è Romita quello?" per far allontanare la giovane ancora esterrefatta.
Nota cosplay ultima: Lei aveva anche il muso di scimmia disegnato col trucco sotto l'elmo. Tanta tanta roba davvero.
---> Si torna ai disegni con un ritardo accumulato fantasmagorico. Iniziamo a scalpitare.
L'uomo Security mi ricorda che qualora Leo marcasse visita alla conferenza sarebbero Swanstucker amari per tutti.
Così in un frenetico scambio di domande e supposizioni chiediamo al Venerabile quanto margine desideri e riusciamo, con scambio di radioline e telefonate a far avvisare l'organizzazione ottenendo 20 minuti di supplementari.
(può non sembrare, ma è stata convulsa)
---> A Leo non bastano. Dobbiamo trascinarlo via, ma da uomo d'onore e marcata generosità (o semplicemente da collaboratori imparentati con negrieri ottimisti) promette di tornare dopo la conferenza a finire il lavoro.
---> mentre molti di noi chiudono la retroguardia rispondendo a domande brillanti tipo "ma quando torna?"
- "finita la conferenza!!"
d: "e quando finisce?"
- "Quando ha finito"
d: " e a che ora è qui?"
- " ma sei un fan?"
D: " sì"
- "allora verrai alla conferenza!?"
d: "sì"
- "bene, quando finisce puoi tornare qui e ti fa il disegno!"
d: "Allora quando devo venire qui?"
...
Mentre, dicevo, lottiamo come tigri contro l'imbecillità (e sogniamo uno scolapasta in testa una spada di legno e una talpa folle al fianco) Donnie scatta come una donnola aprendo la strada a Leo, quasi lasciato in dietro, e a tutti noi, lasciati decisamente in prossimità del Via.
Siamo a difesa della Regina stavolta. Compito forse ancor più di valore.
Così mentre La Cate insegue Leo che insegue Donnie, noi inseguiamo loro, cercando di non farli travolgere dalla folla fieristica.
E' in questo frangente che assieme ad Anja, per non rimanere intrappolati nella folla di Halloween, accelero tagliando la strada a un mostro, il quale sobbalza e urla per lo spavento (Dopo la BattlestarGalactica, concedetemelo, è la seconda soddisfazione di sempre).
Alla conferenza siamo pochini ma decisamente buoni. Leo è divertentissimo e spoilera le prossime 7-8 uscite della RMC (se darà il benestare le avrete rivelate).
Momento di vero gaudio sono le domande: il presentatore è anche addetto a portare il microfono a gelato, il solo ed unico in sala.
Peccato che ogni volta torni a sedersi. Così tra una mano alzata e la domanda c'è tempo di seccarsi due pacchetti di scrocchia zeppi come niente.
Non solo: l'acustica della sala fa rimbombare l'audio in uscita dalle casse. Il Venerabile chiede di fare le domande senza microfono. Lui almeno ora sente; noi continuiamo a non sentire altro che borgorigmi.
La mancanza del Sovrintendente Plazzus si sente dalla prima domanda:
... Suspance... fermento...
... "Possiamo fare una foto assieme?"
Io e pecoratto non abbiamo avuto il cuore di fare qualche domanda che partisse dal "perché non fai pià le storie semplici di un tempo? ^________________^" giungendo al
"Già ne La storia finita RMC 56, così come in molti degli episodi seguenti, hai raccontato sotto molteplici aspetti il rapporto col personaggio Rat-man. Ecco, ultimamente sembra divenuto più conflittuale e alterno, con picchi di gaudio e comprensione reciproca ed altri di forte dissidio. Com'è cambiato in questi dieci e più anni il rapporto tra autore e protagonista??? Com'è oggi il rapporto con Rat-man e come pensi proseguirà, anche a fronte del numero ultimo in edicola???" (Leo, doveva essere la mia domanda che prevedesse - una risposta breve - ^_^)
Eravamo surclassati in partenza.
La conferenza finisce in tutta fretta, perché vogliono chiudere la sala.
Mentre alcuni vanno a far scudo sotto al palco altri cercano di aprire il varco verso lo stand.
Manca Donald e si vede: siamo fermi dopo 5 metri che siamo usciti.
Sotto un porticato Leo si gode una pausa firmando albi e chiacchierando.
Torniamo allo stand con calma. Prendiamo anche il tempo di immortalare il Venerabile accanto al poster gigante delle Winx tra gente che guarda perplessa ( e commenta in modo deprecabile... sapessero chi è, forse farebbero ressa come i due che riconoscendolo mettono mano a un taccuino e al loro miglior sorriso).
Allo stand Leo non ha posto per disegnare: ci sono tutti quelli dell'albo di Ligabue, poco assediati a colpo d'occhio. ^__-
C'improvvisiamo anche mastri operai ed i due lunghi (pecoratto ed io) tiriamo giù due bancali su cui al volo viene avvitata una tavolozza di legno grezzo. Il Venerabile disegna lì e mantiene le sue promesse.
Dei vari che ancora attendevano un disegno, pochi si presentano. Va di lusso così agli astanti che hanno occasione di farsi autografare albi e scambiare qualche battuta con un Leo ormai stremato.
Il venerdì fieristico volge al termine.
I prodi della SecuRATy vanno a incontrare il resto di listaioli per andare alla prima cena modificata in corsa dalla spiata di un distratto (ora posso dirlo) che ha guardato sì i costi (non si sarebbe cenato con meno di 30 euro su per giù) ma ha dimenticato di vedere cosa davano per quella cifra. L'anno prossimo IO a mangiare -chianina alta tre dita, trionfi di cinta senese alla griglia, fior fiore di porcini freschi fritti in antipasto e poi adagiati tra un intreccio di spaghetti alla chitarra- ci vado per quella cifra!
Ci ritroviamo quasi tutti. Abbracci e feste e discorsi. Aperitivo sotto un tendone mentre sentiamo Cristina D'Avena cantarci un sottofondo piacevolissimo all'infantile cuore di noi tutti eterni mocciosi.
Quindi è la cena, prologo e controllo qualità di quello che sarà l'indomani.
Al Pettirosso Vindipendente mi son sempre trovato bene, spero anche chi ha subito le mie scelte culinarie. Approvazione al vino delle terre dei miei cosplayer di One Piece preferiti!
Ovviamente è tRATtoriata e non può andare tutto bene: il Fuma, si siede e con un colpo di labbro che SoloLui intruppa nel calice da degustazione mandandone in frammenti stelo (asta) e piattino.
Mentre io cercavo di sprofondare, la serata iniziava la sua conclusione.
Non sto a dare dettagli sulla cena o sul ritorno con tutto il plotone (tra cui Ancalagon che per non disturbare -sciocco!!! next time CHIAMA- ha fatto nottata alla stazione di Pisa, così da essere presto in fiera per il torneo).
Sappiate che quando, giunti a casa ci siam detti "beh, andiamo a ninne?" è iniziata la giornata.
DRIIIIIIIIIIIN!
DRIIIIIIIIIIIIIIIN!
DRIIIIIIIIIIIN!
(cell calzynico che trilla)
"Pronto?"
GiovaLaroccia (che era con noi a cena ma che per poter lavorare serenamente era partito prima tornando a casa sua, oltre Follonica): "ciaooo..."
-"Che succede?? coem va il viaggio tutto bene?? ... viaggiare con 'sto tempo!"
nota: era diluvio sia giovedì che venerdì.ho girato in fiera con un zaino con dentro un sacchetto con dentro un sacchetto in cui mettere i sacchetti degli acquisti e dopo 3 ore di fiera lo zaino esterno lasciava gocce sul primo sacchetto interno...
G: " Bene bene, viaggio tranquillo sono a Cecina eeeee..."
G: "indovina di chi è il banco posta che ho appena trovato sul mio sedile passeggero?"
G: " C'è scritto P**** FUMA****, lo conosci???"
- "n-o-n c-i c-r-e-d-o"
Sono seguiti tra sfottò e precipitevoli vestizioni e rimpianti e accidenti e, diciamolo, tante risate per come Amon-Rat ci vegli così da vicino.
Poi è seguita anche una volata in macchina alla ricerca del postamat perduto.
Rientro placido, con tanto di safety car della stradale, sorpassata a "passo d'uomo e un quarto" per evitare il colpo di sonno andando a 90 in rettilineo alle 3 del mattino con due giorni di fiera incarogniti alle spalle...
Giunti al fine al letto il venerdì fieristico era concluso. Eravamo solo a metà dell'avventura.
lunedì 10 novembre 2008
Luccornie GIORNO I
Subito all'ingresso c'è da affrontare la logica fieristica secondo cui 5 botteghini sono dedicati agli ingressi giornalieri mentre uno solo è per chi deve fare l'abbonamento.
Il soffio di ragionevolezza che offusca la tua mente, lettore, svanirà considerando che giovedì 30 ottobre, a Lucca C&G pioveva dalla spruzzatina alle secchiate furiose. I soli presenti, bagnaticci ed ombrellati, erano figuri con zaini impermeabilizzati come solo chi ha visto McGyver sa immaginare; persone tanto malate dentro da essere interessate alla fiera a discapito del diluvio.
Tutte persone, o quasi, in coda per l'abbonamento tetravalente... vaccino anticoda provato.
Perché dunque, con una fila per abbonati già discreta, non abbiano non dico invertito ma almeno destinato un baracchino (di 3-5 disponibili due eran vuoti sempre) in più ai tapini sotto l'acqua rimane un mistero.
Anche quest'anno l'accoppiata biglietto da esibire SEMPRE + braccialetto ogni giorno di colore diverso è stata confermata.
Interessante, ma indubbiamente dolorosissima: la colla sul braccialetto ha la capacità adesiva della tela di Spidey mentre il nastrino ha l'anima in adamantio.
Pertanto: allacciare da soli il bracciale garantisce lembi di pelle e peli invischiati nell'operazione con conseguente ceretta che si ripropone ad ogni moto del polso per circa 7 ore; farsi allacciare il bracciale garantisce una chiusura stretta e salda che offrirà dolore immane in caso di tentativo di togliersi il bracciale tramite banale trazione laterale (perpendicolarmente al braccio). Conseguirà una lesione tipo sacchetto della spesa che si allunga ed ecchimosi sparse il giorno dopo, tante quanti i tentativi prima del saggio acquisto di forbice, o mannaia.Nel peggiore dei casi il bracciale vi sarà allacciato ben stretto. Il calore della fiera farà arrivare sangue alle vostre estremità causandovi così un ristagno ematico spropositato con blocco della circolazione, necrosi, gangrena e caduta del braccio. Nota positiva, per tagliare il braccio non servirà più la mannaia.
Il primo giorno di fiera sono stati acquisti e grandi sguardi in giro. Un giovedì in cui esaurire troppo presto tutto il budget previsto. Cosa per certi versi eccellente: tempo da dedicare a servizio d'ordine, amici e code per le firme!
Gadget più edificante visto la lattina dello Slurm (Futurama), fumetti su cui più ho sbavato le absolute editions americane di Watchmen e Sandman, Gadget più bello acquistato lo Yatterman (il gioco a T con filo e palla di Yattaman).
Fonte imperitura di incavolature per quanto è complicato, ma appagantissimo per la mia nerdaggine otaku!
Spassosissimo il tempo al banchetto Paguri, cordialissimi coi blogger e con le phyae come non mai. Il nuovo DZ è geniale. Peccato il disegno richiesto da Giova del Papyno che moccola non sia stato poi realizzato, sarebbe stato una gioia assistere!
Sublimi le magliette fatte appositamente dagli autori.
Sulla mia scrivania c'è l'adesione alla campagna "Un moccolo per la vita", di cui sono orgoglioso sostenitore.
Lodi sperticate a Mario Cardinali, solo per il fatto di essere chi è. La mia caccia al geniale Federico Maria Sardelli (sono 3 anni ormai) non ha avuto successo in questo giorno, ma siamo all'inizio.
Pezzi interessantissimi tra i gadget, le lattine di Slurm e la mitica Palla Numero 8 da interrogare. Il mio cuore invece è rimasto con la felpa del tiger mask fighting team.
Nota commerciale: erano presenti in fiera anche il numero 1 e 2 di Rat-Man edizione tutti frutti a 250 eurozzi il primo e 300 il secondo!
Momento topico di quel giovedì il rientro a casa con Giova e l'agognata lettura del Nuovo Ratto. Il tutto mettendo a posto le ultime cose di casa, stipulando accordi lavorativi, facendo la spesa per le barrette Igor di Kovalic (fatte poi solo in settimana e veramente ECCESSIVE).
RMC-69 "E ora Rat-Man!" è veramente bellissimo. Avrete di che complimentarvi col Venerabile per giorni; questo vale sia per quanto disegnato che per quanto scritto.
Consiglio per tutti: in attesa che arrivi in edicole e fumetterie rileggete i cinque numeri precedenti perché quest'esalogia è decisamente una sola storia.
domenica 9 novembre 2008
luccornie
I resoconti saranno divisi per giorni perché già così sono spropositatamente lunghi.
La loro presenza qui è in veste di "eternal pose"... di facilità di recupero e lettura da ben precisi utenti.
Molto del resoconto verterà sulle esperienze rattofile. Questo perché è con costoro che condivido la mia più profonda nerdaggine, perché è con questi amici che riesco a divertirmi nonostante la bolgia di cui possa essere capace una fiera.
Solo pochi amici veri hanno resistito alla mia insopportabile nerdaggine da fiera senza mandarmi a cagare. Per sempre grazie a tutti loro!
Intanto,
tanto per farvi capire di cosa si parli, ecco un assaggio di quanto accaduto un anno fa
e così finì quell'epica fila
venerdì 7 novembre 2008
NPDV
Premesso che sono fortemente di parte, poiché l'ammirazione che nutro per Paola Cortellesi ha dell'incredibile.
Devo proprio dare un grande sostegno alla trasmissione in prima serata del giovedì di RAItre.
Certo, alcuni tempi e movimenti tecnici necessitano ancora di essere perfezionati, ma la sostanza c'è: fresco, rapido, con un gran ritmo. Forse un pelo troppo cantato per i miei gusti, ma le abilità canore della conduttrice e gli ospiti erano decisamente di mio gusto, pertanto ho goduto anche quello.
Momenti decisamente seri, momenti di riflessione, qualche stangata...
... e poi c'era anche il saluto per sordi "devasto Style"!!!!!!!
Decisamente molto, MOLTO meglio di tutto quello che la tv ci sta propinando negli ultimi mesi.
Decisamente NPDV!!!! (che inizia, peraltro, dopo la copertina di Travaglio ad annozero; ottimo)
Nota teleguida:
Si delinea così, ad uso e consumo della modalità faccialibresca secondo cui "facciamoci i cavolacci altrui", una sorta di mia settimana televisiva...
>Domenica CROZZA
>Lunedì attesa per CALIFORNICATION (che però tra il sonno e vari casini non mi è parso di vedere, se l'hanno tolto mi ammazzo il buonumore!!!
>Mercoledì 30 minuti per SCRUBS poi deserto
>Giovedì NPDV
quattro giorni su sette graditi... è quasi record.
martedì 16 settembre 2008
è ufficiale!
Con ieri si già giunti alla consacrazione.
Vi riassumo il finale qualora non abbiate potuto vedere Californication:
spoiler!
Attenzione, SPOILER (vengono rivelati contenuti)
Tipa: "Scopami. Ho da poco scoperto che mio marito mi ha lasciata per un Todd ed ho solo bisogno di sentirmi scopata adesso. Puoi farlo??"
Mulder (che non è il nome del protagonista, ma è più bello così): "Mentirei se negassi di essere curioso di come si scopa con una si Scientology"
Segue trombata con finale epico e genyale:
Lei apppécora, lui dietro con pantaloni alle caviglie e maglia sfilata a metà.
Lei inizia a dare contraccolpi sempre più forti fino a che uno di questi non spara letteralmente via il nostro che carambola giù dal letto sbattendo in un mobile e tirando giù un quadro.
Tipa: "Sei ferito??"
Lui si tocca la tempia sanguinante e barcolla rialzandosi. Si occupa di rimettere a posto il quadro quando sopraggiunge un bel conato di vomito che vola su tutto il quadro.
Qui l'inatteso: entrano l'ex moglie di Mulder con il nuovo compagno, e proprietario di letto e quadro, nonché l'ex marito della tipa e la figlia di Mulder.
Il protagonista si copre col quadro dicendo: "non è successo niente"; il proprietario del quadro sbotta con: "Hey, ma è il mio quadro"...
A questo punto la tipa apppécora, che ancora era in tal posa, inizia anch'ella a vomitare sul letto.
Ecco, ditemi voi se non è questo il massimo vertice della tivvù spazzatura. Come guardare le serie pomeridiane quando c'è cotanta serie il lunedì sera?? Ora ho un motivo per vivere.
Notate che sono serio, mi piace davvero Californication: ha il gusto per l'assurdo e l'iperbolico (come Final Destination) e il coefficiente di maialaggine elevato (come tutti i telefilm da OC a Paso Adelante a Grey's Anatomy etc. etc.)
venerdì 5 settembre 2008
tutti quanti, tutti quanti...
(che il jazz è cosa per palati più fini)
Stavolta vi puppate una recensione: Kung-Fu Panda.
Ero sdubbiato nell'andarlo a vedere, ma vuoi per la compagnia, vuoi per il megaschermo cinematografico, vuoi perché sotto sotto sono nerd e amante dei cartoni in modo imbarazzante... Ci sono andato.
Carino. Nulla di più.
Personalmente l'ho trovato prevedibile; per un cartone, dove la fantasia non ha limiti di rappresentazione, essere prevedibile è una pecca secondo me grossa. Si ride, sì, ma non mi sono spanciato mai nè sono restato a bocca spalancata.
Con Ratatouille mi era collassata la mandibola più volte per lo stupore, con IceAge avevo avuto crampi dal ridere per mezz'ora buona. Con Kung-fu Panda non è accaduto.
Storia fin troppo lineare e "vecchia" (già sentita e vista), senza trovate degne di nota.
A peggiorare l'effetto, per una volta, è stato il doppiaggio e la caratterizzazione dei personaggi.
Il cast vocale originale è degno di tutto rispetto: Lucy Liu, Jackie Chan, Dustin Hoffman, Angelina Jolie, Jack Black...
In italiano ci tocca un panda bresciano doppiato da un Fabio Volo buono ma nulla più con caratteri ben poco orientali, comunque.
Ad orecchio poi m'è sembrato imperfetto l'adattamento, molto per bambini e, temo, edulcorato in alcuni passi.
Unica nota di gran merito sono le parole del maestro Oogwai: "Il caso non esiste" e, in inglese, che penso abbia maggior assonanze: "Yesterday is history, Tomorrow is mistery... Today is a gift: that's why is called Present." (grosso modo)
Per il resto, un ottimo home video, ma non un capolavoro da cinema.
martedì 5 agosto 2008
superb
Le narrazioni recenti sono toccanti: storie scritte sapientemente, intrecci di rara arguzia, dove generi e temi si mescolano con risultati magnifici.
Anche l'ultima storia in pubblicazione è così. Fusione di colpi di scena, di poesia, di autobiografismo, di ilarità, di critica e riflessione.
Forse sarò io a leggere in Rat-Man tante cose oltre la semplice risata, oltre gag
sboccate o sfigate.
Ultimamente ci leggo tutta una vita in Rat-Man. Anzi, ben più d'una! C'è la vita di Ratty, quella i Deboroh, quella di Valker e di Arcibaldo... i singoli personaggi raccontano la loro vita e non solo. C'è la vita di Plazzi (scampoli in verità, che tutta ci volevano splash pages ^__^), c'è la vita di Leo.
Rat-Man era nato come fumetto di risate. Oggi è un fumetto di vita. La trasuda. Tutto questo è superbo.
martedì 22 luglio 2008
sbav sbav con appuntino
I passo l'avviso, più che altro perché se la sceneggiatura è la stessa di Moore c'è di che sbrodolar giuggiole a vita.
Sto parlando di Watchmenthemovie. Il trailer mostra cose notevoli ed il regista, lo stesso di 300, mi fa sperare in meglio rispetto alle altre trasposizioni cinematografiche di opere a fumetti che han fatto storia.
il trailer lo potete vedere qui
mentre questo è il link diretto alla versione cicciona.
Personalmente [ATTENZIONE CONTIENE MINIMI E VAGHI SPOILER MA LI CONTIENE] il poco che ho visto mi ha lasciato insoddisfatto per due-tre cosucce:
- primo niteowl: costume che appare nel trailer sagomato e tecnologico alla bat-man. Ok, è descritto così, eppure lasciava benissimo vedere che l'uomo sotto la maschera fosse panciuto e fuori forma. Ecco, Niteowl giovane palestrato mi sdubbia un po'
- Miss Jupiter e Ozymandias: anche loro nella storia sono un uomo ed una donna adulti. Piacenti per carità ma adulti, con tratti non da giovane figheira e giovanotto. Va detto che nel caso di Ozymandias almeno i lineamenti sono adatti. Però l'avrei preferito più maturo. Il ringiovanimento dei personaggi per questioni di cast, di accattivarsi i giovani, in questa storia mi pesa un po' e mi puzza anche: sarà più difficile giustificare il salto di tempo.
- La fotografia: mi sembra molto improntata al realismo, all'alta definizione. Avrei preferito qualcosa di un po più sbiadito, vista l'età dell'opera, oppure un effetto patinato come per 300. Quel cromatismo rendeva e rende immensamente.
a presto con nuovi ragguagli
mercoledì 16 luglio 2008
in the
Sono andato, in ottima compagnia, ad assistere allo spettacolo ultimo di Alessandro Bergonzoni. Geniale.
Il luogo era un teatro all'aperto in quel di Gavorrano: il teatro delle rocce, cornice molto gradevole per qualsivoglia spettacolo, credo. Infatti è situato in uno spiazzo enorme ricavato tra le miniere. Suggestivo anzicheno.
Dopo un ritardo di rito inizia lo spettacolo. Scenografie scarne; tre pulpiti e qualche pannello montato a mò di botola. Del resto non è che serva davvero la scenografia in casi come questo lo show è li davanti, lo show è lui stesso. Bergonzoni è bastevole a se stesso per essere l'intero spettacolo. SI intuisce; così è.
Nel si articola in più momenti sviluppati attorno ad un filo conduttore centrale da cui Bergonzoni si allontana e riavvicina passando da narratore a protagonista senza che ci se ne accorga mai in anticipo. E' stupore continuo. Il filo conduttore è un'enciclopedia del tutto pensata e ragionata in modo " eticamente caotico", con una disposizione dei lemmi di primo acchitto onirica ma in realtà logica e ragionata; è una disposizione per associazioni, giuochi lessicali, voli pindarici, logiche disarmanti.
Si è sorpresi in ogni momento.
Nello sviluppo poi si trovano parentesi di approfondimento in cui il fruitore dell'enciclopedia si perde nei suoi ragionamenti e pensa e rimugina e ricorda e ricollega... in una condivisione continua col pubblico.
L'effetto è strepitoso.Bergonzoni è di per sé personaggio fuori dai canoni per chiunque. Le parole per lui sono note da intrecciare in melodie virtuosistiche per un pianista incomparabile: crea relazioni ardite e comunemente impensabili regalando una variazione infinita di scoperte all'uditorio.
Il vagare di immagini e intrecci di parole sembra nel minuscolo del tutto fortuito, come si colloquiasse con una persona che segue il flusso dei propri pensieri liberamente, senza l'urgenza di giungere ad una conclusione, un continuo spalancare parentesi e lasciare i pensieri così, sospesi nell'aere, dimentichi del detto latino secondo cui solo scripta manent.
Bergonzoni viaggia così, apparentemente a braccio. Invece quel microcosmo sconnesso si rivela via via parte di un macrocosmico disegno narrativo verbale in cui oltre un'ora di racconti e disegni e intrecci viene a riassumersi in un susseguirsi di parole sparse che tuttavia richiamano alla memoria i fili tutti dello spettacolo proiettando lo spettatore in una carrellata mnemonica involontaria di grande effetto.
Tra le parentesi in prima persona c'è il racconto militare, pantomima della naja vecchio stampo che neppure classici di quelli tipo "la soldatessa alle grandi manovre" o "classe di ferro" potrebbero avvicinare. Per chi intende a cosa alludo, era molto prossima, come spirito, a "L'ultima burba": infatti c'era quella acredine propria solo di chi ha vissuto e rielaborato la cosa. quell'autobiografismo che rende ancor più immediata la gag.
L'altra è la corsa dei vecchi: iperbole di discorsi in successione. Discorsi su discorsi su discorsi... fino a perdersi e ritrovarsi ancora. Fantastico.
Inutile citare, inutile cercare di andare oltre una descrizione d'atmosfere. Al più, se vorrete, potrò trascrivere parti del libretto esplicativo che accompagnava lo spettacolo. Giusto per dare giusto tributo a Bergonzoni e allo spettacolo usando le sole parole adatte a raccontare, le sue.
Noticilla riguardo la fine: è rimasto sul palco a lungo, concedendo ben tre uscite dopo ogni immaginaria discesa di sipario. Pubblico tuttavia in parte già in piedi, senza voglia di applaudire, senza neanche la voglia di bis... forse troppo complesso Bergonzoni per i medi signorotti bempensanti, non so. iosareirimastofinoall'albaadascoltare!
Altra chicca, una volta uscito di scena è iniziato un pezzo audio registrato molto divertente e che metà pubblico ha perso poiché già allontanatosi.
E questo è quanto, anzi, è nel, perché solo nel significa nel...
lunedì 6 agosto 2007
Io, io, io
La risurrezione...
Non é possibile! Figlio mio sulla risurrezione non si può sperare!!!
La risurrezione è improbabile: i bookmakers la danno UNO a DIO!!!!! Punti uno e ti danno direttamente Dio!!!!!!!!!
Passo tratto dallo spettacolo" Io " di Antonio Rezza cui ho avuto la felice opportunità di assistere ieri sera.
Geniale, dirompente, innovativo: finalmente una comicità diversa da quella che ci viene imposta dalla scatola nera.
Se avete l'opportunità andate, tempo ben impiegato.
Noticilla: lo show è stato anche arrichito, per mia fortuna, da qualche fuori programma dal biNbo che piange ai ragazzini che da fuori tentano di rompere i coglioni e di interrompere lo spettacolo. Situazioni risolte spassosamente da Rezza, che una volta di più ha dimostrato la sua comicità permeata di vita; amara insomma.
giovedì 1 marzo 2007
il limite (Who Watches The Watchmen?)
Oggi mi interrogo pubblicamente su un processo logico innescato in me soprattutto da due fumetti, sebbene sia riduttivo definirli solo tali. Parlo di Watchmen e della saga Batmaniana "the dark knight returns".
Anzitutto l'interrogativo di partenza è quello che appare nel titolo: Se esiste un organo di controllo, è giusto che ne esista un'altro a controllarne l'operato? E chi sarebbe giusto porre al di sopra della "giustizia"?

Il tutto sarebbe però risolvibile da un comodo e orridamente inutile ed inconcludente "se": se l'uomo fosse un entità incorruttibile...
Non è così. Si può quindi restare a perderci in un circolo vizioso di controllori controllati senza mai giungere ad un assoluto a cui rimettersi a giudizio.
Tuttavia si pone subito dopo un'altra e ben più interessante domanda: Esiste un limite invalicabile per chi lotta nel giusto??? Se una giustizia univoca esistesse (parlo di situazione singola, più possibile nella realtà), esiste comunque una soglia oltra cui da giustizieri si diventa carnefici??? Esiste una scala di "bene" per ottenere il quale aumenta la soglia del sacrificabile???
Secondo la nostra legge pare che una soglia esista: "la vita innanzitutto", così se ti stuprano la figlioletta neanche adolescente e ammazzi il colpevole reo confesso diventi un omicida...
Secondo il caro Bushy evidentemente anche: "la vita come elemento sacrificabile per più ampie conquiste", così si può bombardare migliaia di persone per sconfiggere pochi elementi malvagi(per chi si crede nel bene; la vicenda mi serve come esempio, oggi non mi sto schierando in una vicenda dove l'economia domina sull'ideologia)...
Medesima soglia adattabile alle esigenze, ma giustificazioni opposte.
Eppure... se andassimo ad estremizzare l'ipotesi della soglia, potremmo trovarci a giustificare e comprendere alcune ipotesi. Il senso del "giusto" è capace di modificare i nostri parametri di giudizio. Così cambia il valore di una vita a seconda della persona o della situazione.
Se fosse certo il raggiungimento della pace globale, le vite di un'intera nazione sarebbero un prezzo accettabile???
Si può essere violenti per combattere una violenza e rimanere nel giusto?
Un animale spazzino nella catena alimentare e parassita nei rapporti con il resto dei viventi come è l'uomo, può definirsi pronto e capace di vivere in pace???
Non ho risposte.
Forse le avrei, da idealista arretrato quale sono; penso però siano già abbastanza retorici gli interrogativi.
La sola che conosco risponde all'ultima solamente.
No.
martedì 6 febbraio 2007
threehundred
300.
" noi discendiamo da Ercole stesso. Siamo spartani, i guerrieri più forti mai esistiti..." Recita all'incirca così un passo del trailer.
Quello che vedete qui è uno dei trailer di questo film in uscita quest'anno.
Film ispirato alla GraphicNovel dalle superbe fonti storiche realizzato da Frank Miller.
Sperando migliori la qualità degli ultimi adattamenti da fumetto, di certo farà molto parlare.
Occhio di riguardo all'attore che interpreta Leonida dotato di un'espressività vocale ragguardevole.
nota: La storia racconta della battaglia sostenuta da trecento spartani alle Termopili sotto la guida di Leonida I contro la moltitudine dell'esercito persiano.
E' veramente intrippante!!! vi consigio di andare poi sul sito ufficiale http://300themovie.warnerbros.com/
e di gustarvi i due diversi trailer in large version...