Ho più di trent'anni.
Sono cresciuto nel Lazio, allevato in parte dalla Tv, da due canali essenzialmente JuniorTv e SuperTRE: cartoni animati giapponesi a colazione pranzo e cena.
Il risultato è che se devo andare a correre ascolto Sugar o RockyJoe.
Il risultato è che se faccio le pulizie gracido assieme a Ranatan e Benetan o immagino che la mia gatta allevi uno scoiattolo...
Quanto hanno influenzato la nostra crescita i cartoni dell'infanzia? Quanto forte sia l'attaccamento dei miei coetanei lo so da tempo, da quando da adolescenti si rimpiangeva quei cartoni e ancora a volte si guardavano, da quando ale varie fiere come LuccaComics vedo quante persone vengono ad ascoltare i gruppi che suonavano quelle sigle anni e ani or sono. Concerti veri e propri che offre una seconda giovinezza ed un bagno di folla da rockstar a musicisti messi troppo in disparte per il valore del loro lavoro.
Ma nel quotidiano, quanto ci hanno influenzato? Erano così diseducativi come li dipingevano?
giovedì 13 febbraio 2014
giovedì 6 febbraio 2014
Mesi
Manco da qui da parecchio tempo.
Manca l'ispirazione, manca il tempo. Non mancano i giorni, gli avvenimenti, ma come detto a suo tempo un conto è vivere un conto è riuscire a rifiltrare il vissuto e raccontarlo.
Peraltro mi chiedo se la persona che è raccontata qui sopra non stia mutando, che quei sogni e quegli incanti non siano ormai solo una falsa promessa del passato. Così tra impegni e autoanalisi (che forse sarebbe più utile a questo punto farla analizzare ad un altro, la mia mente contorta...) mi domando se abbia senso scrivere qualcosa qui, se io abbia ancora qualcosa che valga la pena di essere raccontato.
Silenzio.
Manca l'ispirazione, manca il tempo. Non mancano i giorni, gli avvenimenti, ma come detto a suo tempo un conto è vivere un conto è riuscire a rifiltrare il vissuto e raccontarlo.
Peraltro mi chiedo se la persona che è raccontata qui sopra non stia mutando, che quei sogni e quegli incanti non siano ormai solo una falsa promessa del passato. Così tra impegni e autoanalisi (che forse sarebbe più utile a questo punto farla analizzare ad un altro, la mia mente contorta...) mi domando se abbia senso scrivere qualcosa qui, se io abbia ancora qualcosa che valga la pena di essere raccontato.
Silenzio.
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