sabato 14 febbraio 2009

freschino

Sensazioni rare...
Il tepore di una cena tra amici fidati e buon vino. Sapori ed aromi miscelati e lana sulla pelle.

La perla a quel punto è uscire alle stelle e sentire il freddo sotto lo zero che sferza le gote con le sue carezze.
Sì, perché in questi giorni è arrivato il freddo. Pare strano infatti stando ai giornali: l'inverno dovrebbe non essere freddo, l'estate non dovrebbe essere calda; se accade il contrario che sian sdegno, stupore ed almeno tre colonne in merito!

Come potrebbe essere inverno se non fosse freddo???

Non era questo però l'obbiettivo del post. la meraviglia era nel dopocena, nel rientrare a casa a piedi. Scoprire che bastan pochi metri per trovare la sensazione della neve. Steli congelati che ad ogni passo scrocchiano e cedono al peso... stessa sensazione di decompressione soffice e salda da calpestio di nuvola.

Trovare una parentesi per ricordarsi lo stupore nel sentire la neve sotto i piedi è momento prezioso... uno dei pochi per me in questi giorni.
E' con questa sensazione di candore e con l'abbraccio del calore di una casa calda sul viso appena varcata la soglia.

E' grazie al freddo sul viso e nel corpo che ci si rende conto di essere vivi e di essere palpitanti... talvolta serve il gelo di una folata di tramontana che spazzi via tutto per ricordarci che siamo anime capaci di incredibile calore.

Buonanotte!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordati sempre: se non hai conosciuto l'amaro, il dolce non sarà mai così dolce quanto sarebbe se tu l'avessi fatto.

[n]

- Grillo - ha detto...

Sì, ma l'amaro si prende dopo il dolce, subito prima del conto

Fuma ha detto...

E dopo il caffè. Ma se il conto è più amaro dell'amaro?

Anonimo ha detto...

Il conto è salato, soprattutto se paghi per tutti. Lo diceva anche Dante che doveva prima o poi scoprire "sì come sa di sale lo cont'altrui".