giovedì 8 luglio 2010

To Bibi

Da anni, pochi in realtà, cinque o sei, ma tanti ormai che non so contarli né percepirli la sola presenza fissa, costante, profonda nella mia vita è un solo essere vivente soltanto.

Ci siamo raccontati, ci siamo percorsi in ogni singola sinuosità, ci siamo compresi. Senza parole.
Beatrix è la mia gatta. Per molti un gatto è un animale infido e solitario. Per me è un mammifero dotato di grande orgoglio e autonomia, proprio come una persona. Forse è questo il motivo per cui tanti hanno difficoltà a relazionarsi ai felidi: non sanno nemmeno relazionarsi alle persone!!!
Talvolta addirittura è stata molto meglio di tante frequentazioni e conoscenze.

Non ho mai ringraziato Bea per tutti questi giorni assieme. Voglio farlo stasera in cui la sola a cui confiderei certe lacrime sarebbe lei.



Da tempo avevo questa canzone in mente. L'avevo già postata parlando dell'amore. Credo qualcosa voglia pur dire e credo anche sia possibile sia proprio una forma d'amore.

Bea è stata al mio fianco sempre in questi ultimi anni: malumori, giochi, fallimenti, sogni, orgasmi, pianti, litigate... Sempre. Prendendo sgridate anche quando il danno prodotto era solo per distrarmi da quel "chiodo fisso" che mi rodeva il fegato. Ascoltando confidenze comprese tramite pelle e strofinamenti e non a parole.

Ho imparato tantissimo dalla mia vita con un gatto. Se oggi riesco ancora a trovare la voglia di guardare al mondo con curiosità è perché anche quando me ne stancavo c'era Bea a mostrarmi il calore del sole, l'aspetto ludico di una zanzara, a scaldarmi le spalle col freddo a darmi affetto e complicità quando mi sentivo in volo libero in un baratro.

Bea ha condiviso con me la sua vita e la sta condividendo ancora. Averla a fianco la sera quando varco la soglia di casa è una consapevolezza che mi fa tornare a sorridere anche quando non me la sentirei ed anche se è soltanto un gatto è la femmina più meravigliosa che mi abbia mai atteso e coccolato, perché mi ha donato quanto di più prezioso al mondo: la sua esistenza, scegliendo di dividerla con me.

Grazie Bea.

2 commenti:

ni ha detto...

postilla... stavo facendo una telefonata in terrazzo, davanti camera. finestra chiusa.
bea miagola insistentemente, io la rimprovero bonariamente per chiarire che no, non uscirà. Parlo ancora e sento nuovamente miagolare. Di nuovo i miei no.
Passano i minuti e la telefonata prosegue, ancora i miagolii. Stavolta sono più forti, intensi di volume. Mi avvicino alla finestra per farla smettere. Nel buio vedo le zampe di bea, i suoi occhi oltre la persiana: è saltata sulla persiana in alluminio e usandola tipo scala a pioli l'ha arrampicata tutta fino al mio viso. Mi miagola da lì, occhi negli occhi.
Cedo vergognosamente e le apro. La sostengo perché non cada aprendo e me la poggio su una spalla. Scende dopo poco ed esplora un po'. Alla fin fine finisco gli ultimi minuti di telefonata dopo aver ripreso Bea, sostenendola contro il fianco con una mano sola. Posizione tra improbabile ed impossibile, semi funambolica, ma lei è serena sta buona accanto a me, al fianco per oltre cinque minuti. Immobile, semplicemente accosto. Mentre scrivo è ai miei piedi sdraiata e serena.

Omar ha detto...

Un post di una dolcezza infinita...
Un abbraccio a te e a Bea, anche lei compagna di tante notti d'amicizia insieme, tra una strimpellata e un pensiero piu o meno serio e intimo.