Vecchia d'un anno ed incompleta. Senza riletture o filtri. Manca un conclusione, che nemmeno ora riesco a trovare, credo. Mi pare un pensiero che non è tuttavia mutato nel tempo, quindi lo rendo visibile; ricordando che due individui divengono 1 coppia quando e fin che si tratta di 1 sinergismo.
--- Riascoltando una vecchia canzone dei Guano Apes rifletto su storie che finiscono, sul potere che talvolta ha l'amore di indurre una grave cecità...
Passi come "healing my wounds" ricordano quanto facilmente si vada in sollucchero, di come l'aria soltanto sembri frizzante, quasi elettrica... bere una coca appena stappata di gran carriera: identica eccitazione nel naso che sovrasta il respiro.
Poi vertiginosi picchi in basso, come in "why don't you close the door when you're here with me": ci si immagina perfetti ed armonici, ci si sente incastrati bene e rodati. Un solo istante di lucidità basta a far capire quanto distanti siano piccole cose essenziali. Quando la naturalezza di certi gesti collima nei desideri altrui e quando invece sono proprio le sfumature a renderci distanti. Eppure da innamorati è quasi impossibile accorgersene.
Come fa raccontare ad un suo personaggio Kovalic in una sua striscia: "Quante persone che non si vorrebbero far vedere col vestito o nel luogo sbagliati stanno per anni con la persona sbagliata..." Ecco, l'amore è una cosa meravigliosa, altre volte è una patologia e servono lucidità e risolutezza senza pari per uscirne.
Alcune volte invece ci si fissa su alcuni punti tralasciando le unioni d'anima di fondo.
Tuttavia...
Talvolta ci si vede più perfetti ed ingranati di quanto non si sia.
Per come la vedo, spesso una relazione è una sommatoria di compromessi vicendevoli. L'amore trascende la componente propria della domanda e lascia senza registro di cassa l'offerta. In una ottica di bilancia con piatti da due parti, servono emotività molto simili per andare all'equilibrio.
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