martedì 22 maggio 2012

ripetizioni

Credo di averne già parlato, ma stamattina mi è capitato di leggere un pensiero che ha rievocato in me il ragionamento. Il pensiero è:"E' meglio essere feriti dalla verità che consolati da una bugia". Non sono poi così d'accordo. Trovo ovviamente preferibile la verità, sia nel comunicarla che nel riceverla. Ma non sono affatto convinto dei toni assoluti e totali della frase là sopra. La verità è sempre una, ma esistono differenti tipi di "verità" a seconda dei contesti e dei coinvolti. Ne esistono anche di diverse in funzione di come queste vengano comunicate. Così si possono omettere cose o indorare pillole. Certo il tutto di norma è fatto per convenienza ed in tali casi forse è più che mai condivisibile trovare deprecabile la bugia. Tuttavia ci sono situazioni e ne sono piuttosto convinto, in cui la convenienza maggiore non è tanto a favore di chi mente. Sì, perché secondo bisognerebbe tanto tenere da conto di quanto sia pronto il prossimo ad affrontare la verità in questione. Dire la verità è talvolta persino un alleggerimento di coscienza, un sollievo. Così certe verità sanno divenire comoda liberazione, un mettersi a posto l'animo alleggerendosi. Ma a volte dalla parte opposta si trova qualcuno per cui la verità è una ferita lancinante che molto impiegherà per rimarginarsi. Ferite talvolta che potrebbero essere non inflitte. "L'ignoranza talvolta è un bene prezioso...", lo credo anche io. E' un concetto da applicare solo in casi rari, una accortezza da serbare per chi davvero merita un trattamento più lieve, in cui a caricarsi il fardello è meglio sia chi è in torto in partenza. Questo soprattutto quando si è consci delle ferite che verranno inflitte; questo soprattutto quando si capisce che dire la verità, tutta la verità, servirebbe solo a peggiorare deliberatamente una situazione. Insomma quando diviene un atto di crudeltà volontaria. In tali casi forse bisognerebbe chiedersi se un piccolo omissis, un po' di placcatura dorata, potrebbero salvare e di molto la situazione, evitare squarci... In generale credo si potrebbe ragionare così: è sempre preferibile e doveroso dire la verità; quando dirla comporterebbe ferire profondamente ed in maniera del tutto gratuita qualcuno, allora potrebbe essere opportuno non esplicitare a fondo una verità.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

in effetti concordo, alle volte la verità è solo un grosso dolore per chi la "riceve indono" e alle volte ometterla non provoca poi un gran danno. alle volte è in effetti solo alleggerirsi la coscienza!
e.

Anonimo ha detto...

Secondo me dipende molto dai caratteri e dal rapporto che è instaurato fra le persone (fiducia, confidenza, affinità, comprensione)
Se la verità ci è detta da una persona da cui non vorremmo mai separarci, e a cui abbiamo dimostrato di aver le spalle abbastanza larghe da sentirgliela pronunciare (un sentimento magari che è più forte del peso che l'altro divincola dalla sua coscienza), diventeremo una sorta di sieropositivi a quella ferita.

Si può reagire in modi diversi: dal pianto silenzioso, alla rabbia, dal distacco più o meno prolungato, al rifugio in nuovi contesti...
Trovo che la verità sia anche una gran prova di coraggio e fiducia (offerta e richiesta): riceverla la massima prova che qualcuno può davvero fondersi col nostro essere.

Anonimo ha detto...

Questa verità non proprio indolore è meglio conoscerla da qualcuno che amiamo, o sentirla uscire da bocche sconosciute e magari anche indiscrete o ancora scoprirla inaspettatamente?
Perchè, sapete, la verità prima o poi viene a galla.
Magari il tempo ne avrà attenuato e smussato le punte, ma avremo perso un'occasione per abbandonare le nostre debolezze in chi sarebbe stato sostegno.

Anonimo ha detto...

Le verità dei poeti sono le uniche menzogne che sopporto.
Le loro menzogne le uniche verità che affronto.

Anonimo ha detto...

Se si tratta di dire la verità a chi ti sta accanto, allora concordo nel dirla sempre perchè è la persona con la quale vogliamo condividere la vita o un pezzo del cammino. con gli altri però una verità detta al momento sbagliato può provocare più danni di una verità scoperta nel tempo. la verità purtroppo non viene sempre a galla. Più è esiguo il numero di persone che la conosce minore è la probabilità che venga scoperta!
e.