giovedì 13 maggio 2010

Intollerabile

L'altra sera, l'undici Maggio per essere precisi, in tv su rete4 hanno trasmesso un programma di forse approfondimento. Credo fosse "vite straordinarie" e il tema era sulla famiglia Savoia.

Ho evitato accuratamente di incapparvi ma lo zapping non mi ha risparmiato un momento di sbigottimento.

Dimentico di quanto letto sulla guida tv sono rimasto attratto da "La vita è bella" di Benigni, stupefatto di non aver notato che venisse trasmesso. Ora, il passo era quello in cui padre (Benigni) e figlio girano per le vie del paese chiacchierando. E' una scena abbastanza famosa per chiunque abbia visto il film, è quella in cui si cerca di dare una spiegazione scherzosa dell'odio razziale per gli ebrei a un bambino. Qualcosa che ruotava intorno a "ognuno si sveglia e scrive fuori dal negozio chi non vuole servire... domani anche noi mettiamo un cartello con su scritto chi non può entrare...". Scena piuttosto complicata per un padre che tenta di spiegare razzismo e genocidio a un bambino piccolo; scena complicata anche per uno spettatore che si personifica nel ruolo.

Questa per intenderci


Ora, Io seguivo questa scena assorto e intenzionato a proseguire la visione e di colpo il film viene troncato e PAFF! ecco che mi compaiono davanti il faccione, a turno, di EmanueleFiliberto e di suo padre. Perché mai vi chiederete anche voi, ebbene è presto detto: rispondevano all'intervistatore spiegando della non accettazione, dell'allontanamento, dell'incomprensione, dell'odio immotivato e quasi razzista...

Senza voler affrontare la questione monarchica o circa l'esilio intendo fermarmi solo sul fatto giornalistico percepito: Ma con quale fecale faccia di bronzo e superficialità si può accostare le leggi razziali che hanno aperto la strada al genocidio di quegli anni alla cacciata della famiglia monarchica in seguito alla loro fuga????

Odio e sterminio non mi sembrano accomunabili all'esilio per l'abbandono del proprio popolo. Bisogna essere veramente servili e subdoli per cercare di commuovere e circuire gli spettatori in questo modo.
Non riesco a schifarmi tanto è lo sbigottimento.


Corollario: devono ritenere il popolo televisivo veramente ottuso per avere mandato in onda una cosa simile.
BLEAH!

2 commenti:

elisa ha detto...

Vittorio emanule III ha firmato le leggi raziali nel '38 quindi è responsabile di quanto successo poi agli ebrei italiani, perchè kmq le persecuzioni ci sono state anche qui! Forse il senso dell'intervista era un commento a quanto fatto dal nonno/bis nonno, e il cercare una motivazione all'accaduto. IL fatto che la cosa di per se sia priva di senso mi trova in accordo con te.

Fuma ha detto...

Non sono certo della firma del Re, ai tempi, perché ammetto la mia ignoranza sul tema legislativo del periodo. Ignoro se l'allora monarca V.E. aveva una funzione come quella dell'attuale Presidente della Repubblica. Quello di cui sono sicuro è che la famiglia reale se ne è lavata la mani davanti alla marcia su Roma e davanti allo sfacelo in cui eravamo stati gettati, l'esilio era la giusta e doverosa punizione per coloro che sono da considerare, se non colpevoli principali, quantomeno complici.