mercoledì 30 maggio 2007

belief _ 01

non può piovere per sempre...

Jovanotti invece, in una sua canzone diceva ANCHE QUANDO PIOVE DA QUALCHE PARTE E' SERENO

Io, seguendo la filosofia latino secondo cui in medio stat virtus, penso si debba vivere la pioggia come parte della vita e pensare che osservando il diluvio dalla giusta prospettiva si può scorgere l'arcobaleno

6 commenti:

Stefania Tararà ha detto...

Un'interessante riflessione...
Adoro la filosofia di Jovanotti: vedere tutto e sempre sotto un punto di vista positivo, raccogliere i messaggi della vita sempre con ottimismo.
E' difficile però mettere in pratica questo pensiero com'è facile perdersi nella piggia e bagnarsi fino alle ossa. Guardando in alto ti chiedi quando smetterà di piovere, quando tornerà il sole a riscaldarti. E' vero, ti senti un po' sollevato pensando che veramente non piove ovunque :o)

Ammiro le persone che sanno trovare la giusta prospettiva in qualunque caso!
baci
Stefy

ni ha detto...

credo che trovarla sempre sia molto difficile.
Tuttavia stimo anche io moltissimo chi prova almeno a farlo... è una cosa che dall'adolescenza ho cercato di imparare: cercare un punto d'osservazione diverso da cui guardar la melma.


...
Provateci! Quando riesce, risultato garantito!

Stefania Tararà ha detto...

Ci provo tutti i giorni ed è difficile.
Tempo fa avrei spaccato il mondo, adesso duro fatica a pensarlo.
Ma i periodi "no" capitano a chiunque e so che si esce da tutte le situazioni andando avanti a muso duro e credendo in se stessi
...
Devo capire cosa mi manca per riuscirci :o)
Grazie Ni.
Un bacio

Stè

Anonimo ha detto...

No, no mi ribello. Detesto la filosofia di Jovanotti, che si ostina ottusamente a vedere il buono in tutto. Non si può sempre salvare capra e cavoli, eccheccavoli. Ci vuole anche un po', un bel po' di sartriano pessimismo buio e cupo ogni tanto, una carrettata di incubo di nonsenso, se no alla lunga si perde il contatto con la realtà, con quella degli altri e di chi sta peggio di te soprattutto. Come dice Grillo: non è una malattia la depressione. Uno che è sempre felice è un coglione. Preferisco sforzarmi di trovare il marcio.

E poi...mon dieu...anche quando piove da qualche parte è sereno?????

E "il ciel è blu sopra le nuvole" no???? :P

Stefania Tararà ha detto...

Un altro punto di vista!
Ma chi cerca un lato positivo in quello che gli sta intorno non necessariamente è uscito da una lobotomia... Grillo parla di persone che pippano sicuramente:
"oh no, mi hanno spaccato la macchina... ma non importa, ne approfitto per andare a piedi, uau!!"
Penso che a tutto ci sia un limite :o)
Sicuramente cercare di levarsi da situazioni difficili senza cadere veramente in una depressione non è da poco.
Baci
Stefy

Anonimo ha detto...

Questo pensiero espresso da Nicola, è degno di nota, e secondo me ha forse più a che fare con l'arte del reagire che dell'essere felici(se mi permettete l'extended version). Mi spiego.. La mia personale interpretazione è che qui non si parla di essere ingenui nelle situazioni o felici a tutti i costi.. ma di essere dei budda viventi, nell'essere stoicamente calmi da "AVERE LE PALLE" e la capacità di reagire quando forse sarebbe piu facile mollare, abbandonarsi alla tristezza, fuggire, medicine varie, chi il buco (non volevo esagerare). La capacità di capire cosa è dipeso da noi e cosa no. Il Migliorarsi. La volontà di uscire al sole anche quando magari la pelle scotta un po. Non si tratta solo di bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto (Scacchino), ma anche di viaggiare a 1000 all'ora con la testa alta e dire: Quello che viene... Sono qui! Il karate mi ha insegnato questo e mi ha cambiato. Poi è chiaro, l'applicazione non sempre è facile..
CON IL CUORE!