mercoledì 30 aprile 2008

quando divagando è sognando un altroquando

I giornali di oggi titolavano grosso modo accussì:
"Berlusconi all'UE: se continuate a metterci i bastoni tra le ruote Alitalia sarà comprata dallo Stato"

Chiariamo e riflettiamo?
Per me è un conato aciderrimo che non posso contenere.

andiamo con ordine:
- Berlusconi all'UE; sarebbe possibile evitare di prender slancio e sparare a casaccio con discorsi e battutazze in Europa?? Potremmo evitare figure di merda equivalenti a quelle della legislatura berlusconiana passata??

- Alitalia sarà comprata dallo Stato; premesso che proprio lo Stato l'aveva venduta un decennio circa fa, proprio per disfarsi dei debiti insanabili che già l'azienda aveva... Ma perchè mai dovrebbe ricomprarla!?!
Infatti è disiformazione: chi la comprerebbe sarebbe trenitalia (voglio dire, immaginate gli aerei italiani come i treni??? ... orrore.)!
Non solo, ma come può un governo stabilire a priori a chi vendere e a chi no??? Sarebbe poco corretto per un mercato ormai globale...


ed infatti...

- metterci i bastoni tra le ruote; è una poco sana perifrasi, sempre d'imputazione giornalistica, dietro quale si cela l'avvisaglia lanciata dall'unione il cui concetto è riassumibile pressapoco così: se continuate a non rispettare il mercato in questo modo saranno guai.
Concetto "vagamente" diverso da quello espresso da alcuni giornali.
Ostacolare e accusare di veicolare il mercato sono cose ben diverse una infatti è un reato.


Tutto questo alle soglie della festa dei lavoratori.
Tutto questo con dei simpaticoni inneggianti al secessionismo ed invitanti al dialogo parlando di "uomini sempre pronti e fucili fumanti".


Insomma, neanche insediato già ha dato confortanti avvisaglie. Confortanti per chi avrà tornaconto dalle manovre in fieri, beninteso!!!!
Per noi è solo la solita vecchia inculata.

( ebuonprimomaggio! )

martedì 29 aprile 2008

drinks

Pungente d'anice coinvolge l'olfatto.
Normalmente dello zucchero e del fuoco ne arrotondano il sapore mentre il ghiaccio ne dipana il gusto.
Fiammante come una tequila o un B-52 ti giunge innanzi e quando le ultime fiamme estinguono l'eccesso della sua forza afferri il fondo del bicchiere percependo il calore del vetro sovrastante lungo i polpastrelli e lo porti alla bocca.

Assenzio. Bevanda Fac-simile del più onirico e decadente nettare che a fine ottocento umettava le gole riarse dall'oppio di visionari e disperati, artisti e fuggiaschi... Allucinogeno allora, depauperato oggi dei più preziosi effluvi, servito a diluizione ed impoverimento.

Così, immaginifico di una decadenza di tempi andati, richiedo una purezza che basisce il più delle volte osti d'ogni risma: niente ghiaccio, né zucchero, né fuoco. Puro.
Essenza incisiva che aumenta in me la sensazione di condivisione d'intenti con ben più elevate sfere artistiche.
Effluvi più corposi e penetranti che già dalle nari risalgono il sangue. già al primo assaggio l'anice s'imprime bene per tutto il palato mentre acre e amaro nei retrogusti celati si fan largo nel retrobocca e l'alcool, più insistente del solito descrive bene al cerebro l'intera disposizione dei tubi fino alle pareti dello stomaco. Fiammata gelida che pervade e inebria. Sale rapida e poderosa spalanca a sensazioni piacevoli di rilassamento, predisposizione alla conversazione, al lasciarsi turbinare dalle atmosfere.
Intento a centellinare vasti sorsi d'ebbrezza lampo vago nella sala occasionale con occhi e sensi tutti in cerca di colori voci rumori volti e ogni possibile genere di sensazione che arricchisca l'attimo. Con e per questa predisposizione d'animo ricerco questa purezza nell'assenzio,per immaginarmi nel mio piccolo a sognare di possedere il mondo nelle sue forme meno accessibili alle persone comuni; nell'immaginarmi tra Baudelaire e Mallarmè e Gaugin e Cezanne e folli russi e fantasiosi italiani e nebbiosi inglesi in una minuscola miriad di razze ed idee contemplative a degustare scampoli d'oblio in cui scorgere nuovi immaginari.

Drink comune, ma bevuto con ammirazione di ciò che rappresenta. Trova sostanza e motivazione.

Assenzio liscio per me questa sera. Grazie.


Cradle of Filth, Nymphetamine;
5. Absinthe With Faust

Pour the emerald wine
Into crystal glasses
We will touch the divine
Through kisses catharsis

Let us pitch to the seven-year itch
Of the ultra-decadent
To a tainted world and the painted girls
That our fantasies spent

Tripping through boudoirs laced with opiate themes
Sipping the bizarre, tasting copious dreams
A toast to those most sacrilegious of days
Where for every whim won
One soon repays

We touched the stars
That now laugh from afar
At we, the damned
The damned
The damned
The damned

We have spent our time
Drenched in opulent splendour
But when midnight chimes
Will gilded souls surrender?

Let us drink on the giddying brink
Of pools of excrement
All manner of shit for the glamour and glitz
Mephistopheles lent

I remember the night as if it were engraved
A bright marble bridge stretched across the dark waves
To the shore from the moon and by her grace
Came that erudite stranger
That fucker

He was a predator, creditor cold
Our blood was shed on the yellowing scroll
And all that glittered was not gold
But we wanted everything
And for it all, lost our souls

Come my friend, to fate let's raise
Two finger shots at this our last soiree
For tomorrow I fear
Swoops all too deadly near
This precipitous weir to Hell's high gate

We touched the stars
That now laugh from afar
At we, the damned
The damned
The damned
The damned

He was a preditor, creditor, cold.
Our blood was shed on the yellowing scroll.
And all that glittered, was not gold.
But we wanted everything,
And for it all, lost our souls.

Our souls
For it all lost our souls
Our souls


NB: il video è un po' fortino... ed è un collage di altri videi

lunedì 28 aprile 2008

Kurasa No Namida

Benedicendo Santa Robbè (T.V.B. zucchina zuccherina bollitina!!!) o, volendo essere puntigliosi, La Cuggi della suddetta santa, mesi or sono mi feci tradurre per un nickname una mini frase, un concetto, in giapponese.

La traduzione in italiano è su per giù la seguente:
kurasa no namida = lacrime delle tenebre

e lacrime delle tenebre diviene per me lacrime di tenebra.

Da tempo immemore, forse da quando un albo Bonelli intitolato Brendon mise qualcosa di simile come titolo di un episodio, trovai affascinante quest'immagine.

Più che lacrime rosso sangue trovo da sempre più adatte a me, a quel non so che di buio che sento addosso certi giorni, a quella sorta di ali difensive tetre di cui parlai tempo addietro, trovo insomma più consone delle lacrime oscure.
Nero denso, consistente, che sgorghi lento dagli occhi, quasi solido: non proprio fango, non del tutto pece.
Sicuramente diverso dal sensualissimo rimmel che cola da un viso sotto una notte piovosa.
Qualcosa di ben diverso. Un traboccare buio dagli occhi.
Quando il vortice nero si gonfia a dismisura, tanto da sembrar tracimare in ogni anfratto di te che ancora credevi assolato e stabile, quando senti d'esser sul punto di divenire tu stesso buio oltre la sola essenza, quando ormai sei buio, allora iniziano a sgorgare lacrime tetre come la notte più buia. Lacrime d'oscurità senza luna, impenetrabile.
Gocce di quel cupo interiore.
Piume di quelle ali corvacee.
Per questo è comparsa l'etichetta kurasa no namida, per identificare quei granelli di deserto nero che compongono i miei tanto cari bui.
Così nei momenti di depressione saprò come recuperarli facilmente ^__^

mercoledì 23 aprile 2008

living belief

Granelli di una conversazione... (in corsivo le repliche; alcune parti sono state tagliate per lasciare solo il "succo" della questione)


my darkness is mine
who arrived quietly near it
my tears

my shadow tears
are just mine
I suppose i don't want to give them away
life is something like a lonely one way road
so...

in its deepest dress

> no, we aren't lonely


life shouldn't be shared

> it's not true life must be shared... if not there no sense


i don't agree:
smiles, some suffering, some moments
even precious moments
could beshared
but
none can really feel your inner crying
sometimes

and that cry
is individual
is a slice of your soul that you can only share with yourself

lunedì 21 aprile 2008

du-du-dù

Proseguiva così una ben nota canzone. Subito prima si scandiva benone questo: donne.
Io e le donne: parliamone! ^__^

O meglio, vista la vastità dell'argomento, prenderò in esame almeno per ora giusto un aspetto.
Diceva (come tutt'ora dice) il saggio: le donne sono tutte puttane.

Io, personalmente, mi sento di dissentire parzialmente ma sostanzialmente da dal noto postulato. Mi spiego:
le donne possiedono la capacità di essere monogame, una cosa che per i sottomessi al testosterone è difficile da sostenere.
Insomma, le donne NON sono puttane almeno fin che vogliono sia così.


Infatti possono decidere arbitrariamente quando interrompere l'armistizio, la monogamia... il meretricio.

Forse di fondo non siamo così dissimili. L'istinto al variare il DNA rimane in noi e si fa sentire. Sia nei maschi che nelle femmine.
Le donne dunque sono fedifraghe ed infedeli quanto l'uomo se non di più. Ma talvolta riescono a interrompere la professione più antica del mondo divenendo fedeli.

Il solo problema è che la pausa non ha durata fissa; da un giorno a tutta la vita può esser tutto e solo la diretta interessata sa (non sempre da prima) il momento in cui questo termina.
Si, le donne sono tutte puttane, ma solo quando come e quanto vogliono.

...E forse noi è anche di questo rischio che ci innamoriamo.

domenica 20 aprile 2008

previsione inquietante?

Timori timori timori...
Ragionamento ragionamento ragionamento...

Mi prefiguro una situazione piuttosto difficile, lo confesso.
Hanno ridotto la soglia d'ingresso al potere. Quello che un tempo era discussione e gestione di interessi del pubblico è oggi potere; bubbolo di pochi; oligarchia fattiva di chi segue le regole e chi vuole innovare, svecchiare, ripristinare, correggere nemmeno può ambire alla soglia: portone chiuso, sbarramento a percentuale alta.
Bipartitismo. Doveva essere una svolta. Per il momento mi pare soltanto un'inculata.

E domani??
Questo mi angoscia.
Abbiamo a legiferare una casta di egoisti burocrati che non fanno altro che disporre a proprio precipuo favore leggi e persone. In una situazione sempre più infruttuosa e deludente: comunque si ribalti, chiunque salga al comando, i giochi restano immutati.
Per altro si vota una lista, un simbolo in favore di persone che voteranno per te un'altro figuro di cui sulla lista si legge il nome. Insomma si vota non più per una persona in cui riponi fiducia ma per i galoppini che seguiranno gli ordini di chi vuoi sia a comandare.
Almeno con le presidenziali americane lo staff è chiaro da prima ( e parlo di un modello agghiacciante!)
Orribile.
Come si pone questa base con la mia inquietudine è presto detto:
Governo a ingresso chiuso e distante dagli interessi dei molti; ira in aumento fra le moltitudini. Noi a tirar la cinghia e ladri e furbetti a pascersi nella bambagia. Stallo.
Situazione perfetta per offrire il fianco al primo imbecille di turno che con un esercito (legale o meno) abbia la briga e la capacità per arringare le folle e... Beh! Va da sè che per quanto riguarda il mio immaginare un domani tutto sia destinato a trovare sfogo in un colpo di stato. Triste, tristissima nazione mia che sempre più prendi la china del non ritorno, ho pietà di te e timore. Perché uccide nel profondo intravedere di tanti sogni e fantasie di ricchezze e rigogliosi equilibri per tutti un miserrimo destino verso un salto indietro centenario che ridurrà la progenie in divenire carne assoggettata a colpi di mortaio, a, forse, guerre fratricide...
Se sarà colpo di stato, sarà facilmente guerra civile.
Morte e dolore per tutti.

Verso quale futuro ci sta portando questo iter governativo?

Attenziòn, comunicaziòn

preparando i bagagli mi accingo a tornare là dove il dritto non è la norma.

Del pc nessuna notizia, forse neppure sono iniziati i tentativi di rianimazione.
Quindi Booooh!!

sicuramente troverete aggiornamenti: nell'insonnia delle notti ho preparato un po' di post, così da facoltà potrò postare durante le pause caffeina.

Se tarderanno risposte, non vi offendete. Se sarò latitante non vi preoccupate. Niente sarà voluto, tutto sarà obbligato.
I vostri commenti saranno però ugualmente graditissimi e lettissimi o, come direbbe una povera vittima delle mie idiozie, lettissi (qualunque cosa ciò significhi)
A presto. Ciriciaoooo!
ni

venerdì 18 aprile 2008

dimèntico

Talvolta mi domando quanto impiegherebbe il mondo a scordarsi di me e se non l'abbia già fatto.
Di fatto, il mondo, non si accorge di nessuno.

Di nuovo a pensarmi nella condizione esistenziale più vera: solo.
Mi chiedo:" come mi sentirei se fossi davvero solo? Senza nessuno che possa sentire la mia mancanza..."

Sono fortemente attaccato a questa esistenza o piuttosto alle persone che mi congiungono ad essa??


David Gray "Please Forgive Me"

Please forgive me
If I act alittle strange
For I know not what I do.
Feels like lightning running through my veins
Everytime I look at you
Everytime I look at you

Help me out here
All my words are falling short
And there's so much I want to say
Want to tell you just how good it feels
When you look at me that way
When you look at me that way

Throw a stone and watch the ripples flow
Moving out across the bay
Like a stone I fall into your eyes
Deep into some mystery
Deep into that mystery

I got half a mind to scream out loud
I got half a mind to die
So I won't ever have to lose you girl
Won't ever have to say goodbye
I won't ever have to lie
Won't ever have to say goodbye

Yeah na na na na
Yeah na na na na

Please forgive me
If I act alittle strange
For I know not what I do
It's like my head is filled with lightning girl
Everytime I look at you
Everytime I look at you
Everytime I look at you
Everytime I look at you




chiarimento sorto in chat:

- ma dimenticare è forget, non forgive... forgive me è perdonami.......

io:
- premesso che davvero talvolta faccio confusione
in realtà
è che la sensazione della canzone
io l'associo ad una frase di jd in scrubs sulla solitudine
e adesso per me quella canzone suona la solitudine

--- Aggiungo qui:
come se il mondo scorresse in fastforward tutt'attorno lasciandomi fermo lì, a veder gli altri andar avanti... andar via... svanir lontano da me...

giovedì 17 aprile 2008

aderiamo!

aderisco alla campagna Paguri reperibile QUI

perchè si merita merdolo chi segue quei concetti di vita, chi ha annullato la scheda credendo di fare un gesto politico (cretini, avete ottenuto solo una sodomia collettiva!!), e tutti quelli che non hanno ancora capito che tra chi già ha fatto male e chi è un'incognita, forse è meglio l'incognita.

Silvio c’è… ma a me me lo puppa!

Sperando vivamente che questo governo non abbia il tempo di una intera legislatura, tocca tener botta.



avviso: per chi avesse visto il messaggio sul messenger e si stesse ponendo quesiti, ma anche per chi non se ne ponga alcuno, domani\stanotte arriverà succulento post con spiegazioni e tanto buio ^__^
ciriciaooo

mercoledì 16 aprile 2008

Chiariamoci

Parlare ora di politica sarebbe per me avvilente quanto svilente nei riguardi di questo spazio.
Sarebbe comunque una celebrazione dell'idiozia nazionale che per la terza volta rimette sul seggiolone quello stesso che aveva tanto sudiciume creato, quello stesso per cui, pur di non riaverlo, avevamo scelto chiunque altro, fosse anche una mortadella a pedali.
No, Adesso no.


Spero solo che la mia personalissima previsione a decenni sia errata.

domenica 13 aprile 2008

quando volgi lo sguardo nel buio, il buio volge lo sguardo dentro di te

Farmer Boys: In My Darkest Hour

In My Darkest Hour Lyrics



Guardami.

Negli occhi, dritto; profondamente.
Vieni a scorgere nel buio della pupilla bordata dei colori del cielo l'oscurità che si cela oltre la maschera.
Già la disparità tra gli occhi, già quell'antitesi di midriasi e miosi suggerisce una sfumatura che stona col sorriso...

Vieni ora a guardare dentro me. Adesso che il mio colore e quello della notte si mescolano e confondono e sovrappongono. Per un istante soltanto affacciati dal dirupo e arrischiati a vedere il fragore che si rompe laggiù.


E' roboare d'echi ridondanti quello che la marea melmosa evoca infrangendosi lungo la scogliera: nel mio momento più cupo un profondo buio, denso e corposo, lambisce ogni luce dissolvendone i sorrisi.
L'odore del fallimento, del sentirsi più inconcludente e immobile del nulla, s'impregna quasi fin negli atomi di me. Parte integrante, quasi costituente fondamentale. Guardo la mia pelle bianchiccia al giallo della lampadina da 40W. Sembra assumere la consistenza della plastica fusa: cola maleodorante e carbonizzata lungo me quasi a cadere. Sensazione immaginifica esteriore di come sento implodere la parte più spirituale.
Il mondo d'intorno avanza ed io non riesco a entrare nel ritmo, divenir parte dell'andirivieni.

Nella mia ora più oscura non trovo rimedio ad ogni ripetizione d'insuccesso. Dall'esterno nessuna luce: vincono i furbi, si premiano ingiusti e corrotti, il merito è di chi se lo compra, la vita ha il senso del dioDenaro...
Non è il mio tempo - non sono i miei spazi.

Vorrei boschi ch'echeggino di ruscelli, e frutta e animali; condividere e lottare tra Amici per sostenerci e darci forza. Libertà & partecipazione. Nel mio momento più buio vorrei la Vita.
Attorno a me non ne vedo. Non così sincera.

La sola tinta che trovo il coraggio di vestire è quella dell'oblio.

Guarda in me, intravedi il buio tra le trame dell'oblio???
Non c'è un'anima salda e solida in me, ma pulviscolo minuscolo che fa da letto a un fiume di catrame in cui è un rigagnolo l'acqua limpida.

Distogli pure e non temere: mentre guardavi in questi occhi non guardava in te. Di fondo il solo che voglia annientare, impari simbiosi, sono io.
Dalle profondità dei miei bui non c'è uscita volontaria da imboccare, la parete del dirupo è troppo liscia da scalare.


Non riesco a far altro che sedermi e aspettare. Sul ciglio del buio a contatto con la sabbia umida della spiaggia. Attesa. Che sia il mare notturno ad inghiottirmi o l'alba ad iniziare ad asciugarmi, attesa.

Attesa.
Un refolo mutevole odoroso di cambiamento.

Nota: il video sul tubo funziona, ma qui talvolta daà dei problemi. In tal caso cliccate qui per andare diretti su youtube a sentire. Oppure cercate la canzone, gli estremi li avete! ^__^

venerdì 11 aprile 2008

ipse dixit

"Non credo nelle facoltà universitarie, credo nelle facoltà di pensiero."

A. Bergonzoni
Ecco, io è da un po' che tento quantomeno di seguire bene questa branca.
Peccato sia la laurea più difficile...

giovedì 10 aprile 2008

noticilla alla precedente

Il Pc è sempre in riparazione.

Prognosi riservata.

Infatti se il problema non fosse legato al surriscaldamento (con poco affetto alle mie amate gatte che dormono sul pc acceso, inzeppandolo di peli... bleah!) ma all'ingresso dell'alimentatore, come temiamo, il caro Pc sarebbe destinato ad uno svuotamento d'emergenza delle memorie (riverserò tutto su hard disk esterno) in attesa di finanze per la nuova scrivania interattiva ove riportare il tutto...


Incrocio le dita.


A poi... ^___^ ciriciaooo!

giovedì 3 aprile 2008

dying breed

Non si parla nè di uomini nè di specie da salvare. Si parla del mio pc.

Razza in estinzione...

Lunedì infatti ha iniziato una convulsa sequenza di inserimento-disinserimento della carica della batteria, peccato la batteria in questione fosse sul comodino, staccata... quindi c'è stato un impressionante switch-off che sapeva molto di dyingbreath.

Ebbene: ci sono state varie novità, di cui al momento non parlerò, visto che il piccino necessita di cure, sperando bastino.

Altrimenti stillerò sangue sul cloth pregando il nobile Mu di ritemprarne la vita.

A un giorno.