martedì 29 aprile 2008

drinks

Pungente d'anice coinvolge l'olfatto.
Normalmente dello zucchero e del fuoco ne arrotondano il sapore mentre il ghiaccio ne dipana il gusto.
Fiammante come una tequila o un B-52 ti giunge innanzi e quando le ultime fiamme estinguono l'eccesso della sua forza afferri il fondo del bicchiere percependo il calore del vetro sovrastante lungo i polpastrelli e lo porti alla bocca.

Assenzio. Bevanda Fac-simile del più onirico e decadente nettare che a fine ottocento umettava le gole riarse dall'oppio di visionari e disperati, artisti e fuggiaschi... Allucinogeno allora, depauperato oggi dei più preziosi effluvi, servito a diluizione ed impoverimento.

Così, immaginifico di una decadenza di tempi andati, richiedo una purezza che basisce il più delle volte osti d'ogni risma: niente ghiaccio, né zucchero, né fuoco. Puro.
Essenza incisiva che aumenta in me la sensazione di condivisione d'intenti con ben più elevate sfere artistiche.
Effluvi più corposi e penetranti che già dalle nari risalgono il sangue. già al primo assaggio l'anice s'imprime bene per tutto il palato mentre acre e amaro nei retrogusti celati si fan largo nel retrobocca e l'alcool, più insistente del solito descrive bene al cerebro l'intera disposizione dei tubi fino alle pareti dello stomaco. Fiammata gelida che pervade e inebria. Sale rapida e poderosa spalanca a sensazioni piacevoli di rilassamento, predisposizione alla conversazione, al lasciarsi turbinare dalle atmosfere.
Intento a centellinare vasti sorsi d'ebbrezza lampo vago nella sala occasionale con occhi e sensi tutti in cerca di colori voci rumori volti e ogni possibile genere di sensazione che arricchisca l'attimo. Con e per questa predisposizione d'animo ricerco questa purezza nell'assenzio,per immaginarmi nel mio piccolo a sognare di possedere il mondo nelle sue forme meno accessibili alle persone comuni; nell'immaginarmi tra Baudelaire e Mallarmè e Gaugin e Cezanne e folli russi e fantasiosi italiani e nebbiosi inglesi in una minuscola miriad di razze ed idee contemplative a degustare scampoli d'oblio in cui scorgere nuovi immaginari.

Drink comune, ma bevuto con ammirazione di ciò che rappresenta. Trova sostanza e motivazione.

Assenzio liscio per me questa sera. Grazie.


Cradle of Filth, Nymphetamine;
5. Absinthe With Faust

Pour the emerald wine
Into crystal glasses
We will touch the divine
Through kisses catharsis

Let us pitch to the seven-year itch
Of the ultra-decadent
To a tainted world and the painted girls
That our fantasies spent

Tripping through boudoirs laced with opiate themes
Sipping the bizarre, tasting copious dreams
A toast to those most sacrilegious of days
Where for every whim won
One soon repays

We touched the stars
That now laugh from afar
At we, the damned
The damned
The damned
The damned

We have spent our time
Drenched in opulent splendour
But when midnight chimes
Will gilded souls surrender?

Let us drink on the giddying brink
Of pools of excrement
All manner of shit for the glamour and glitz
Mephistopheles lent

I remember the night as if it were engraved
A bright marble bridge stretched across the dark waves
To the shore from the moon and by her grace
Came that erudite stranger
That fucker

He was a predator, creditor cold
Our blood was shed on the yellowing scroll
And all that glittered was not gold
But we wanted everything
And for it all, lost our souls

Come my friend, to fate let's raise
Two finger shots at this our last soiree
For tomorrow I fear
Swoops all too deadly near
This precipitous weir to Hell's high gate

We touched the stars
That now laugh from afar
At we, the damned
The damned
The damned
The damned

He was a preditor, creditor, cold.
Our blood was shed on the yellowing scroll.
And all that glittered, was not gold.
But we wanted everything,
And for it all, lost our souls.

Our souls
For it all lost our souls
Our souls


NB: il video è un po' fortino... ed è un collage di altri videi

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Come amava scrivere Benito Jacovitti:" Dopo se famo 'na bira".

Poros ha detto...

Capire Battiato.

Anonimo ha detto...

Il mondo è così privo d'amore,
io disimparo ad odiare in fondo
se perdi il controllo non fai niente di male
io ricerco lo scontro
ma conosco la pace pensi a quello che farai
e a quello che smetterai di fare
la pioggia, le feste, il dottore,
l'alcohol, i discorsi, le moto degli altri,
l'acqua calda, il fumo, l'arrosto,
costruire una capanna, i massaggi,
la crisi, le associazioni, la suora,
il prete, gli sposi,
la marijuana fanno bene fanno male,
sto bene sto male fanno bene fanno male,
sto bene sto male
farsi domande a risposte che non avete affatto
fai una cosa poi non sai più se ci credi
poi tanto avere orologi sballati
o non averne affatto (strano, strano)
se non sbaglio stamattina
era il 1904 le sfide, l
e vacanze, lo stato, la frutta,
i soldi, mangiarsi le unghie
gli amici imborghesiti, sado-maso,
l'erba voglio, cibo giapponese,
i dischi, capire Battiato, film d'orrore,
le case chiuse fanno bene fanno male,
sto bene sto male (the song of nothing)
fanno bene fanno male, sto bene sto male
(the power of nothing) fanno bene fanno male,
sto bene sto male, infatti fa bene fa male
gli effetti speciali, la polizia,
travestirsi, la censura, l'oppio,
la religione, il lego,
l'assenzio fanno bene fanno male,
sto bene sto male (the song of nothing)
fanno bene fanno male, sto bene sto male
(the power of nothing)
fanno bene fanno male, sto bene sto male,
fa bene fa male,
fate male e state bene invece...
sto bene sto male

Anonimo ha detto...

..va bene uguale se mi intrippo di anice coi brigidini?
la samy

ni ha detto...

@ligeia: commento prevedibile... Grazie!!!!
facevo affidamento su te per questo^__^

Anonimo ha detto...

ormai lo lovvo *____*lui non lo sa ma siamo anime gemelle *____*

ni ha detto...

@ligeia: aspetto una foto con la tua recente pettinatura

ni ha detto...

@ligeia: aspetto una foto con la tua recente pettinatura