L'attuale presidente del consiglio è un genio. Del male, come molti. Un bastardo per una discreta fetta di italiani... ma bisogna ammettere che portarsi ad un dominio simile con un sorriso su quella faccia da c**o lui e con un sorriso simile noi mentre lo pigliamo in c**o, ci vuole abilità.
In questi giorni si discute dell'ennesima perla di genio del governo.
Siamo arrivati agli scontri violenti.
La prima cosa che ho pensato è stata " E ormai manca poco a ripetere Genova..." e quasi il conato di vomito si sparava sul muro invece di rimanere una punta d'acido fitta e schifosa.
Poi però sono toccate le interviste del PdC che ha asserito che la legge Gelmini di fresca approvazione non tocca le università. Frase che puzza di balla da imbonitore peggio che Mike Bongiorno.
Però una mezza verità, in questo sfacelo di pustole fecali icorose, l'ha detta (accidenti a lui!): "queste manifestazioni sono strumentalizzate".
Scusate tanto, ma è vero: Il periodo è comodo.
I partiti di sinistra han finito vacanze.
I partiti di sinistra han già definito gli accordi e firmato le leggi comode a tutti (loro).
Le scuole non sono a fine anno.
E' il periodo dell'autogestione...
"Novembre è il mese dell'occupazione" era una frase ritrita al Liceo.
Ora che sono all'università ascolto la tv e mi sembra di tornare in dietro di anni.
Perché novembre è un mese meno pericoloso di giugno o luglio o agosto...
Perché questo mio sproloquio???
Semplice! Perché la tanto contestata Gelmini non è che lo sbocco naturale di una strada intrapresa a Maggio dal governo neoinsediato. Ricordo ancora la chiusura di una puntata di Crozza Italia che denunciava il dirottamento dei fondi per la ricerca universitaria italiana nelle casse di Alitalia per tamponare il deficit della compagnia di bandiera. Si sapeva. Si poteva facilmente prevedere, dunque, che si sarebbe arrivati a un simile sputtanamento dell'università italiana. Sono anni che viene depauperata anche di valori magistrali...
che dire?
Per me era palese.
Come palese è che a Maggio non faceva voglia o comodo a chi doveva far partire l'insurrezione di creare scompiglio da subito. A maggio, quando ancora si doveva inventare un governo ombra per aumentarsi gli stipendi, quando ancora le leggi per salvare le politicanti chiappe andavano siglate, quando gli studenti erano sotto esami (e poi vacanze).
Insomma, Quel grandissimo maleficio che è merdolo ha detto una cosa vera: "è strumentalizzata" e questo tinge di un colore vermiglio vivido gli scontri di oggie quelli futuri.
Le coscienze non fanno più parte di quel mondo.
Un mondo che, lo dico per esperienza, è lo stesso delle rappresentanze studentesche attive universitarie.
Le feste le paga un partito, le elezioni pure.
Partito ordina gruppo universitario esegue. In un grande pot pourry escrementizio di cui la ricerca italiana (ed i suoi cervelli) viene lordata.
Se di tutte le balle subite e ingoiate, se dopo tutta la merda ingoiata, il nano arriva a dire la verità... Signori, Signore c'è di che preoccuparsi: l'Italia è divenuta a tutti gli effetti un posto di falsi autenticati. Un posto di merda.
giovedì 30 ottobre 2008
lunedì 27 ottobre 2008
difetti e soddisfazioni
Se c'è da preparare qualcosa, anche uno stupido scherzo, se lo faccio per qualcuno a cui tengo ci metto l'anima.
Di qui un difetto enorme: se sono concentrato tendo a eliminare toni dolci e a diventare suscettibile agli errori. Così mi incavolo come una mina se non riesco a far piegare dello scotch come vorrei o rispondo con tono sgarbato se mi viene tenuto male del cartone.
La cosa mortificante è che se va bene me ne accorgo poco dopo. Altre volte ho offeso persone senza neppure accorgermene.
Chi mi conosce e vuol bene tollera, ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa quando ho la sensazione d'aver trattato male immotivatamente.
La controparte però è che la dedizione aiuta anche nelle minchiate... e così vedere arrossire una neo dottoressa di fronte all'ennesimo scatolone misterioso, temendo sia quello il contenitore in cui verranno saldate le promesse, è una gioia notevole.
Sarò uno stupido perditempo, ma dedicare del tempo a un amico mi sembra sempre tempo ben investito.
Peraltro veder coronato un progetto (che magari ha previsto due settimane di lavorazione di cartapesta e cemento... ) rincara la sensazione d'appagamento.
Questo per giustificare e scusarmi. Passato recente o lontano conta poco, ma è giusto si sappia che non è voluto. Forse è anche accettabile così, almeno fin che nel mio essere sgarbato e nevrastenico riesco a ottenere di accendere un fuoco o cucinare per tante persone o improvvisarmi artista...
Sono sbagliato, non lo nego, ma nel mio essere sbagliato riesco a dare il massimo talvolta e questo innesca un dilemma.
"Houston?? Abbiamo un problema..."
Chi invece problemi ne ha avuti parecchi ma è riuscita ad lasciarseli alle spalle con tutto il suo pessimismo è la neodottoressa in questione. Forse la vera soddisfazione è stata vederla ottenere quello in cui non voleva credere nemmeno lei.
Perché riuscire ad attorniare persone molto legate a sé è una virtù preziosa che dimostra che per quanto si cerchi una maschera di bastarda non ci si può disfare di un ripieno cremoso.
Di qui un difetto enorme: se sono concentrato tendo a eliminare toni dolci e a diventare suscettibile agli errori. Così mi incavolo come una mina se non riesco a far piegare dello scotch come vorrei o rispondo con tono sgarbato se mi viene tenuto male del cartone.
La cosa mortificante è che se va bene me ne accorgo poco dopo. Altre volte ho offeso persone senza neppure accorgermene.
Chi mi conosce e vuol bene tollera, ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa quando ho la sensazione d'aver trattato male immotivatamente.
La controparte però è che la dedizione aiuta anche nelle minchiate... e così vedere arrossire una neo dottoressa di fronte all'ennesimo scatolone misterioso, temendo sia quello il contenitore in cui verranno saldate le promesse, è una gioia notevole.
Sarò uno stupido perditempo, ma dedicare del tempo a un amico mi sembra sempre tempo ben investito.
Peraltro veder coronato un progetto (che magari ha previsto due settimane di lavorazione di cartapesta e cemento... ) rincara la sensazione d'appagamento.
Questo per giustificare e scusarmi. Passato recente o lontano conta poco, ma è giusto si sappia che non è voluto. Forse è anche accettabile così, almeno fin che nel mio essere sgarbato e nevrastenico riesco a ottenere di accendere un fuoco o cucinare per tante persone o improvvisarmi artista...
Sono sbagliato, non lo nego, ma nel mio essere sbagliato riesco a dare il massimo talvolta e questo innesca un dilemma.
"Houston?? Abbiamo un problema..."
Chi invece problemi ne ha avuti parecchi ma è riuscita ad lasciarseli alle spalle con tutto il suo pessimismo è la neodottoressa in questione. Forse la vera soddisfazione è stata vederla ottenere quello in cui non voleva credere nemmeno lei.
Perché riuscire ad attorniare persone molto legate a sé è una virtù preziosa che dimostra che per quanto si cerchi una maschera di bastarda non ci si può disfare di un ripieno cremoso.
Time goes by
sono passati parecchi giorni, il blog non è aggiornato.
sono passati molti giorni, ed il tempo sembra fermato: nulla cambia, niente sembra progredito, mi sento sempre immobile nel mio stallo... vuoto sotto i piedi e sensazione di incombente precipitare...
Eppure sono successe tante cose, tante da non lasciarmi da rifiatare, tante da levarlo persino il fiato.
Così eccomi qui, con una nuova magia in arrivo che mi stravolgerà nuovamente e tanti momenti alle spalle. So di essermi arricchito in moltissimi modi. So di aver trovato nuovamente qualche entusiasmo.
Lo so. Perché so e sento che tutto questo è andato da qualche parte; è li che gira e si nasconde senza ancora saltar fuori. Ma c'è.
Eppure mi sembra di essere ancora a due settimane fa... o a settembre
Vorrei tanto avere un secondo me stesso ce possa restare a contemplare e godere e farsi perfondere d'ogni vissuto. Quando i giorni ti passano attorno e a stento te ne accorgi devi solo sperare di non perdere nella frenesia gli attimi preziosi.
Mi piace essere sovrimpegnato e teso nel dover gestire troppe cose: è una sfida entusiasmante. Ma sarebbe perfetto se le troppe cose andassero a una velocità che permette di apprezzare anche il durante della sfida... che a volte non ricordarsi di guardare le nuvole al mattino o le stelle rientrando a casa, annusando il vento di legna ardente, è perdere qualcosa di molto più importante del resto del giorno
sono passati molti giorni, ed il tempo sembra fermato: nulla cambia, niente sembra progredito, mi sento sempre immobile nel mio stallo... vuoto sotto i piedi e sensazione di incombente precipitare...
Eppure sono successe tante cose, tante da non lasciarmi da rifiatare, tante da levarlo persino il fiato.
Così eccomi qui, con una nuova magia in arrivo che mi stravolgerà nuovamente e tanti momenti alle spalle. So di essermi arricchito in moltissimi modi. So di aver trovato nuovamente qualche entusiasmo.
Lo so. Perché so e sento che tutto questo è andato da qualche parte; è li che gira e si nasconde senza ancora saltar fuori. Ma c'è.
Eppure mi sembra di essere ancora a due settimane fa... o a settembre
Vorrei tanto avere un secondo me stesso ce possa restare a contemplare e godere e farsi perfondere d'ogni vissuto. Quando i giorni ti passano attorno e a stento te ne accorgi devi solo sperare di non perdere nella frenesia gli attimi preziosi.
Mi piace essere sovrimpegnato e teso nel dover gestire troppe cose: è una sfida entusiasmante. Ma sarebbe perfetto se le troppe cose andassero a una velocità che permette di apprezzare anche il durante della sfida... che a volte non ricordarsi di guardare le nuvole al mattino o le stelle rientrando a casa, annusando il vento di legna ardente, è perdere qualcosa di molto più importante del resto del giorno
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domenica 12 ottobre 2008
pargoli
In generale, non amo i bambini. Con la loro fantasia, coi loro occhi, sembra riescano a vedere il mondo in modo più lineare e semplice di qualunque adulto... immacolati: spesso ancora intangibili dal senso di malvagità che l'homo sapiens sapiens ha una volta "maturo".
... sembrano capire più di quanto la norma preveda di fargli capire. Mi verrebbe da trattarli da pari, ma mi chiedo se capirebbero tutto; mi chiedo se capirebbero tutti, soprattutto.
... e così mi risultano ansiogeni: non so come pormi.
Questo i bambini in genere.
Altri, quelli spocchiosi e maleducati, fanno parte di un'altra categoria alla quale appartengono proporzionalmente anche i genitori. Ecco, per quelli il mio istinto prevederebbe una semplice cura.
applicazione singola sul pargolo; applicare 2 volte al dì per 15 gg negli adulti ^__^
... sembrano capire più di quanto la norma preveda di fargli capire. Mi verrebbe da trattarli da pari, ma mi chiedo se capirebbero tutto; mi chiedo se capirebbero tutti, soprattutto.
... e così mi risultano ansiogeni: non so come pormi.
Questo i bambini in genere.
Altri, quelli spocchiosi e maleducati, fanno parte di un'altra categoria alla quale appartengono proporzionalmente anche i genitori. Ecco, per quelli il mio istinto prevederebbe una semplice cura.
applicazione singola sul pargolo; applicare 2 volte al dì per 15 gg negli adulti ^__^
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venerdì 10 ottobre 2008
promemoria per una fine
A tutti, prima o poi, capita nella vita di chiudere una relazione. Ad alcuni è capitato, ad altri capiterà.
Tutti però si dovrebbe sempre tenere presente questo...
perché come detto nei giorni scorsi, un amore è bello viverlo... e dell'amore è prevista anche la fine a volte. Perdere il dolore, proprio ma soprattutto dell'altro, è una cosa fin troppo facile perché non ci rende conto dello strazio causato. Così anche da poter apprezzare l'amore che si è ricevuto.
Non solo, è propedeutico in chi viene lasciato poter vivere errori e incomprensioni, così da comprendere sulla propria pelle errori e dissidi, così da poter almeno tentare.
Tutte le spiegazioni possibili, date in quell'unico momento non saranno mai del tutto recepite o metabolizzate.
Bisognerebbe parlare. Prima dell'irreparabile possibilmente, ma anche dopo. Giusto per non cancellare con un colpo di egoistica spugna tutti sentimenti che univano.
Far sentire insignificante chi si sentiva amato è forse il peggior colpo da infliggere.
Andrebbe sempre tenuto a mente.
Tutti però si dovrebbe sempre tenere presente questo...
perché come detto nei giorni scorsi, un amore è bello viverlo... e dell'amore è prevista anche la fine a volte. Perdere il dolore, proprio ma soprattutto dell'altro, è una cosa fin troppo facile perché non ci rende conto dello strazio causato. Così anche da poter apprezzare l'amore che si è ricevuto.
Non solo, è propedeutico in chi viene lasciato poter vivere errori e incomprensioni, così da comprendere sulla propria pelle errori e dissidi, così da poter almeno tentare.
Tutte le spiegazioni possibili, date in quell'unico momento non saranno mai del tutto recepite o metabolizzate.
Bisognerebbe parlare. Prima dell'irreparabile possibilmente, ma anche dopo. Giusto per non cancellare con un colpo di egoistica spugna tutti sentimenti che univano.
Far sentire insignificante chi si sentiva amato è forse il peggior colpo da infliggere.
Andrebbe sempre tenuto a mente.
martedì 7 ottobre 2008
affettati
Uno dei film più belli ed introvabili che ci siano è secondo me "Caruso Paskowsky di padre polacco" di e con Francesco Nuti, autentico genio ormai uscito di scena.
In Caruso ci sono un sacco di perle memorabili e spunti di cui voglio parlare in questi giorni. Inizio con un frame hostato in quest'anno sul tubo da qualche anima pia.
Al pezzo si aggiunge un QUIZZONE, perché qui è tagliato il salume radicale: chi se lo ricorda????
Vi inviterei a ragionare anche sulla liberalità della coppa e sul mettere le salsicce tra i repubblicani.
Sì, la coppa è proprio liberale.
A voi ogni spunto da approfondire.
In Caruso ci sono un sacco di perle memorabili e spunti di cui voglio parlare in questi giorni. Inizio con un frame hostato in quest'anno sul tubo da qualche anima pia.
Al pezzo si aggiunge un QUIZZONE, perché qui è tagliato il salume radicale: chi se lo ricorda????
Vi inviterei a ragionare anche sulla liberalità della coppa e sul mettere le salsicce tra i repubblicani.
Sì, la coppa è proprio liberale.
A voi ogni spunto da approfondire.
lunedì 6 ottobre 2008
polemica minuscola
I congressi d'aggiornamento ed approfondimento sono sempre qualcosa d'interessante, perché offrono spunti di confronto e riflessione. Inoltre ci sono sempre tanti gadgets!!! (non sempre, spesso... U_U)
Purtroppo alcune volte sembra di esser lì solo per il gadget.
Ecco, alcuni congressi-convegni dovrebbero esser preparati come tali, altrimenti sarebbe più opportuno definirli seminari di ripasso.
M'immagino professionista pagante per una lezione accademica.
Vorrei altro, vorrei di più. Perché ripassare le basi e sentire quello che sui manuali è presente da anni, senza note pratiche e personali, con consigli e innovazioni e trucchi per uno studente è oro ma per un parigrado penso sarebbe deludente.
Mi mancano i relatori con le palle quadrate e innovative!!!!
Purtroppo alcune volte sembra di esser lì solo per il gadget.
Ecco, alcuni congressi-convegni dovrebbero esser preparati come tali, altrimenti sarebbe più opportuno definirli seminari di ripasso.
M'immagino professionista pagante per una lezione accademica.
Vorrei altro, vorrei di più. Perché ripassare le basi e sentire quello che sui manuali è presente da anni, senza note pratiche e personali, con consigli e innovazioni e trucchi per uno studente è oro ma per un parigrado penso sarebbe deludente.
Mi mancano i relatori con le palle quadrate e innovative!!!!
mercoledì 1 ottobre 2008
sopravvivo
Trascrivo stralci di una chattata per descrivere un concetto poiché stavolta ho trovato le parole!
Talvolta ci si sente chiedere cordialmente "Come va?". Spesso ho avuto la tentazione di rispondere con sincerità; talvolta l'ho fatto. "Sopravvivo". Alcune volte l'ho detto, ma non so quanto questo venga compreso.
Sopravvivere a volte è un concetto che esprimo sorridendo, per dissimulare eventuali imbarazzi che il concetto nella sua forma più veritiera potrebbe suscitare.
mi sento abbastanza in sintonia da poter dire che non me la passo bene senza dovermi sentire giudicato o frainteso
penso tu possa capire bene cosa si può intendere con "sopravvivo" senza pensare
che voglia suicidarmi
o che ci debba essere una causa precisa o definita e imminente
è una sensazione
tipo charlie brown
resti sveglio nel cuore di una notte a porti domande e con una sensazione strana addosso e senti una voce che ti dice
"ci vorrà più di una notte" e pensi
beh io intanto sopravvivo
poi andrà meglio
Sopravvivo reca in sé un'inquietudine di fondo a cui è difficile dare spiegazione. Ma è lì e si fa viva. Aleggia d'intorno e dentro. Sopravvivo è una condizione in cui non si lascia sopraffare da quello che si sente fuori posto. Manca allegria dentro, mancano entusiasmi e slanci. E' cattivo umore del tipo più uggioso. E' attesa e desiderio che vada meglio. Forse è un po' piangersi addosso, forse è più sensatamente una fase in cui si cerca di raccogliere le forze, trovare spiegazioni e di lì spiccare il volo.
Talvolta ci si sente chiedere cordialmente "Come va?". Spesso ho avuto la tentazione di rispondere con sincerità; talvolta l'ho fatto. "Sopravvivo". Alcune volte l'ho detto, ma non so quanto questo venga compreso.
Sopravvivere a volte è un concetto che esprimo sorridendo, per dissimulare eventuali imbarazzi che il concetto nella sua forma più veritiera potrebbe suscitare.
mi sento abbastanza in sintonia da poter dire che non me la passo bene senza dovermi sentire giudicato o frainteso
penso tu possa capire bene cosa si può intendere con "sopravvivo" senza pensare
che voglia suicidarmi
o che ci debba essere una causa precisa o definita e imminente
è una sensazione
tipo charlie brown
resti sveglio nel cuore di una notte a porti domande e con una sensazione strana addosso e senti una voce che ti dice
"ci vorrà più di una notte" e pensi
beh io intanto sopravvivo
poi andrà meglio
Sopravvivo reca in sé un'inquietudine di fondo a cui è difficile dare spiegazione. Ma è lì e si fa viva. Aleggia d'intorno e dentro. Sopravvivo è una condizione in cui non si lascia sopraffare da quello che si sente fuori posto. Manca allegria dentro, mancano entusiasmi e slanci. E' cattivo umore del tipo più uggioso. E' attesa e desiderio che vada meglio. Forse è un po' piangersi addosso, forse è più sensatamente una fase in cui si cerca di raccogliere le forze, trovare spiegazioni e di lì spiccare il volo.
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