giovedì 11 agosto 2011

stars

Ieri era San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti.
Secondo tradizione, si può esprimere un desiderio per ogni "stella" e questo si realizzerà.

(rights for the song and the singers of their own)


Ora, ho sempre creduto che se un desiderio lo esprimi intensamente e ci credi, questo prima o poi si vedrà concretizzato. Non so quanto conti davvero il fattore pezzo d'asteroide che s'incendia a contatto con l'atmosfera, ma a me è capitato più volte. Penso sia fondamentalmente una questione di dedizione: se il desiderio espresso è qualcosa di davvero realizzabile e qualcosa in cui si crede, saremo noi stessi a tentare di farlo avverare. Al più ci potrà essere una forma di magnetismo etereo che ci aumenterà un poco le possibilità di concretizzazione. Come dire, se perché un sogno si realizzi serve il 50% di fortuna, beh! magari la stella cadente ci dona quel 5-10 % in più che non guasta mai.


La cosa invece che più mi preme vagliare nasce da FaceBook, questa nuova trappola per vite, una frase di un Fb-friend: "stanotte proverò a vedere le stelle cadenti, chissà se riucscirò a vedere tante stelle quanti sono i miei desideri".
E' bellissimo avere dei desideri.
Ma leggendo quelle parole sono stato assalito dal dubbio: abbiamo davvero così tanto bisogno di traboccare di desideri?
Se il desiderio è la necessità di qualcosa, allora sperare di vedere stelle a sufficenza è sintomatico di mancanza di pressoché tutto. Possibile?
LA civiltà ci rende sempre più schiavi delle necessità ormai. Ma cosa è realmente necessario?
Ho sempre pensato non ci fosse limite al perfettibile ma che di fondo servisse poco per essere a posto: giusto la felicità. Di certo non si trova nelle necessità da stella cadente specie se se ne hanno tante. Trovo anche pretenzioso avere una lista di desideri quando già troverei meraviglioso se ne avverasse uno.
E' una deriva dei sogni questa ormai, dove probabilmente si sogna il 42" fullHD anziché delle ali per volare sui paesaggi ed inebriarsi di vento e paesaggi.

Stiamo a naso all'insù colmi di desideri senza focalizzarci su quanto di buono abbiamo già. Siamo in balia delle onde in direzione dell'isola di Mediocrità?

... ed io? quanto prossimo alla costa sono?

4 commenti:

Nccl Sclf ha detto...

Tu voli, figliolo.
Lascia stare.
Ma un dubbio mi sorge: se il desiderio fosse unico, e fosse appunto la tanto agognata "felicità", non pensi che servirebbero tanti altri micro-desideri per realizzarla?
Non pensi che per ottenere questo puzzle servano tanti piccoli tasselli e, per giunta, pure una giusta combinazione di incastri tra loro? Complicando il tutto a sua volta: non sarebbe ancora più opportuno ricercarla con qualcuno al proprio fianco (come tu stesso scrivi nei tuoi post pieni di "risposte")? E quindi, non è ancor più un puzzle per cui alcuni tasselli sono a faccia in giù e c'è addirittura il bisogno di una mano amica per aiutarci a realizzarlo? Se concordi con questo, tanto vale aver tanti desideri. Lottare per tutti con la stessa intensità, è difficile. Impossibile. Per cui si ritorna spesso a lottare per i soliti, dicendo di averne poi molti altri. Io, quando guardo le stelle cadenti, ultimamente mi chiedo piuttosto: "e se non mi viene in mente nulla da desiderare?" Nulla di quantificabile, almeno.

ni ha detto...

Volendo sì, infiniti tasselli. Ma siamo sicuri che la felicità sia il risultato finalòe del mosaico e non la malta, il collante?
Servono davvero tanti desideri per essere felici o è una problematica di prospettiva?

Nccl Sclf ha detto...

Se non hai desideri, se non hai stimoli a raggiungere qualcosa, se non hai voglia...che ti resta di diverso da un vegetale?

ni ha detto...

MI sa che non mi sono spiegato bene.
E' la pochezza del desiderio in sé e la necessità di avere tanti, tantissimi piccoli desiderucoli a perplimermi.
L'interrogativo era su quanto ci siamo scordati di avere sogni eccezionali (e quindi pochi ma grandiosi).

Il pallino poi sulla felicità era di risposta a te Nccl. Una semplice inversione di ruoli in cui non è necessario il coronamento dei desideri a render felici bensì è sufficiente la felicità per viver bene i progetti della vita o le necessità.

Spiegato meglio??