Ricordo ancorala prima volta che ci presentarono: primi giorni di medie, studio degli insiemi. Da allora ancora mi è chiaro il concetto di "esiste anche quello che non c'è".
Alla fine tutto si riduce a dei punti di vista.
Esempio: oggi che sento di aver fatto?? Beh, niente... Mentre invece di cose ne ho fatte un sacchissimo già in mezza giornata. A lavorare troppo spesso ci si scorda che si sta scoprendo ogni volta qualcosa di nuovo.
Dovrei farne anche io tesoro più spesso.
Un imprevisto, una cosa andata storta il saggio le chiama opportunità.
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