Da corriere.it, per rivedere le polemiche:
CRITICHE AL VATICANO - Critiche al Vaticano dal palco del mega evento sono giunte da uno dei tre conduttori del concerto organizzato dai sindacati, Andrea Rivera, che ha presentato l'anteprima del Concertone: «Il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo. Sono d'accordo, infatti la Chiesa non si è mai evoluta» ha detto Rivera alla folla di giovani della piazza. «Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana». «È giusto così», ha sottolineato Rivera , «assieme a Gesù Cristo non c'erano due malati di Sla, ma c'erano due ladroni».
ORGANIZZATORE CONTRO CONDUTTORE - Marco Godano, dell'organizzazione, non ha gradito del tutto l'ironia di Rivera: «È facile fare ironia a San Giovanni - spiega ai giornalisti - ma è questa ironia un po' banale e quasi inutile, sinceramente non la condivido. Diciamo che Benigni l'avrebbe fatto in un modo più elegante». Ribadendo che l'organizzazione dà massima libertà ai partecipanti al concerto, Godano spiega che «l'unico obbligo che ha chi sale sul palco è rispettare la par condicio».
CASO RIVERA - Sono tutti d'accordo i segretari di Cgil, Cisl e Uil nel condannare le dichiarazioni di Rivera. «Sono dichiarazioni molto stupide che non condivido - dice Luigi Angeletti della Uil - in un paese civile la libertà religiosa e della Chiesa è altrettanto importante della libertà politica e sindacale». Per Raffaele Bonanni della Cisl, «il concerto del primo maggio non è il luogo adatto per fare politica e fare divisioni. Ma è l'espressione più grande di tolleranza e di convivenza. Se Rivera si è fatto qualche bicchiere in più, fa bene a fare una doccia fredda». «Sono frasi del tutto inopportune, tanto più in una giornata come questa», ha detto Guglielmo Epifani della Cgil. In difesa di Rivera il radicale Cappato: «Un bravo ad Andrea Rivera, che ha ricordato il comportamento del Vaticano sui funerali negati a Welby».
02 maggio 2007
ROMA - Sono «terrorismo» i «vili attacchi» contro il Papa fatti durante il concerto del Primo Maggio ripreso in diretta Tv. Lo denuncia l'Osservatore Romano. «Anche questo è terrorismo - scrive il quotidiano d'Oltretevere riferendosi alle frasi dette dal palco da uno dei conduttori, Andrea Rivera, a proposito del comportamento della Chiesa sui funerali negati a Piergiorgio Welby-. È terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. È terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore, l'amore per la vita e l'amore per l'uomo. È vile e terroristico - stigmatizza ancora l'organo della Santa Sede - lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile. Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt'altro mestiere».
PADRE LOMBARDI - Ma successivamente il Vaticano interveniva nuovamente per smorzare i toni della polemica: «I commenti irrispettosi verso il Papa e la Chiesa durante il concerto del primo maggio sono stati evidentemente un atto irresponsabile. E’ giusto dirlo, e bene hanno fatto i responsabili sindacali a dissociarsene» spiegava padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede al Tg1. «Allo stesso tempo, come ci hanno ricordato autorevolmente in questi giorni sia il presidente Giorgio Napolitano sia il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone - proseguiva il portavoce vaticano - è bene che tutti ci diamo da fare per disinnescare le tensioni e per ricreare le condizioni per un dialogo sereno nella nostra società. In questo senso - concludeva padre Lombardi - è bene che quella che in realtà è stata una evidente sciocchezza non diventi una tragedia, e non sia occasione per un riaccendersi di sproporzionati conflitti».
RIVERA - Le frasi dell'Osservatore Romano giungevano nelle stesse ore in cui Rivera (guarda la scheda) si diceva in una nota «dispiaciuto» per le polemiche nate a causa delle sue affermazioni e in cui precisava di non aver voluto «offendere alcuna persona o religione». Al tempo stesso però precisava che le battute erano «concordate con gli autori del Primo maggio». Al Corriere.it dice anche: «Sono stato messo in croce per una battuta. Non mi hanno capito». E rivelava di aver ricevuto mail di insulti ( ■ ASCOLTA). Ma gli organizzatori davano una versione leggermente diversa a proposito del suo intervento dal palco. Quando c'è una diretta - è la posizione emersa dall'entourage degli autori del Primo Maggio - e a salire su un palco è un mattatore, gli autori di un programma mettono in conto eventuali interventi scomodi come quello fatto da Rivera. Insomma, si concorda la performance, ma poi il presentatore-mattatore di turno va a ruota libera, modella sul momento il copione. Impossibile, quindi, secondo gli autori, concordare ogni singola parola.
RESPONSABILITA' - «La Rai, e in particolare Raitre, non partecipando direttamente alla contrattualizzazione degli artisti e dei conduttori nè alla stesura dei testi e della scaletta del Concerto del Primo Maggio, non ha alcuna responsabilità su quanto accaduto ieri nel corso della manifestazione musicale di San Giovanni organizzata ogni anno da Cgil, Cisl e Uil per la Festa del Lavoro». Lo sottolinea Viale Mazzini in una nota, dopo le polemiche seguite alle dichiarazioni di Andrea Rivera sul Papa. «L'Azienda di viale Mazzini provvede esclusivamente alla messa in onda televisiva -attraverso Raitre - e radiofonica - attraverso Radio 2 - dell'evento. Del resto lo stesso Direttore di Raitre Paolo Ruffini già ieri, unitamente ai segretari confederali di CGIL, CISL e UIL - conclude la Rai - si era prontamente dissociato da quanto detto da Andrea Rivera».
03 maggio 2007
Mi piace molto questo ragionare di prelati e affini: esprimere il proprio pensiero è peccato, andare contro l'istituzione terrorismo.
Ad ogni mia bestemmia esplode una bomba in paradiso?? Faccio preoccupare il padreterno perchè mi vien giù il WorldParadiseCenter?
Mi sembrano fregnacce.
Non si può demonizzare persone solo perché esprimono liberamente un loro pensiero; a maggior ragione NON SI DOVREBBE demonizzarle quando espongono una realtà lampante. Che la chiesa pensi a vergognarsi per il caso Welby e quelli citati da Rivera prima di tentare di esporre al pubblico linciaggio personaggi scomodi.
Dal De Mauro Paravia online: "ter|ro|rì|smo
s.m.
1 AD metodo di lotta politica utilizzato da gruppi rivoluzionari o sovversivi che, considerando impossibile conseguire con mezzi legali i propri fini, tentano di destabilizzare o rovesciare l’assetto politico–sociale esistente con atti di violenza organizzata: t. di destra, di sinistra, t. islamico, t. basco, sconfiggere il t. internazionale
2 TS stor., in Francia, governo del Terrore adottato durante la rivoluzione
3 CO estens., regime di violenza istituito da un governo per conservare il potere
Polirematiche
terrorismo psicologico loc.s.m. CO metodo di intimidazione basato su una continua pressione psicologica finalizzata a influenzare i comportamenti e le opinioni delle persone.
Fin qui, quanto sostenuto dai clericali tornerebbe. Tuttavia l'arringare i credenti svolto dall'osservatore romano in poi è il medesimo atto.
La definirei "pari e patta". Ma non funziona così.
Pertanto adesso sembra che chiunque abbia il coraggio di schierarsi contro le aberrazioni del cattolicesimo, o persino di palesarle parlando, sia definibile terrorista.
A questo punto mi chiedo spontaneamente: Sono anche io un terrorista???
Il vecchio post sul pastore tedesco è, nel suo piccolo, una forma di terrorismo??
Chi descrive certe incoerenze con maestria satirica è accomunabile ad un terrorista??
Chi si pone delle ragionevoli domande, cui solo dogmaticamente sanno rispondere, è un terrorista??
Paradossalmente, se chiunque ponga o abbia mosso obiezioni sull'operato della chiesa è un terrorista, San Francesco era a capo di una cellula terroristica gigantesca.
Sono profondamente sdegnato per questo modus operandi. Preferirei i fatti a parole d'amore universale che vanno a contrapporsi a orazioni domenicali di ammonimento per i discordi e azioni peggiori (vd. Welby, gli embrioni, i pacs/dico).
Contando la considerazione in cui tengo la chiesa, temo avrò presto due alabardieri svizzeri a piantonarmi il portone. Poiché per loro, sono un terrorista
NO: NON CREDO LA CHIESA.
Seguendo il loro brillante ragionamento sono un terrorista. Orgogliosamente. Quel che è peggio, forse, è che in quest'ottica siamo tutti un po' terroristi.
La teoria più brillante del secolo; attendiamo nobel e beatificazione entro tre giorni lunari.
lunedì 7 maggio 2007
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13 commenti:
Non preoccuparti Nicola. Tanto tra sei-sette secoli, global warming permettendo, la chiesa chiederà scusa per questi ulteriori errori, ed il pontefice sarà perciò un eroe.
La verità è che la chiesa come organizzazione politica, economica e sociale si sta cagando sotto, perchè sa che il suo messaggio ortodosso è sempre meno propagandabile. Quindi ha creato un nemico, il RELATIVISMO, e si pone a difesa del modo contro di esso, sperando di fregarci tutti quanti. Ovviamente, relativismo significa anche libertà d'opinione.
Argomento spinoso: grazie Nicola per averlo introdotto. Allora: NO, IO NON CREDO NELLA CHIESA. E siamo in due, contando Scacchino direi in tre. Ci sono cose assurde e troppo obsolete nei loro dettami, e mi dispiace che il nostro paese, su certe cose, vada parecchio "per sentito dire". Un pò come certa gente sostiene certe idee politiche, solo perchè genitori o parenti sono tutti di quella parte politica allora ci si disinteressa di quel che veramente viene detto o "promesso" (anche se poi abbiamo visto che le promesse di dx o di sx sono solo fregnacce). A me piace documentarmi. A me piace sapere ciò di cui sto parlando. In questo caso ho seguito solo marginalmente la polemica post-1maggio. Perchè? Perchè siamo in Italia, perchè abbiamo un modo tutto nostro di polemizzare e di esprimere le nostre idee. E qui viene il punto: un'idea giusta, come poteva essere quella della critica sui funerali di Welby, resta ragionevole se espressa nel modo sbagliato? Secondo me no. Vale la regola del "passare dalla ragione al torto". Se scegli una piazza in festa come quella del concerto del primo maggio (dunque non -almeno in teoria- un palco politicizzato, un palco fazioso et similie) dove il pubblico vuole sentire buona musica (e lo fa nella maggior parte dei casi stando sotto il sole ore e ore per catturare un buon posto) senza contare un numero (sempre troppo alto a mio modo di vedere) di sbandieratori e urlatori di slogan, per me finisci nella suddetta fascia di persone. Cioè quelle che parlano di un argomento giusto nel momento o nel luogo sbagliato. Il tutto spesso è fatto ad hoc proprio per catturare un numero maggiore di consensi (la piazza è "rossa" e spesso anticlericale, la diretta tv amplifica il tutto e rende la polemica un polverone) ma siamo sicuri che una tale critica, fatta magari non dal primo barbutello in vena di scatenare gli animi, portata da un numero di persone più "organizzate", meno polemiche e più costruttive non avrebbe portato ad altri risultati rispetto al linciaggio?
@scacca: in effetti si sentiva un certo odore, ma credevo fosse falqui!
@ nicco: Muovi una serie di interrogativi meritevolissimi!!! Più che il bigottismo reazionario, più che i dettami di duemila anni or sono, credo semplicemente basterebbe adottare il buonsenso.
Questo per la chiesa.
Sul concerto: ho trovato giusto l'intervento su Welby, meno quello sull'evoluzione inesistente.
Il primo maggio a roma, a mia memoria, è sempre stato rosso; e vi si sono sempre fatte battute a sfondo politico_religioso. Mai piaciute, però talvolta erano cose anche pertinenti e decisamente importanti da ricordare.
Forse Rivera ha esagerato (non amo molto il suo stile neanche negli altri programmi), ma ha detto una sacrosanta verità comprovabile dai fatti: dittatori sanguinari si, credente in fin di vita scomunicato no.
Se poi la chiesa reagisce definendo qualunque espressione contro di loro terrorismo siamo messi bene.
Per una volta che si è fatta satira vera, dopo tanti anni, si è reagito come per Luttazzi e Guzzanti... prese le distanze, epurazione sdegnata.
Una frase simile credo avrebbe avuto ripercussioni simili anche in altri contesti!
Mi si perdonerà il commento fuori contesto, ma ho postato in youtubo un video che ti dovevo da tempo Nicola, e che risale a circa due mesetti fa.
Cerca Scacchino e dovresti trovarlo
E invece non paiono funzionare le tag...quindi ecco il link
http://www.youtube.com/watch?v=YN_jNEn2V2g
Premessa: grazie a dio sono atea.
Dunque, il caso Rivera è proprio una cosa all'italiana. La cosa che mi infastidisce di più è che è un periodo in cui tutti in Itlia buttano benzina sul fuoco. Mi da l'idea che si voglia ricreare un bel clima di tensione tipo quello del '77.
La cosa che mi infastidisce è che secondo me Rivera non ha affatto esagerato. Non mi pare proprio abbia "incendiato una folla". ha detto delle cose vere. Non mi pare abbia detto "razzo 16 il bVdello di Vs. madre" oppure "Andiamo a ammazà i preti e a mangià i bimbi".
Ma dove sta la laicità dello stato? Dove? Io me ne strafrego se c'ho il vaticano in casa, io non sono credente! razzo dica ciò che vuole, chi è credente lo segua ma non sfracassi i maroni a noi atei. E che cazzo. Scusasse l'infervoramento...Ma quando ce vo', ce vo'.
Sul caso Welby io però vorrei ricordare solo una cosa (lungi da me difendere la chiesa, eh): tecnicamente il suo è stato un suicido. la chiesa non può accettare i funerali religiosi di suicidi. Quello di Pinochet non è stato un suicidio. Poi che abbia mandato a morte migliaia di persone, è un altro paio di maniche. Ma non ha posto fine volontariamente alla sua vita.
E' Dio che è misericordioso, non la struttura terrena...
..l'unica cosa che ottengono così è che anche chi, come me, comunque crede, entri in uno stato di leggera inquietudine. Confesso, mi dá molto fastidio sentire un moccolone, ma garbatamente chiedo di evitare, mica stacco la lingua! Che cavolo, credo in Dio e tutto il cucuzzaro...eppure, eppure non amo minimamente sto tipo di Chiesa che dovrebbe rappresentarlo qui da noi...e secondo me anche Lui si è sfavato un po'. E non credo sia proprio l'ideale per, in caso, far avvicinare la gente alla fede. Quella è roba seria, intima, profonda...un si fa un credente (in generale, di qualsiasi religione) parlando a bischero. A questo punto credo di essere in una condizione di eresia!!..ma al fine, deh, mi basta vere un rapporto sano con quel signore lassù..alla fin fine devo ragionà con Lui, mica co' sti matti vestiti buffi!
Un argomento che secondo me non finirebbe mai è proprio religione/politica.
Io sono credente, e come dice Samy, credo in Dio e non nella chiesa.
La chiesa è fatta da uomini, gli uomini sono fatti di interessi e gli interessi portano, spesso, a sbagli e ingiustizie.
Se una persona non piace viene "esiliato"(Guzzanti e Luttazzi) oppure messo a bada (come Crozza per una semplice imitazione)
Manca l'ironia e la volontà di far girare nel verso giusto la faccenda, proprio perchè il potere che gira intorno al vaticano è incalcolabile e troppo importante.
Per me la vera chiesa è da tutt'altra parte.
Quindi mi dovrebbero bruciare sul rogo per la mia eresia... e seguendo il discorso fatto finora sono anche io una terrorista.
Stefy
Si però qualche mese fa un ragazzo suicida ha avuto i funerali in chiesa. Almeno la coerenza allora.
Va bene rispettare il dolore ma strumentalizzarlo è meschino.
Sai Sabry che quella del ragazzo suicida non la sapevo?
Bene, complimenti. Guarda, a questo punto non ho proprio più parole. Già ne avevo poche prima.
No, hai ragione: ad un certo punto era meglio la coerenza, no? Cioè, perchè uno si e l'altro no? Che tristezza. Che immensa tristezza.
Perchè in un caso siamo di fronte ad una affermazione politica esplicita, nell'altro no. In un caso era questione di pietà umana, nell'altro era una questione di potere. Mala tempora currunt.
il dramma è insito proprio nel "perché" sottolineato da scacchino.
C'è proprio un gran buio aggìro...
W LA BESTEMMIA. In perfetto "Sleepless Style!"
Orgoglioso di essere terrorista!
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