sabato 6 ottobre 2007

Domandona

Ispirato da una conversazione con [n] (nicco) sul suo blog, estendo a voi una domanda piuttosto stimolante


Come si specchia il vostro sè alla mattina???


Io ho risposto così:
Dipende dalla mattina.
Nel bene e nel male, sono ancora tra le entità più in fieri di quest'esistenza. Potrei essere ancor in fieri alla fine...
La sola cosa che si specchia è la serena determinazione a rinnovarsi ogni giorno di almeno un nuovo fascio di luce.


Insomma, che sia un sorriso ammirato, un disdicevole mezzo sguardo, un distogliere sprezzando, la mattina il mio sè guarda l'opportunità di un oggi in più: non v'è alba che non rechi con se un dono"... sia anche una nuvola o un paesaggio, un incontro o un sorriso incrociato.


la discussione è qui

8 commenti:

Anonimo ha detto...

...mi sa che il mio sé vero e proprio lo devo ancora trovare...quello che ad oggi si specchia la mattina, è un sé che unisce le esperienze e la sua "forma base". Un sé che si aspetta sempre qualcosa dal nuovo giorno, che scopre un po' di piú ogni volta le sue forze e le sue debolezze, un sé che ringrazia ogni giorno per la presenza di un altro sé, capace di illuminarti con un sorriso.
Il mio "me" invece, la mattina maledice le zampe di gallina.

Anonimo ha detto...

Ma il mio sé quale? Scacchino o Claudio? Di solito il primo si sveglia, si guarda nello specchio e sorride. L'altro ,per tutta risposta, gli sputa in un occhio e poi vede male dal destro per mezz'ora. ^___^

Stefania Tararà ha detto...

Ciao Ni, dopo tanto tempo ritorno a visitare questo blog, è sempre un piacere!

Il mio sè è lì, tutte le volte che mi guardo allo specchio, tutte le volte che mi ricordo di me.
Il mio sè si sta facendo forte e fiero e guarda ogni giorno come un nuovo inizio.

Baci
Stefy

plenilunjo ha detto...

cammini per strada e incroci sguardi che non si abbassano ma si ricambiano, e sei felice, ti spunta un sorriso che si specchia in quell'altro che non conosci ma che per qualche alchimia ti risulta familiare, e poi via di nuovo, ognuno seguendo il proprio filo, incontri di un istante per le strade di una grande città..

[non so dove altro scriverlo.. grazie per la citazione di Baricco, non la conoscevo.. una di quelle frasi che ti colpiscono perchè ti senti descritto intensamente.. (in che libro è? grazie..)]

ni ha detto...

Ciao Plenilunjo!!! Benvenuta!!!!

Hai colto un punto sostanziale: Grazie!
Intrecciare per anche un istante solamente altre esistenze è un dono di cui non dovremmo mai scordarci. Lo hai descritto perfettamente.

Sto cominciando a spulciare il tuo blog... ^__^ interessante...

La citazione è presa da "Questa storia". Vi troverai anche una descrizione dell'amore particolare e che a me è piaciuta assai. Poi fammi sapere, per favore!

plenilunjo ha detto...

grazie! lo cercherò, mi ha davvero colpito...
In realtà è raro che io commenti in altri blog, e che lo faccia non-anonimamente..
Ma leggendo mi sembrava di trovare un linguaggio conosciuto e familiare, ed era difficile non rispondere... Parole e modi di descrivere che riconosco...
Ai prossimi commenti incrociati!

ni ha detto...

penso, cara plenilunjo, che ci rileggeremo presto. Se accetti un parere, sappi che secondo me è un peccato tu sia così restia a condividere il tuo scrivere: io lo trovo molto toccante!

plenilunjo ha detto...

grazie dei complimenti, anche se, davvero senza falsa modestia, m'imbarazzano un poco...
comunque, il tuo parere l'ho ascoltato, e per questa volta ho lasciato più tracce, vedremo che ne verrà..
ora temo solo le aspettative..!