giovedì 25 ottobre 2007

Sfogo mattutino

Ci sono mattinate in cui le sensazioni che ci pervadono non sono descrivibili con chiarezza. Come questa settimana.
Un interrogativo fisso su di una commistione di emozioni note e potenzialmente devastanti. Possibile? Assurdo? Giusto?
... è una mescolanza di sorrisi e dubbi.
E intanto passano le mattine, con gli occhi sul mondo ed i pensieri che senza preavviso guardano altrove. Mattine in cui tutto si risolve con urlo silente che ti esplode nel petto, tra la gente, e riverbera in tonfi sordi e bassi per minuti che paiono giorni interi.
E' l'eco del tuono d'un temporale lontano: resti abbagliato dai rami d'un lampo distante mentre il tremore conseguente ti fa vibrare con forza.


Penso proprio di aver bisogno di un giorno senza pressioni e impegni per soffermarmi in un respiro profondo... gioia e timore.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Non esiste la domenica per questo? ;)

Ah, no...questa domenica c'è la gara. Partecipi, vero?

[n] http://nicco.megablog.it

plenilunjo ha detto...

Avere sufficiente tempo e spazio, per sè, non pressati dalla frenesia del giorno, per poter respirare senza fretta, per poter andare oltre i piccoli boccheggiamenti, e dissetarsi d'aria, riuscendone finalmente a riempire i polmoni...

Ma talvolta si riescono ad incontrare immagini e parole che penetrano in te, riconsegnandoti il tuo proprio tempo..

ni ha detto...

Ragazzi, a prescindere che non avrò un week end libero fino quasi a Natale!!! Inoltre... si Nicco, ci vediamo domenica!

La frenesia d'oggi è anche interiore: un placido fiume in piena.
Ho di fronete a me tutti sentieri che vorrei intraprendere e so che sarebbero le scelte felici. Eppure costa così tanto crescere e non piangersi più addosso...

inoltre tremo pensando ad ascoltare le vibrazioni del mio spirito sovrattivato da inattesi echi e risonanze che eran poi il vero oggetto del post.

Anonimo ha detto...

Da un po' per me ci sono mattine che ti svegli alle sei e mezza e prendi un treno per andare a tradurre Tacito. E guai a chi ride. :P

Anonimo ha detto...

Uh, a chi lo dici....Ho 4 giorni di trasferta a Livorno ad aspettare sta gente che viene vomitata fuori dalle navi per portarmela appresso a Firenze e Pisa...
Voglio anch'io dei giorni senza pressioni. Voglio decomprimermi. sto diventando un mostro. Odio tutto e tutti.
Argh, aiuto!!!

Anonimo ha detto...

"Eppure costa così tanto crescere e non piangersi più addosso..."

..come dire...benvenuto nel club!!! ;)
Da anziana posso dire che prendendo il coraggio di farlo, si tende poi a dirsi: dannazz! Com'è che non l'ho fatto prima?!
Evolvere costa, è vero. Credo peró che ci sia solo da guadagnare. ^_^

Anonimo ha detto...

a volte basta solo aprire gli occhi, prendersi due secondi per stiracchiarsi, battere la mano sul petto per svegliare il sole e intonare una flebile melodia.. non tutti i giorni siamo pronti a correre giù per le scale e tuffarci nel mondo con entusiasmo, a volte si ha l'impressione di affogare, a volte però l'acqua arriva solo alle ginocchia ma annaspiamo lo stesso... ci vuole coraggio anche per affrontare le cose più banali.. la vita ci aiuta in questo, da bambini abbiamo avuto coraggio quando da gattonare siamo passati a mettere un piede di fronte all'altro e nonostante le cadute, adesso sappiamo correre.. la paura è una corazza pesante, oscura la vista. Accendiamo gli altri sensi..

Fuma ha detto...

Capita, molte volte, di avere la sensazione che tutto sia più grande di te, che sfugga al tuo controllo. Uno, due respiri profondi finché non si ritorna all'unisono con il proprio se stesso e la piena coscienza delle nostre volontà e riprendere in mano la situazione. A volte anche un sonoro vaffanculo funziona alla grande.