Talvolta mi domando quanto impiegherebbe il mondo a scordarsi di me e se non l'abbia già fatto.
Di fatto, il mondo, non si accorge di nessuno.
Di nuovo a pensarmi nella condizione esistenziale più vera: solo.
Mi chiedo:" come mi sentirei se fossi davvero solo? Senza nessuno che possa sentire la mia mancanza..."
Sono fortemente attaccato a questa esistenza o piuttosto alle persone che mi congiungono ad essa??
David Gray "Please Forgive Me"
Please forgive me
If I act alittle strange
For I know not what I do.
Feels like lightning running through my veins
Everytime I look at you
Everytime I look at you
Help me out here
All my words are falling short
And there's so much I want to say
Want to tell you just how good it feels
When you look at me that way
When you look at me that way
Throw a stone and watch the ripples flow
Moving out across the bay
Like a stone I fall into your eyes
Deep into some mystery
Deep into that mystery
I got half a mind to scream out loud
I got half a mind to die
So I won't ever have to lose you girl
Won't ever have to say goodbye
I won't ever have to lie
Won't ever have to say goodbye
Yeah na na na na
Yeah na na na na
Please forgive me
If I act alittle strange
For I know not what I do
It's like my head is filled with lightning girl
Everytime I look at you
Everytime I look at you
Everytime I look at you
Everytime I look at you
chiarimento sorto in chat:
- ma dimenticare è forget, non forgive... forgive me è perdonami.......
io:
- premesso che davvero talvolta faccio confusione
in realtà
è che la sensazione della canzone
io l'associo ad una frase di jd in scrubs sulla solitudine
e adesso per me quella canzone suona la solitudine
--- Aggiungo qui:
come se il mondo scorresse in fastforward tutt'attorno lasciandomi fermo lì, a veder gli altri andar avanti... andar via... svanir lontano da me...
venerdì 18 aprile 2008
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4 commenti:
solo gli sciocchi sono attaccati alla vita per quello che essa stessa rappresenta, un susseguirsi di notte e giorno. Noi viviamo perchè abbiamo e siamo. Abbiamo amici, siamo l' universo di qualcuno, basta anche essere la pietra al collo di qualcuno. Soli non si è mai, ci si sente soli ma a volte la solitudine è una condizione necessaria per apprezzare quello che abbiamo intorno e per renderci conto che in verità non siamo soli. Della tua scomparsa si accorgeranno tutti quelli che hai addomesticato o che ti hanno addomesticato (^__^ qui parte il pezzo che mi farà recuperare le stupidaggini scritte finora ^___^)
cit:
“No”, disse il piccolo principe. “Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?”
“E’ una cosa da molto tempo dimenticata. Vuol dire creare dei legami...”
“Creare dei legami?”
“Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.
“Comincio a capire”, disse il piccolo principe. “C’è un fiore... credo che mi abbia addomesticato...”
...
Ma la volpe ritornò della sua idea:
“La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano...”
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
“Per favore... addomesticami”, disse.
“Volentieri”, rispose il piccolo principe, “ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose”.
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe. “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!”
“Che bisogna fare?” domandò il piccolo principe.
“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe. “In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino...”
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe. “Se tu vieni per esempio tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti!”.
“Che cos’è un rito?”(...)
“E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore.”(...)
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l’ora della partenza fu vicina:
“Ah!” disse la volpe, “...piangerò”.
“La colpa è tua”, disse il piccolo principe, “io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi...”
“E’ vero”, disse la volpe.
“Ma piangerai!” disse il piccolo principe.
“E’ certo”, disse la volpe.
“Ma allora che ci guadagni?”
“Ci guadagno”, disse la volpe, “il colore del grano”.
(Saint-Exupéry, 1943).
^___^
... e allora lasciaci pur qui a basire come adolescenti che per la prima volta vedon l'alba, come dinanzi a un sentimento...
Direi che il passo da te citato spiega benissimo la mia visione del "meglio soffrire x aver vissuto, che tirarsi indietro a priori per timore di star male"
Grazie.
(non hai scritto affatto cose insensate^__^)
(non hai scritto affatto cose insensate^__^)
allora è grave :-o
Bravo Ni. Anche io me lo chiedo.
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