sabato 15 novembre 2008

luccornie GIORNO II

Venerdì arriva il SOMMO Maestro Ortolani in fiera. Con l'incremento per l'aere dell'influsso ratmaniano giunge anche Amon-Rat.

Già dal mattino si principia piuttosto benino...
Giri da fare molti, come andare a prendere amici in stazione o far togliere il magnete antifurto a un maglia (trovando il negozio sprangato fino alle 9:30). Vertice di questo vortice mattutino l'acquisto di pane e affini, quando un TIR decide di imboccare la viuzza della panetteria rendendosi conto (l'autista, non il Tir... che mica si chiamava Goliath l'autoarticolato!) che l'arco che sotto cui stava per passare era così piccino che si sarebbe incastrato bene bene.
Cosa poi in qualche modo comunque successa, visto che si è intrapresa la manovra tra le più idiote mai viste: l'inversione a U in uno slargo "ad Y" grande in larghezza quanto un ducatofiat di quelli neanche troppo grandi.
Esco dal mio parcheggio poco prima che il TIR si incastri ben bene (suppongo tra V e W) e risalgo la corrente kilometrica di auto fermate dal Genio-autotrasportatori.

Non siamo a Lucca e questo è l'inizio giornata. Incautamente non fiutiamo nel vento quel non so che di biscotti secchi incombenti.

Giovedì ho già attinto alle riserve spesa (grazie anche alla cioccolateria lucchese in via Cenami) il venerdì sarà di giri autografi.
Fortunatamente ho l'abbonamento, così saltiamo parte della fila e siamo dentro in orari decenti.
Di tutti gli autori, solo al Vernacoliere c'è fila libera e disegno live. Ovunque è deposito albo col proprio nome. Secondo giorno di fiera e ho meno albi con me di quanti ne possedevo al giovedì mattina (trad: han fatto lasciare anche albi non comprati lì e portati da casa).

Il clou della giornata sarà gestire la folla per Leo Ortolani in un manipolo: il grosso dei rattofili (e intendo fisicamente, già che si parla di Fuma e Gionata) arriverà solo a giochi finiti.

Leo ha traumatizzato profondamente Lucca, è bene chiarirlo subito.
Infatti sperando ti tenerlo calmo gli hanno fatto fare la locandina, "speriamo per gratitudine non dica che farà disegni ad libitum" avranno pensato. Ci sono riusciti.

Per far capire cosa intendo ecco qua un sunto della mattinata:
ore 10 Donald era già andato a parlare con la protezione civile prima ancora che arrivassi. Ha saltato l'accordo, è vero, ma vista la cazziata che non vedevan l'ora di farci, ha fatto il suo e ha fatto bene.
Già alle undici, mentre cerco di spiegare al mitico Poggi che "se lorsignori si accontentano e non disturbiamo, noi, umilmente ed inginocchio (ancora mortificati), saremmo disponibili a dare una mano, qualora servisse" mi giunge alle spalle il direttore della security-staff del padiglione espositori di Lucca... Al grido di "mi ricordo di te" (gringo! ... dannazione queste comparse scordan sempre la battuta)
mi chiede "cosa abbiamo intenzione di fare?"... mi ricorda cosa non "deve assolutamente ripetersi" e che "tutto sotto controllo, abbiamo già allertato polizia e protezione civile"...
- "ah bene!" faccio io
- "quindi siete da soli come lo scorso anno"...
gelo...

..."al massimo vi mando alcuni ragazzi a collaborare".

Da qui inizia una girandola di sudori freddi che sfocerà verso le 12 in una serie di chiamate penso molto fastidiose per chi le ha dovute ricevere (PERDONOOO), volte a scoprire quanti disegni avrebbe vergato la Venerabile mano.
Sempre più veloce vorticando, alle 13 siamo Io (con benestare del Donaldo alle libagioni), San Poggi, il ragazzone dello staff-security, il direttore della protezione civile in una riunione semovente che fa la spola tra la panini e l'ambulanza (inquieeeeetanteeeeee).

Pongo all'attenzione vostra, ora, il dilettevole siparietto innescato tra staff e protezione civile:
per 20 minuti, dico VENTI minuti davvero, hanno continuato a urlare sommessamente uno nel mio orecchio destro e l'altro in quello sinistro che "Sono loro (l'altro) a cui dovete chiedere il nastro di segnalazione per far formare la fila"...
La cosa riguarderà poi anche Paguro e Anja. Sì, succederà anche dopo ancora più palesemente.

La cosa si risolve tra semi-moccoli, risate di circostanza, Anja che emerge da non si sa bene dove con metri di cavo di segnalazione strappato e rubato da qualche padiglione (so che per smontare poi il padiglione è bastato ci si appoggiasse un bambino), soluzione che ci era stata prospettata come Unico modo per avere del filo... e soprattutto con il capo security che manda uno dei suoi a prendere "Non chiedere mi raccomando, tu piglialo e portacelo" il nastro.


Signori, abbiamo il nastro!
In pochi minuti è tutto spiegato ed organizzato e siamo pronti ad affrontar la pugna.
Termopili ad estrazione quest'anno!
80 fortunati estratti su cento divisi in due tranche!

Pochi ma buoni ci facciamo onore: la fila è rispettata, non è intasata la fiera... La Cate, gentilissima, approfitta del non essere riconosciuta e viene a fare quattro chiacchiere coi piloncini umani.
Già, è questa la novità di Lucca C&G quest'anno: un piloncino non si può mettere; non si può avere una transenna; figurarsi un minipaletto reggi nastro di segnalazione!
I piloncini sono stati umani.
Oppure dei bidoni dell'immondizia.
Cosa questa che espone a fin troppo facile ilarità e scherno... accomunare utenti di una fiera a dei ricettacoli di rumenta è troppo facile.
Soprassedendo anche sulla logicità secondo cui un'asticella ingombra più di un bidone dell'immondizia o di me (che non sono proprio minuto), mi concentro sulle perle:
---> discussione delle ore 12:30 in protezione civile:
"Signorina, sono venuto a parlare per Ortolani, mi hanno detto che vi dovrebbero aver già allertato da mesi"
Ella: "Eh, guardi siamo incasinati, sa, c'è Ligabue che presenta un coso"
- "sì, signorina, ma del fumetto di Ligabue non mi interessa, sono venuto per accordarci su come dirigere la folle per Rat-man... ricorda?? i 300 e più in fila... le transenne...?"
Ella:" guardi siccome c'è Ligabue non credo perché insomma cioè c'é Ligabue..."
- "Mi sa che sta confondendo Fiera del fumetto e concerti... Ortolani, Rojo, Pacheko, Romita... mi sa che Liga sarà l'ultimo dei pensieri dei presenti oggi..."
Ella, ancora: "No ma perché sa c'è Ligabue noi dobbimao pensare a cioè quindi non so"
- "Ho capito. Buongiorno. Scusateeeeeeee!! Chi è il capo qui?"

>>> (è op. cit. pedissequa, Lo Giuro) <<<

---> Retroscena (perdono!): Leo ha un numero contato di tavole e non sa bene come barcamenarsi perché poi ci sarà una sua conferenza. La presidentessa, manager, complice e moglie, insomma, La Cate (perdono se sono uno spifferone!!!) suggerisce un 70-80 da fare in 2 ore (questo avviene in zona Parma; lo racconterà poi Caterina in fiera mentre scambia aneddoti e facezie con noi della SecuRATy). A me viene detto "mah 70 0 80" al telefono e, da bravo idiota, penso Il SOMMO Maestro è rapido andiamo sul generoso e dico a Poggi "80! Ne farà 80 senza problemi" (accidenti a me)...

Dopo il doveroso antefatto
arriviamo alla successione di accadimenti intitolata "amazing stories (in Lucca)"
---> Leo arriva leggermente in ritardo rispetto alle 14:30 dell'inizio previsto.
Leo disegna con gaudio e calma.
--->La nostra organizzazione esemplare non ha tenuto conto della prospettiva su cui contavo per mettere fretta al Venerabile TURBO. La fila è una L il cui lato corto finisce dal Venerabile; il resto si accumula a lato dello stand, invisibile dal tavolo del Maestro.
Insomma, Leo vede 5 o 6 persone di 40. E' solo la prima metà quando inizia a disegnare. L'altra che doveva arrivare dopo un'oretta inizia a comparire verso il disegno numero 7.

Rimandiamo via momentaneamente e pressiamo ilVenerabile.
---> Arriva dalla folla una (si, unA) cosplayer di SKROTOS. COstume fatto peraltro con dovizia di particolari e discreta resistenza, bravissima!
Peccato che, un simile omaggio non possa non farsi passare.
Dietro al tavolo, ella viene condotta.
Innanzi al Venerabile viene fatta ergere.
... da questo momento cominciano venti minuti di teatrino.
La cosplayer trema emozionata, ha i lucciconi e balbetta.
Leo trema, ha i lucciconi e balbetta. Quindi abbracci, incredulità, autografi su ogni pezzo dell'armatura un disegno al volo dettato dall'euforia e...
E poi, con gli occhi di bambino la domanda del Venerabile giunge sconcertante:"Posso provare l'armatura?"
Vedere Il SOMMO Maestro vestire i panni dell'opera che un anno fa mi aveva commosso mi lascia incredulo. Vederlo partire, dopo un susseguirsi di flash che neanche per una finale di champions, tutto bardato verso l'interno dello stand Panini a caccia di qualcuno mi ha fatto spanciare.
Insomma, un bambino al parco giochi.
Da notare la bravura dei 2 cosplayer quando al grido della folla "alza lo scudo", prontamente hanno sollevato la lancia!!!(sono serio! Impersonando Skrotos hanno impersonato magnificamente il personaggio!)

Per staccare Leo dal costume hanno dovuto far urlare in Panini "Hey! Ma non è Romita quello?" per far allontanare la giovane ancora esterrefatta.
Nota cosplay ultima: Lei aveva anche il muso di scimmia disegnato col trucco sotto l'elmo. Tanta tanta roba davvero.


---> Si torna ai disegni con un ritardo accumulato fantasmagorico. Iniziamo a scalpitare.
L'uomo Security mi ricorda che qualora Leo marcasse visita alla conferenza sarebbero Swanstucker amari per tutti.
Così in un frenetico scambio di domande e supposizioni chiediamo al Venerabile quanto margine desideri e riusciamo, con scambio di radioline e telefonate a far avvisare l'organizzazione ottenendo 20 minuti di supplementari.
(può non sembrare, ma è stata convulsa)

---> A Leo non bastano. Dobbiamo trascinarlo via, ma da uomo d'onore e marcata generosità (o semplicemente da collaboratori imparentati con negrieri ottimisti) promette di tornare dopo la conferenza a finire il lavoro.

---> mentre molti di noi chiudono la retroguardia rispondendo a domande brillanti tipo "ma quando torna?"
- "finita la conferenza!!"
d: "e quando finisce?"
- "Quando ha finito"
d: " e a che ora è qui?"
- " ma sei un fan?"
D: " sì"
- "allora verrai alla conferenza!?"
d: "sì"
- "bene, quando finisce puoi tornare qui e ti fa il disegno!"
d: "Allora quando devo venire qui?"
...
Mentre, dicevo, lottiamo come tigri contro l'imbecillità (e sogniamo uno scolapasta in testa una spada di legno e una talpa folle al fianco) Donnie scatta come una donnola aprendo la strada a Leo, quasi lasciato in dietro, e a tutti noi, lasciati decisamente in prossimità del Via.
Siamo a difesa della Regina stavolta. Compito forse ancor più di valore.
Così mentre La Cate insegue Leo che insegue Donnie, noi inseguiamo loro, cercando di non farli travolgere dalla folla fieristica.
E' in questo frangente che assieme ad Anja, per non rimanere intrappolati nella folla di Halloween, accelero tagliando la strada a un mostro, il quale sobbalza e urla per lo spavento (Dopo la BattlestarGalactica, concedetemelo, è la seconda soddisfazione di sempre).


Alla conferenza siamo pochini ma decisamente buoni. Leo è divertentissimo e spoilera le prossime 7-8 uscite della RMC (se darà il benestare le avrete rivelate).
Momento di vero gaudio sono le domande: il presentatore è anche addetto a portare il microfono a gelato, il solo ed unico in sala.
Peccato che ogni volta torni a sedersi. Così tra una mano alzata e la domanda c'è tempo di seccarsi due pacchetti di scrocchia zeppi come niente.
Non solo: l'acustica della sala fa rimbombare l'audio in uscita dalle casse. Il Venerabile chiede di fare le domande senza microfono. Lui almeno ora sente; noi continuiamo a non sentire altro che borgorigmi.

La mancanza del Sovrintendente Plazzus si sente dalla prima domanda:

... Suspance... fermento...
... "Possiamo fare una foto assieme?"

Io e pecoratto non abbiamo avuto il cuore di fare qualche domanda che partisse dal "perché non fai pià le storie semplici di un tempo? ^________________^" giungendo al
"Già ne La storia finita RMC 56, così come in molti degli episodi seguenti, hai raccontato sotto molteplici aspetti il rapporto col personaggio Rat-man. Ecco, ultimamente sembra divenuto più conflittuale e alterno, con picchi di gaudio e comprensione reciproca ed altri di forte dissidio. Com'è cambiato in questi dieci e più anni il rapporto tra autore e protagonista??? Com'è oggi il rapporto con Rat-man e come pensi proseguirà, anche a fronte del numero ultimo in edicola???" (Leo, doveva essere la mia domanda che prevedesse - una risposta breve - ^_^)
Eravamo surclassati in partenza.

La conferenza finisce in tutta fretta, perché vogliono chiudere la sala.
Mentre alcuni vanno a far scudo sotto al palco altri cercano di aprire il varco verso lo stand.
Manca Donald e si vede: siamo fermi dopo 5 metri che siamo usciti.
Sotto un porticato Leo si gode una pausa firmando albi e chiacchierando.

Torniamo allo stand con calma. Prendiamo anche il tempo di immortalare il Venerabile accanto al poster gigante delle Winx tra gente che guarda perplessa ( e commenta in modo deprecabile... sapessero chi è, forse farebbero ressa come i due che riconoscendolo mettono mano a un taccuino e al loro miglior sorriso).


Allo stand Leo non ha posto per disegnare: ci sono tutti quelli dell'albo di Ligabue, poco assediati a colpo d'occhio. ^__-
C'improvvisiamo anche mastri operai ed i due lunghi (pecoratto ed io) tiriamo giù due bancali su cui al volo viene avvitata una tavolozza di legno grezzo. Il Venerabile disegna lì e mantiene le sue promesse.
Dei vari che ancora attendevano un disegno, pochi si presentano. Va di lusso così agli astanti che hanno occasione di farsi autografare albi e scambiare qualche battuta con un Leo ormai stremato.

Il venerdì fieristico volge al termine.
I prodi della SecuRATy vanno a incontrare il resto di listaioli per andare alla prima cena modificata in corsa dalla spiata di un distratto (ora posso dirlo) che ha guardato sì i costi (non si sarebbe cenato con meno di 30 euro su per giù) ma ha dimenticato di vedere cosa davano per quella cifra. L'anno prossimo IO a mangiare -chianina alta tre dita, trionfi di cinta senese alla griglia, fior fiore di porcini freschi fritti in antipasto e poi adagiati tra un intreccio di spaghetti alla chitarra- ci vado per quella cifra!

Ci ritroviamo quasi tutti. Abbracci e feste e discorsi. Aperitivo sotto un tendone mentre sentiamo Cristina D'Avena cantarci un sottofondo piacevolissimo all'infantile cuore di noi tutti eterni mocciosi.
Quindi è la cena, prologo e controllo qualità di quello che sarà l'indomani.
Al Pettirosso Vindipendente mi son sempre trovato bene, spero anche chi ha subito le mie scelte culinarie. Approvazione al vino delle terre dei miei cosplayer di One Piece preferiti!
Ovviamente è tRATtoriata e non può andare tutto bene: il Fuma, si siede e con un colpo di labbro che SoloLui intruppa nel calice da degustazione mandandone in frammenti stelo (asta) e piattino.
Mentre io cercavo di sprofondare, la serata iniziava la sua conclusione.


Non sto a dare dettagli sulla cena o sul ritorno con tutto il plotone (tra cui Ancalagon che per non disturbare -sciocco!!! next time CHIAMA- ha fatto nottata alla stazione di Pisa, così da essere presto in fiera per il torneo).
Sappiate che quando, giunti a casa ci siam detti "beh, andiamo a ninne?" è iniziata la giornata.






DRIIIIIIIIIIIN!
DRIIIIIIIIIIIIIIIN!
DRIIIIIIIIIIIN!
(cell calzynico che trilla)
"Pronto?"
GiovaLaroccia (che era con noi a cena ma che per poter lavorare serenamente era partito prima tornando a casa sua, oltre Follonica): "ciaooo..."
-"Che succede?? coem va il viaggio tutto bene?? ... viaggiare con 'sto tempo!"

nota: era diluvio sia giovedì che venerdì.ho girato in fiera con un zaino con dentro un sacchetto con dentro un sacchetto in cui mettere i sacchetti degli acquisti e dopo 3 ore di fiera lo zaino esterno lasciava gocce sul primo sacchetto interno...

G: " Bene bene, viaggio tranquillo sono a Cecina eeeee..."

G: "indovina di chi è il banco posta che ho appena trovato sul mio sedile passeggero?"
G: " C'è scritto P**** FUMA****, lo conosci???"

- "n-o-n c-i c-r-e-d-o"


Sono seguiti tra sfottò e precipitevoli vestizioni e rimpianti e accidenti e, diciamolo, tante risate per come Amon-Rat ci vegli così da vicino.
Poi è seguita anche una volata in macchina alla ricerca del postamat perduto.

Rientro placido, con tanto di safety car della stradale, sorpassata a "passo d'uomo e un quarto" per evitare il colpo di sonno andando a 90 in rettilineo alle 3 del mattino con due giorni di fiera incarogniti alle spalle...

Giunti al fine al letto il venerdì fieristico era concluso. Eravamo solo a metà dell'avventura.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...con la tua descizione del venerdì così minuziosa,mi è sembrato di aver vissuto le RAt-avventure in prima persona!!bravo Ni!Ora aspetto il resoconto del sabato e domenica!Lady Pando