giovedì 15 ottobre 2009

quando Vivaldi compose le Quattro Stagioni non pensava certo alla pizza

Facebook è uno strumento divertente. Permette di gestire uno spazio note, una chat, una bacheca, una posta privata... Interazioni di massa.
Come spesso accade il contatto di massa può divenire sovraesposizione e questa, con le giuste attenzioni può diventare micidiale.

Grazie a una opzione che permette di condividere con chiunque ogni più microscopica idiozia pervada una qualunque delle teste costituenti la massa conosciuta ci si trova invasi da comunicazioni e video disparati. Seri e faceti, interessanti e scassarompini. Altre volte è peggio perché sono di politica estremista e superficiale...

Faccialibro è anche una ottima finestra in tempo reale sul mondo.

Ho assistito e tutt'ora sono basito alle alternanze di condivisione pareri meteo:
- Maggio, iniziano i primi caldi, arrivano le belle giornate e piovono masse anelanti il caldo e l'estate; simultaneamente si protesta perché è un po' che non piove.
- Luglio, del caldo chiunque non viva in ammollo ne han già tutti le tasche piene. Via dunque a maledizioni variegate contro il caldo, l'afa, la secchezza dei terreni e delle fauci. Sembra l'Italia desideri solo un bell'acquazzone.
- Inizi di Settembre, tradizionale libecciata, prime piogge e già c'è sdegno per "tutta questa acqua che cade"
- metà Ottobre, sono giunti i primi freschi. Tutt'altro che strano: è autunno e mentre le foglie ingialliscono e si tuffano sul terreno odoroso di pioggia il sole si spande nel cielo limpido senza però scaldare più come prima. Il fresco pungente annuncia l'inverno, l'odore dei comignoli fumanti.
L'Italia impazzisce, sconvolta da un freddo che ha stupito tutti. E' una corsa al termostato del termosifone. E' argomento sulla bocca di tutti nei negozietti, tra le vetrine. Tuttavia un domanda, mentre mi alzavo la cerniera del giubbotto e infilavo le mani in tasca, s'è fatta largo:"Ma perché sono tutti lì a protestare del freddo e a dire che devono accendere i termosifoni e che non han soldi quando continuano a girare con al più una felpina addosso?".

Davvero gente, perché stupirsi che faccia freddo quando è normale sia così o protestare del caldo quando il sole è tanto vicino?
Soprattutto possibile che debba venire rintontito dalle proteste di un mondo a maniche corte termostatato da condizionatori onnipresenti???

Le comunicazioni sono elettroniche, le interazioni e i servizi sono elettronici, adesso anche le temperature sono elettroniche.
Nessuno si ricorda più di cosa possa significare sedersi vicini, in cerchio con tanta lana sulla pelle ed un libro raccontato a voce alta a far sognare.

Non pretendo che il mondo apprezzi o se ne ricordi, ma non mi è per niente chiaro perché debba io farmi carico delle chiacchiere inutili e delle condivisioni superficiali di svogliati che non hanno la minima voglia di mettersi un maglione e godersi la stagione che più ricorda il bello della vita nel suo rinnovarsi continuo.

Amici! Basta coprirsi perché il freddo passi!! Ricordatevene e ricordatelo!



Vado ad annusare la sera.

2 commenti:

Poros ha detto...

Causa il week-end aretino, non mi ero accorto che abbiamo, nello stesso giorno, scritto di stessi argomenti! Proprio vero, le grandi menti pensano in maniera simile... ;-P

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu