lunedì 10 settembre 2012

crossroads

Avrei voluto intitolarlo "strade" questo post, ma la fonetica britannica ed il concetto di crocevia mi hanno affascinato oltremodo, come un adolescente dinanzi al primo seno nudo da baciare.

Ho dubitato moltissime volte delle scelte fatte e delle strade intraprese. Superfluo enumerare le volte in cui poi ho smarrito la via maestra.
Ma certe occasioni mi fanno ringalluzzire e sperare che non tutto sia poi sbagliato completamente. Sì, persino io certi giorni intravedo qualche luce positiva.

Nei tirocini veterinari ho occasione di confrontarmi costantemente con quanto ho fatto sin'ora. Il piacere di giungere alle diagnosi giuste, la voglia di rivalsa per tutto quello che c'è sempre ancora da sapere, considerare valutare... sono, spero, indicatori che non è del tutto sbagliato.

... il parametro della pienezza che attribuisco al bicchiere sta nella voglia e forza di tornare da 12 ore di lavoro e avere ancora voglia di studiare ed indagare per venire a capo di qualcosa di insoluto, di aprire libri e libri per dipanare anche solo un dubbio parziale. Dopo giornate simili non è tutta uggiosa l'aria che inspiro.

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