Esiste eccome.
Escludendo però a priori i malati di gelosia, credo rimangano le persone qualunque coi loro timori ed i loro pensieri. Per questi, forse, la gelosia non é altro che una questione di fiducia e comprensione; fino a quanto si é sicuri del proprio partner??
Spesso dipende dalle esperienze passate, altre da quanto ci si senta amati e rispettati.
Sia chiaro, questo non esclude che l'altro possa in realtà fare ben altro, illudendoci e raggirandoci, ma fin che ci si sente sicuri del legame il senso di pericolo e la gelosia, quindi, sono al minimo.
Non trascurarmi, non allontanarti nella folla, nei momenti in cui potremmo star tra noi... fammi sentire bramato. Poi, fai pure ciò che vuoi, avrai la mia fiducia e potrai anche approfittartene.
Puoi anche trombare chi vuoi, quanto vuoi; puoi anche dirmelo. Ma fammi sentire il primo, quello che scopi come nessun'altro e sarò soggiogato.
Questa descrizione iperbolica mi sembra chiarificatrice del potere possibile di chi riceve fiducia e di come secondo sia possibile ottenerla. Più che una concessione la interpreto come la spiegazione per chi ama persone fin troppo libertine: alcuni le amano proprio perché è questa la loro indole.
Sostanzialmente se si vuole che una persona sia meno gelosa basta non fargli percepire il crearsi di una distanza.
Non potrei mai vincolare o preoccuparmi di chi vede soltanto me, ma se mi accorgessi che il partner sta distogliendo lo sguardo?
Come dissi tempo fa, resto convinto, in amore, del concetto di hanata dake mitsumeteru.
sabato 28 luglio 2007
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