lunedì 24 settembre 2007

proud and experienced

Se fosse giusto essere orgogliosi di qualcosa, sarebbe più giusto esserlo del punto d'arrivo o dell'iter esperienziale con cui vi si è giunti???

Impiegare una vita per compiere anche un viaggio modesto ma con esperienze ricche e varie che permettano di navigare d'altura, in mare aperto, fra flutti oceanici é un viaggio valido forse persino più che arrivare più lontani ma navigando lungo costa, riparati, di porto in porto...

Nella vita, accumulare lezioni ed esperienze formative che arricchiscano l'individuo é il miglior percorso che si possa augurare, quello di cui andar più fieri come individui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La mia labile memoria non ricorda chi fosse il saggio uomo che disse:" Cultura è ciò che resta dopo aver dimenticato". In qualche modo qui dentro c'è tutto quello che dici tu.

Il Biondo ha detto...

Abbiamo lasciato la terra e ci siamo imbarcati sulla nave. Abbiamo tagliato i ponti alle nostre spalle - e non è tutto! Guardati innanzi! Ai tuoi fianchi c'è l'oceano: è vero non sempre muggisce, talvolta la sua distesa è come seta e oro e trasognamento della bontà. Ma verranno momenti in cui saprai che è infinito e che non c'è niente di più spaventevole dell'infinito

ni ha detto...

L'infinito terrorizza, ma quantè grandioso e di pochi solcarlo!!

Piccola nota: viaggiare in alto mare non necessariamente prevede tagliare i ponti alle spalle. Ricordarsi come ci si è giunti, segnarsi la rotta seguita e ricordarla é fondamentale. E' fondamentale anche essergli grati, perché nel bene e nel male se si è arrivati lì è solo merito di tutto quanto abbiamo attraversato prima. IMHO ovviamente!


Il tutto, ovviamente, apre e chiude con un tacito ma sentito Grazie Marco! ( e anche scacchino, eh!)