lunedì 3 settembre 2007

il mondo senza te

(video in antitesi)

insegne come colori sbiaditi, paesaggi, dal finestrino notturno, di città che sarebbero candelabri di mondo risultan stoppini consunti. Obblighi, routines: dune e dossi per cui errare... Non si odono echi per dune d'Akras. Lampioni e creature restan uguali, sono gli occhi a mutare

è attraversare un vicolo tinto dai lampioni, commuoversi e non avere da condividere un'emozione
è passare da via del boschetto e incantarsi per te e non poter più telefonarti per donarti lo stupore di bambino
è impugnare il cellulare e doverlo far cadere perché non si può più
è cercarti tra i mobili, nelle stanze, tra profumi e sogni, in movimenti, suoni, gesti... è vuoto ovunque anche se vivi appieno la vita
è doversi confrontare ogni istante con la tua assenza: tutto quello che hai insegnato e che ho imparato a vedere mi ricorda di te
vivere la vita con qualcuno e non avere più quel qualcuno è confrontarsi continuamente con un baratro che ti ha strappato parte del sentiero

Com'è il mondo senza te? E' la solita storia, senza però quel frammento d'anima per Viverlo

Chiarimento:

Il post sembra, ed é, rivolto in primis alla persona che mi ha fatto sentire distintamente dove sia ubicata la mia anima.

Tuttavia voleva essere una sensazione estesa verso chi abbia mai perso qualcuno con cui ha diviso vita e sentimenti...

Dedicato insomma a chiunque abbia perso qualcuno

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Essersi persi. Essersi voluti perdere. Essersi cacciati. Essersi trattati a male parole. Essersi ripensati, poi. Nel buio di una stanza come nella luce di una giornata felice per tutti tranne che per noi. Quando un sorriso ti viene tirato su con un amo affilato che i tuoi amici ti tendono sulle estremità delle labbra. E poi ricade giù, vuoto come un burattino di pezza senz'anima. Non c'è più un fuoco ad incendiarlo. Solo lacrime che spengono ogni emozione di gioia. Una pioggia di cristalli che bruciano sulla pelle, perchè quella pelle non ha più il contatto candido e delicato del suo esserti vicina. Del suo stringerti senza ferirti. Del suo ferirti soprattutto senza stringerti. Più o meno come succede con un pettirosso, nel petto un cuore che pulsa, che ti si posa sulla mano: vorresti tenerlo sempre con te, ma dura tutto un attimo. Perchè se stringi troppo lo soffochi. Se stringi poco lo farai volare via.

[n] http://nicco.megablog.it

ni ha detto...

grazie Nicco.

Grazie dal profondo per queste splendide parole.