sabato 8 marzo 2008

revoluciòn

Intanto è passato anche Sanremo.

Rassegna musicale di pop dalle intenzioni reazionarie che odora di confetto falqui più di qualunque anziano nella nostra memoria. Visto quasi interamente forse una sola volta in vita mia, episodio cupo della mia esistenza, scusate.
Tuttavia resto sempre curioso di alcuni momenti o passaggi o artisti.
Poros ha già espresso benissimo la genialità degli EELST alla conduzione del dopofestival.

Io allora mi permetterò qualche digressione di quello che ho voluto, a ragione, cercare di vedere o reperire.
Grazie al tubo mi è stato possibile.

Qui oggi vi linko Frankie Hi-Nrg Mc, con la sua canzone Rivoluzione.



Il testo non è dei più belli o arrabbiati del rapper torinese, capace di affilare le parole molto più di così (infatti ancora mi chiedo come potessero dargli spazio a sanscemo... Facile: paletti). Però rimane un testo efficace che, dopo più ascolti offre spunti sul finale, di come ci si affidi troppo alle scatole, di come tramite quelle scatole i voltagabbana facciano politica e proseliti agghiaccianti.

Nota positiva dell'esibizione è stato l'omaggio, prima musicale e poi ceffone verbale, a Faber.
Solo per le risposte a Fede e Mughini meritava un premio speciale.

Per chi volesse approfondire la canzone consiglio la RadioEdit o il video che danno ora in tv: features Ruggeri e Roy Paci. Vi assicuro che la tromba solista di Roy vale il doppio di tutti gli ottoni sanremesi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo scaccapensiero sul festival di Sanremo è riassunto da questo intervento di Johnny Palomba: http://canali.kataweb.it/kataweb-tempicupi/2008/03/03/tempi-cupi-saremo-saremo/

Anonimo ha detto...

Se posso, IMHO, vorrei dire che nonostante il motivetto orecchiabile la canzone è poca roba. Specie nella versione con Cristicchi (che non sapeva neanche le parole). Concordo però sul fatto che abbia un minimo tirato fuori le palle nel rispondere alle critiche mosse da chi, tra l'altro, lo aveva votato con un 8 o un 9 per poi dire che la canzone non valeva. Ipocrisia.

La vera perla della manifestazione, l'unico vero motivo per guardare almeno una parte dello stesso, è stata però l'interpretazione di "Il solito sesso" del trio Gazzè-Turci-Rei. Imperdibile.

[n] http://nicco.megablog.it

ni ha detto...

eh...
condivido!!!
Infatti bastava aspettare martedì perchè potessi scoprirlo.

ih ih ih^_^