lunedì 23 giugno 2008

grandezza

La cosa più genyale dei veri grandi, secondo me, è la leggerezza con cui sanno esserlo. Essere superlativi senza sforzo alcuno per esserlo. Essere; e basta.

Voglio dire, prendiamo Emily Dickinson: le ultime parole prima di spirare sono state "si sta alzando la nebbia...".
Grandiosa, superba. E' stata poesia anche alla fine. Non credo in quei momenti si pensi al modo più adatto di dire le cose, si dicono soltanto. Lei nel modo più naturale di sè ha parlato così. Per ragionamento sillogistico penso si potrebbe affermare che la sua natura era poesia stessa.

Ecco, io credo che alcune persone abbiano questo fattore naturale a renderle grandi. Sì, naturalmente grandi.



ps: altro esempio???
Prendete Bergonzoni. Lui non si inventa giocoliere di lessico e pensiero, lo è. Il suo essere è essere su quel piano d'esistenza, sul piano dei grandi.

3 commenti:

Poros ha detto...

Ti segnalo questo post-vignetta:

http://www.canemucca.com/index.php/2008/06/22/prima-parcheggiare-poi-gino/

C'è un bel pezzo su chi riesce senza fatica, ma anche su chi invece sputa sangue e se ne frega... (comunque l'intero blog che lo contiene è da visitare).

Anonimo ha detto...

Bergonzoni mi ha rubato una battuta. Il bello è che è quasi vero :). La battuta su "compasso e compassione" che feci un tempo nella "Saga del Socratico".

Lo so, sono una noiosa palla al cazzo autoincensatoria.

ni ha detto...

no, sei un grande^_^