Cascina, città del teatro, l'altra metà del metarock... Ad immaginarselo non si direbbe mai che un'assembramento di cemento grezzo possa invece essere un teatro funzionale e costruito discretamente bene con acustica e visuale validissimi.
Nel parcheggio è ressa selvaggia, come normalmente si avrebbe per concerti di richiamo; Luttazzi supera anche quelli: sembra manchino solo i tornelli e sarebbe "pigiapigia" da stadio.
La versione aggiornata del Barracuda morde, molto. Due ore ininterrote di monologo.
Prima parte di satira più "leggera" dove si spazia tra religione, sesso, costume; battute incastrate e costruite benissimo con richiami insospettabili e tempi comici di ogni tipo. La media stimata da Luttazzi nelle interviste rilasciate e nelle recensioni riguardo al "quanto si ride" è di "circa una battuta ogni dieci secondi". In effetti la prima ora mantiene la promessa: la pancia ha una tensione praticamente costante così come le guance.
Purtroppo una serie tanto serrata non regala la possibilità di godersi appieno tutte le gag e le battute che prese singolarmente saprebbero certamente regalare qualche risata più fragorosa.
...ma non c'è tempo: inizi a piangere per una che già ne arriva un'altra.
Poi Daniele chiude il libro rosso e apre quello blu, seconda parte. Inizia ora a emergere il Luttazzi della cacciata RAI, l'uomo, uno dei pochissimi in Italia col Cardinali, a fare satira; non comicità, satira .
Sbrana il barracuda, sbatte la preda annichilendola, strappandone brandelli che si spargono ovunque... Non si ride più tanto, sono battute che riguardano la situazione del paese in cui viviamo ed è una situazione agghiacciante... non si capisce più bene chi sia la preda; forse noi, le privilegiate menti dell'auditorio che Luttazzi cerca di toccare quel tanto che basta a farle uscire con la bile in fermento.
Ne ha per tutti, Daniele Luttazzi. Dal riproporre il Dàlemma, ricordandoci che la missione in cui ora sono i nostri soldati in IRAQ non è più ONU ma è passata alla NATO: supporto agli americani insomma così come per Kosovo e altre guerre più vecchie... Così come la CIA dopo aver fatto fiorire il mercato d'oppio in Afghanistan importando le pianti lì dal sudAmerica ora fa guerra a quello che prima era il suo alleato... Così come le leggi che prevedono che in caso di divorzio il marito debba passare gli alimenti alla ex moglie fin che questa dovesse risposarsi, salvo poi dover riprendere a passarglieli qualora ella divorziasse anche dal secondo... Così come il pericolo incombente della guerra contro l'IRAN per la quale i generali americani si dimetterebbero in blocco casomai dovesse giungergli l'ordine d'attacco oltre il confine... Così come la vittoria di Luttazzi contro le denunce mossegli da Berlusconi: Luttazzi diceva il vero, così come Travaglio... eppure nessuno ne ha parlato...
Uno spettacolo eccellente gente, che fa capire quanto sia marcio il mondo italiano attualmente e di quanto poco ci si debba fidare della televisione.
Se doveste aver occasione, andateci. Forse definirlo "bello" è improprio, però vi garantisco che è uno spettacolo che "TOCCA" non in senso ambiguo nè in senso affettuoso; come un pugno. Ma è un pugno che desta dal torpore.
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4 commenti:
A suo tempo ho visto "Bollito misto con mostarda". Luttazzi è bravissimo, anche solo a fare spettacolo.
decisamente si. Anche nella sola prima parte ha dato prova di grandissima abilità con un piccolo pezzo sulla mimica veramente da sganasciarsi.
Bravo Luttazzi, davvero. Satyricon mi piaceva come molte delle sue pubblicazioni, quando ancora non faceva satira solo sulla politica...secondo me è stata una scelta sbagliata quella di concentrarsi su quello. Il paese (Destra come Sinistra) va a rotoli, e va bene scherzarci su. Sdrammatizzare. Ma focalizzarsi sempre su questi argomenti, che escono per di più da ogni sorta di media, alla fine è un pò stancante no?
[n]http://nicco.megablog.it
guarda, nicco, durante lo spettacolo la politica è stata neanche un quinto. Ne ha avuto per tutti, a tutto tondo... con tanto di nomi e cognomi, con la responsabilità di chi e cosa tirava in mezzo.
passa sul blog di luttazzi a legger recensioni scritte molto più esaustivamente della mia, capirai meglio... il mio era un'esaltazione ancora sull'onda dello spettacolo
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