giovedì 4 giugno 2009

Capire

per quanto assurdo, a volte capire chi conti davvero, cosa sia importante, suscita scompiglio e dolore.


Ora ondeggio stranito e con un peso nel petto. L'onda che mi culla è ben definita: si tratta della strana consapevolezza della direzione in cui tendere la mano trovandosi però, ripetitivamente, senza sincronia nel protendersi vicendevolmente.
Disarmante vivere con l'isola ben visibile e la corrente che riporta al punto di partenza.

Sembra facile abbandonare il progetto, ma proprio l'ostinazione e la fiducia in quanto si crede può produrre la differenza.


... nuoto.

1 commento:

Omar ha detto...

Mai mollare se ci si crede col cuore...