giovedì 25 giugno 2009

nei piedi di ognuno

Dopo la dipartita della Fawcett, è toccato a un altro divo americano. La morte di Micheal Jackson non è una cosa banale. Ne ha attraversate tante nella sua vita. Vette indicibili e crepaci clamorosi.

Di sicuro la morte del "King of pop" è un duro colpo per chiunque abbia mai provato a ballare negli ultimi trent'anni. I passi inventati da Jackson, così come le sue intuizioni per video e concerti rappresentano ancora l'eccezionale.
La prima visione di Thriller, il moonwalking l'inclinazione dei ballerini in Smooth criminal

credo tutti abbiano negli occhi quanto qui sotto

Ebbene credo sia giusto ricordare la grandezza di un artista che ha saputo marcare i suoi passi in bassorilievo negli occhi di chiunque lo abbia mai guardato.


Del Jackson uomo invece non ho molta voglia di approfondire, soprattutto perché ho una mia visione, del tutto personale.
Non riuscirò mai a vederlo diversamente da un adulto che mai è voluto crescere... un eterno bambino, costretto a rimanere tale da bui della sua infanzia che mai sapremo ma tanto grandi da minarne la personalità.

Inoltre alle aspre critiche degli ultimi tempi si dovrebbe porre a contrasto le grandi opere umanitarie in Africa e nel resto del mondo...
Ed io sono qui solo per un commiato.

Dopo il sorriso dell'america anni '70 se ne sono andati i piedi più Pop che abbia mai visto. Buon volo!

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