Olimpiadi chiuse. Faccio i conti della lavandaia:
Medagliere olimpico italiano.
Totale: 28 medaglie (8 ori, 10 argenti, 10 bronzi)
Però se andiamo nello specifico salta all'occhio una cosa importante, infatti delle 28 medaglie abbiamo:
1 oro spada maschile individuale (Tagliariol)
1 oro fioretto femminile individuale (Vezzali)
1 oro tiro a volo skeet (Cainero)
1 oro judo femminile 57 kg (Quintavalle)
1 oro lotta greco-romana 84 kg (Minguzzi)
1 oro pugilato supermassimi +91 kg (Cammarelle)
1 argento tiro con l'arco a squadre (Di Buò, Galiazzo, Nespoli)
1 argento tiro a volo trap (Pellielo)
1 argento tiro a volo double trap (D'Aniello)
1 argento pugilato 91 kg (Russo)
1 bronzo fioretto femminile individuale (Granbassi)
1 bronzo fioretto maschile individuale (Sanzo)
1 bronzo spada maschile a squadre (Carozzo, Tagliariol, Rota, Confalonieri)
1 bronzo sciabola maschile a squadre (Tarantino, Montano, Occhiuzzi, Pastore)
1 bronzo fioretto femminile a squadre (Vezzali, Trillini, Granbassi, Salvatori)
1 bronzo pugilato 51 kg (Picardi)
Il tutto per un totale di 16 medaglie. SEDICI.
Questo per dire come nella nostra indole mi paia palesemente radicata l'affinità alla battaglia, alle armi, allo scontro.
Un popolo dal sangue caldo e discendente da culture capaci di egemonie incredibili.
E' il sangue ancestrale che portiamo da secoli
all'arma bianca, con la faretra al fianco o con un grilletto da premere, fosse anche a mani nude, siamo portati per gli sport di scontro, autocontrollo, combattimento.
Più della metà del medagliere duemilaotto viene da lì.
Siamo guerrieri, siamo combattenti. Lottare per noi è più naturale che fare gol, è come respirare.
Bacino della cultura, fulcro della conoscenza strategico militare, gente da combattimento...
Ricordiamocene più spesso, anche quando dovremo reagire a tentativi di colpe, militarizzazione succursalizzazione ad altri stati.
Siamo un popolo di combattenti e dobbiamo andarne fieri.
(ed i conduttori e commentatori di RAI etc dovrebbero sempre tenerlo a mente prima di parlare di miracoli)
Ahu! Ahu! Ahu!
venerdì 29 agosto 2008
giovedì 28 agosto 2008
uno mas donde estàs
Il titolo in realtà avrei voluto fosse uno mas blanco, ma c'entrava poco.
Spero tuttavia la citazione verrà percepita ed apprezzata ^__^
Ebbene, girovagando nella rete tubica in cerca del video (non video) della canzone dei Pixies da linkare ho trovato parecchio materiale.
Tutto rendeva bene l'idea.
Ma erano cose private quindi anziché attaccarle preferisco mettervi i vari collegamenti.
La canzone è sempre la stessa, quindi se avete tempo da perdere girate e gustatevi le varie video interpretazioni di dove potesse essere la mia mente!
La migliore è questa!e merita veramente di essere vista. Per essere fatto in casa è un lavoro ottimo!
Questa ragazza invece ha figurato parte del testo e interpretato il resto, grande!
Ecco poi il ragazzo medio americano che qui offre una serie di interpretazioni da mente allo sbando
L'immancabile cosplay sta qua
Spero tuttavia la citazione verrà percepita ed apprezzata ^__^
Ebbene, girovagando nella rete tubica in cerca del video (non video) della canzone dei Pixies da linkare ho trovato parecchio materiale.
Tutto rendeva bene l'idea.
Ma erano cose private quindi anziché attaccarle preferisco mettervi i vari collegamenti.
La canzone è sempre la stessa, quindi se avete tempo da perdere girate e gustatevi le varie video interpretazioni di dove potesse essere la mia mente!
La migliore è questa!e merita veramente di essere vista. Per essere fatto in casa è un lavoro ottimo!
Questa ragazza invece ha figurato parte del testo e interpretato il resto, grande!
Ecco poi il ragazzo medio americano che qui offre una serie di interpretazioni da mente allo sbando
L'immancabile cosplay sta qua
mercoledì 27 agosto 2008
varia
Qualcuno mi ha chiesto come mai sia meno scanzonato e allegro nei post. Mi si è anche chiesto se fosse sintomo di maturazione.
Ebbene, credo di essere l'acerbo di sempre.
I effetti però i toni sono un po' cambiati. Non saprei dirlo con precisione, ma penso sia un momentaneo cambio dovuto a quanto mi sta intorno: poche persone, pochi momenti assurdi o faceti, pochi entusiasmi di mio, scarne tendenze della vita a mostrarsi meno merda di quel che sia.
Beffe, beffe continue.
Così si rivela una mia caratteristica non proprio pregevole: il mio buonumore è proporzionale alla quantità di gente che frequento. Egocentrismo... egocentrismo...
Insomma il faceto c'è se ne trovo attorno a me. Rimanendo confinato tra libri e ordinario e routine mi è difficile denotare connotare o raccontare aspetti scanzonati di chissà che.
E' scollegato l'ultimo periodo?? Per forza!
Ho scritto il post in più momenti senza rileggere ^__^
Ebbene, credo di essere l'acerbo di sempre.
I effetti però i toni sono un po' cambiati. Non saprei dirlo con precisione, ma penso sia un momentaneo cambio dovuto a quanto mi sta intorno: poche persone, pochi momenti assurdi o faceti, pochi entusiasmi di mio, scarne tendenze della vita a mostrarsi meno merda di quel che sia.
Beffe, beffe continue.
Così si rivela una mia caratteristica non proprio pregevole: il mio buonumore è proporzionale alla quantità di gente che frequento. Egocentrismo... egocentrismo...
Insomma il faceto c'è se ne trovo attorno a me. Rimanendo confinato tra libri e ordinario e routine mi è difficile denotare connotare o raccontare aspetti scanzonati di chissà che.
E' scollegato l'ultimo periodo?? Per forza!
Ho scritto il post in più momenti senza rileggere ^__^
martedì 26 agosto 2008
spezzone di Febbraio
Controllando il blog ho trovato una bozza inedita.
E' stata la prima forma espositiva in cui avevo ipotizzato di affrontare il tema ripreso poi con TJG.
Non la ricorreggo neppure, ve la offro senza labor limae o altro.
Tenete presente però che è un'incompiuta.
niente sonno, pensieri su pensieri...
Momenti in cui è più facile Sentire, sentirsi. Guardacaso di notte, quando tutti quelli che vorresti sentire hanno il cellulare addormentato. Quando in ogni caso non chiameresti nessuno mai per confidare certi vuoti quando ti senti ammantato di una neve nera che pare oblio condensato.
Oggi sono pensieri traboccanti melassa ed al contempo contempo corrosivi come una base forte. Descriveresti mai l'amore???
Stanotte mi sento di farlo.
Ovviamente non si può descrivere come assoluta un'emozione personale tanto forte da far saltare qualsiasi schema razionale, ma si può tentare tramite alcune sensazioni. Insomma come riconoscerlo quello lo so.
Soprattutto è per me riconoscibile dal senso di privazione quando si perde o si sente un'imminente fine.
Serate di stretta allo stomaco, in cui mangiare fino alla nausea o non nutrirsi affatto non fanno alcuna differenza se non quella di distogliere dallo scorrere del tempo. Ogni istante sembra dilatarsi senza fine. Ed in tal caso istante diviene qualcosa di tangibile, poichè ogni inspirazione diviene così densa e lenta e percepibile da sembrare essa stessa un singolo, interminabile attimo.
E mentre i polmoni filtrano con una lentezza che fa affogare, la mente rilegge vorticosa ogni attimo. Si susseguono improvvisi comparsate del passato negli occhi, nei gesti nelle porte negli angoli di casa... Posti che stupiscono e vorresti raccontare, gioie e meraviglie da condividere.
E' stata la prima forma espositiva in cui avevo ipotizzato di affrontare il tema ripreso poi con TJG.
Non la ricorreggo neppure, ve la offro senza labor limae o altro.
Tenete presente però che è un'incompiuta.
niente sonno, pensieri su pensieri...
Momenti in cui è più facile Sentire, sentirsi. Guardacaso di notte, quando tutti quelli che vorresti sentire hanno il cellulare addormentato. Quando in ogni caso non chiameresti nessuno mai per confidare certi vuoti quando ti senti ammantato di una neve nera che pare oblio condensato.
Oggi sono pensieri traboccanti melassa ed al contempo contempo corrosivi come una base forte. Descriveresti mai l'amore???
Stanotte mi sento di farlo.
Ovviamente non si può descrivere come assoluta un'emozione personale tanto forte da far saltare qualsiasi schema razionale, ma si può tentare tramite alcune sensazioni. Insomma come riconoscerlo quello lo so.
Soprattutto è per me riconoscibile dal senso di privazione quando si perde o si sente un'imminente fine.
Serate di stretta allo stomaco, in cui mangiare fino alla nausea o non nutrirsi affatto non fanno alcuna differenza se non quella di distogliere dallo scorrere del tempo. Ogni istante sembra dilatarsi senza fine. Ed in tal caso istante diviene qualcosa di tangibile, poichè ogni inspirazione diviene così densa e lenta e percepibile da sembrare essa stessa un singolo, interminabile attimo.
E mentre i polmoni filtrano con una lentezza che fa affogare, la mente rilegge vorticosa ogni attimo. Si susseguono improvvisi comparsate del passato negli occhi, nei gesti nelle porte negli angoli di casa... Posti che stupiscono e vorresti raccontare, gioie e meraviglie da condividere.
lunedì 25 agosto 2008
donde estàs?
Ore 9 e qualcosa di domenica 24 e già sulla Sa-Rc ci sono 12 km di coda verso Lauria Nord e Lagonegro.
Ore 10 e sull'Abetone Brennero è fila.
Tutti i tg, visto che le competizioni olimpiche sono in chiusura si dedicano al "bollino rosso". Da oggi sarà calciomercato e tette vip a Formentera.
Io?
Non sono assiepato tra lamiere immobili su una stria color del buio ove non si sfrigola solo grazie a gelo di condizionatore.
Oggi le autostrade sono scaffalature d'ipermercato colme di simmenthal-montana-tulip-tonno-acciughe... anziché l'olio a conservare c'è la combustione di benzina o gasolio (tanto costa uguale!!).
Grosse scatolette autorefrigeranti.
Peraltro ripiene di furboni snervati dai milioni di partenze intelligenti che hanno inzeppato d'intelligenti tutto, caselli e svincoli e restringimenti.
Io, dicevamo, non sono snervato tra le auto. Non di persona almeno.
Già.
Perché il mio cervello è ormai oltre la soglia di sopportazione non vacanziera. Così se allo specchio mi guardo intensamente negli occhi intravedo solo il cartello sul fondo del cranio "bye!"
Senza data di partenza o ritorno.
Vago per le stanze senza mente.
Dov'è la mia semenza?
...Sono senza.
Leggo libri, appunti, note alle foto di polmoni malati. Studio come tabulare dosi alimentari con calcoli e considerazioni assurde (per non farmene poi nulla, che tanto c'è un software apposito comunque poco utile grazie ai mangimi premiscelati a dovere per ogni animale esistente, gerbillo compreso) assieme a nozioni di mercato (2004, perché l'aggiornamento è importante) e macchine (della cui ingegneristica fruirò tanto, ma così tanto, che il mio meccanico infilerà da domani termometri nel culo di cani etc).
Faccio tutto da bravo studente che non sono. E la mia mente???
Lei è in coda. Spero.
Forse sta tornando anch'essa dalle ferie assiepata su una nuvola assieme alle menti degli altri non vacanzieri d'Agosto.
Più probabilmente è si in coda, ma alle porte del progetto Mayhem che sogna un mondo migliore, oppure in coda per bisbigliare qualcosa alla Bessonova, o ancora è in fila per l'ennesimo Cocktail che la renda finalmente talmente ebbra da scordare le nozioni di cui tento d'ingolfarmi nel diurno scorrere delle ore.
Where is my mind??? I hope Somewhere over the rainbow.
Ore 10 e sull'Abetone Brennero è fila.
Tutti i tg, visto che le competizioni olimpiche sono in chiusura si dedicano al "bollino rosso". Da oggi sarà calciomercato e tette vip a Formentera.
Io?
Non sono assiepato tra lamiere immobili su una stria color del buio ove non si sfrigola solo grazie a gelo di condizionatore.
Oggi le autostrade sono scaffalature d'ipermercato colme di simmenthal-montana-tulip-tonno-acciughe... anziché l'olio a conservare c'è la combustione di benzina o gasolio (tanto costa uguale!!).
Grosse scatolette autorefrigeranti.
Peraltro ripiene di furboni snervati dai milioni di partenze intelligenti che hanno inzeppato d'intelligenti tutto, caselli e svincoli e restringimenti.
Io, dicevamo, non sono snervato tra le auto. Non di persona almeno.
Già.
Perché il mio cervello è ormai oltre la soglia di sopportazione non vacanziera. Così se allo specchio mi guardo intensamente negli occhi intravedo solo il cartello sul fondo del cranio "bye!"
Senza data di partenza o ritorno.
Vago per le stanze senza mente.
Dov'è la mia semenza?
...Sono senza.
Leggo libri, appunti, note alle foto di polmoni malati. Studio come tabulare dosi alimentari con calcoli e considerazioni assurde (per non farmene poi nulla, che tanto c'è un software apposito comunque poco utile grazie ai mangimi premiscelati a dovere per ogni animale esistente, gerbillo compreso) assieme a nozioni di mercato (2004, perché l'aggiornamento è importante) e macchine (della cui ingegneristica fruirò tanto, ma così tanto, che il mio meccanico infilerà da domani termometri nel culo di cani etc).
Faccio tutto da bravo studente che non sono. E la mia mente???
Lei è in coda. Spero.
Forse sta tornando anch'essa dalle ferie assiepata su una nuvola assieme alle menti degli altri non vacanzieri d'Agosto.
Più probabilmente è si in coda, ma alle porte del progetto Mayhem che sogna un mondo migliore, oppure in coda per bisbigliare qualcosa alla Bessonova, o ancora è in fila per l'ennesimo Cocktail che la renda finalmente talmente ebbra da scordare le nozioni di cui tento d'ingolfarmi nel diurno scorrere delle ore.
Where is my mind??? I hope Somewhere over the rainbow.
domenica 24 agosto 2008
My olimpic Queen
Chiudono i giochi, io eleggo la mia regina.
Avrei potuto farlo in qualsiasi momento, visto il sentimento che Lei suscita.
Sì, parlo di sentimenti, perché è in quella parte di me che ogni sua esibizione va a toccarmi. Se arte è tutto ciò che riesce ad innescare emozioni, allora Anna Bessonova è artista e arte assieme.
In ogni suo gesto o espressione regala un'emozione, tanto da essere ai miei occhi ella stessa emozione.
Linko l'esercizio al nastro agli europei di Torino2008, lo stesso esercizio di ieri. Emozionatevi pure!
Ebbene ecco la mia regina dei giochi! Signore, Signori:
Anna Vladimirovna Bessonova
Avrei potuto farlo in qualsiasi momento, visto il sentimento che Lei suscita.
Sì, parlo di sentimenti, perché è in quella parte di me che ogni sua esibizione va a toccarmi. Se arte è tutto ciò che riesce ad innescare emozioni, allora Anna Bessonova è artista e arte assieme.
In ogni suo gesto o espressione regala un'emozione, tanto da essere ai miei occhi ella stessa emozione.
Linko l'esercizio al nastro agli europei di Torino2008, lo stesso esercizio di ieri. Emozionatevi pure!
Ebbene ecco la mia regina dei giochi! Signore, Signori:
Anna Vladimirovna Bessonova
sabato 23 agosto 2008
desiré
Sarà che il solo break estivo è stato per un momento veramente pessimo, Sarà che le vacanze non hanno accennato ad affacciarsi.
In questi giorni ho proprio voglia di mare.
Voglia di mare ma non solo: salmastro, vento, rete da beach volley, onde... In parte è semplice voglia d'adolescenza, in parte sogno le vacanze.
Una parte di me invece desidera un attimo caratteristico delle vacanze estive, il meteo che ne preannuncia la fine. Penso sia un riflesso endogeno puramente biologico legato ai venti anni trascorsi addormentandomi col rombo del mare che udivo dal terrazzo di camera. Uscivo appositamente ogni sera di inverno dopo la mezzanotte a sentirlo: maniche corte e gelo a sferzare; l'impeto del mare a temprare lo spirito...
Beh, questo riflesso indugia sui miei desideri. E' tempo che giunga il vento fresco della sera, poi le prime nuvole veloci quindi burrasca.Il libeccio di fine agosto che spazza via verande e calura. Vento, sabbia, spiaggia deserta, spoglia anche degli ombrelloni. Solo onda lunga e pioggia.
Aaaahhh... l'odore della pioggia sul mare!
I vestiti bagnati tra il verde della macchia. Guardare dai balconi l'inizio della fine per decidere di voler presto che torni l'estate.
Attendere la tempesta, viverla, per poter tornare quanto prima ai nostri castelli di sabbia.
In fondo oltre il temporale resta comunque il sole!
* il video forse l'ho già hostato. Comunque non è che sia rispondente di molto. E' giusto per le immagini e il suono neniosoche sul finir d'estate mi suscita qualcosa d'evocativo, sebbene non ben definito.
In questi giorni ho proprio voglia di mare.
Voglia di mare ma non solo: salmastro, vento, rete da beach volley, onde... In parte è semplice voglia d'adolescenza, in parte sogno le vacanze.
Una parte di me invece desidera un attimo caratteristico delle vacanze estive, il meteo che ne preannuncia la fine. Penso sia un riflesso endogeno puramente biologico legato ai venti anni trascorsi addormentandomi col rombo del mare che udivo dal terrazzo di camera. Uscivo appositamente ogni sera di inverno dopo la mezzanotte a sentirlo: maniche corte e gelo a sferzare; l'impeto del mare a temprare lo spirito...
Beh, questo riflesso indugia sui miei desideri. E' tempo che giunga il vento fresco della sera, poi le prime nuvole veloci quindi burrasca.Il libeccio di fine agosto che spazza via verande e calura. Vento, sabbia, spiaggia deserta, spoglia anche degli ombrelloni. Solo onda lunga e pioggia.
Aaaahhh... l'odore della pioggia sul mare!
I vestiti bagnati tra il verde della macchia. Guardare dai balconi l'inizio della fine per decidere di voler presto che torni l'estate.
Attendere la tempesta, viverla, per poter tornare quanto prima ai nostri castelli di sabbia.
In fondo oltre il temporale resta comunque il sole!
* il video forse l'ho già hostato. Comunque non è che sia rispondente di molto. E' giusto per le immagini e il suono neniosoche sul finir d'estate mi suscita qualcosa d'evocativo, sebbene non ben definito.
venerdì 22 agosto 2008
sussurri di ferragosto
Siamo niente dal valore del cosmo.
___________
___________
Siamo poco più che frasi sulla battigia
Etichette:
Hugs for those who leave,
kurasa no namida,
recollecting,
sentitamente
canto di ferragosto sull'essere
Sono nuvola, sono onda, sono lama di vento, stelo di foglia
pregna Selene rischiara la corsa del temporale
Sono roccia e terra, sono pianto di pioggia
fiamme arzille sfiaccolano di lontano; l'ostinatezza del ginepro, la perseveranza del sole
Sono il tutto, sono scampoli di niente
mare caldo, mare mosso: risale il salmastro e volteggia nel vento
Sono scampoli di tutto,
sono tutto nel niente.
pregna Selene rischiara la corsa del temporale
Sono roccia e terra, sono pianto di pioggia
fiamme arzille sfiaccolano di lontano; l'ostinatezza del ginepro, la perseveranza del sole
Sono il tutto, sono scampoli di niente
mare caldo, mare mosso: risale il salmastro e volteggia nel vento
Sono scampoli di tutto,
sono tutto nel niente.
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sentitamente
giovedì 21 agosto 2008
canto natìo x ferragosto
canto nella mia città
note senza voce
grida gettate nel frastuono
del mare
lacrime affidate
al vento e alla salsedine
vorrei ambizioso* volteggiare
ma a stento riesco
a cadere
note senza voce
grida gettate nel frastuono
del mare
lacrime affidate
al vento e alla salsedine
vorrei ambizioso* volteggiare
ma a stento riesco
a cadere
*in originale era "giusto"
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sentitamente
Canto ondoso di ferragosto
Seduto sul fragore sopra un dirupo sul mondo la corsa dei cirri lascia sporadici sprazzi di luna a illuminare la corsa delle onde
... solo a un passo dal borgorigmo del mare
... solo a un passo dal borgorigmo del mare
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mercoledì 20 agosto 2008
canti di ferragosto
La notte di ferragosto anziché stelle cadenti, falò, sogni espressi o desideri quasi scontati la sola sensazione ad aver scosso il mio animo sono state lacrime incapaci di sgorgare.
Palpitare di emozioni, stridore di pareti gastriche torte al punto di non riuscire a tornare a casa. Così la meta è stata una soltanto: il mare.
Siedi sugli scogli e parla con le onde,
a volte capita che il cielo ti risponde [la canzone è "Rocco" rappata da LaPina]
Mare di media tempesta. Vento forte, salmastro che si appiccica. Sembrava un mare d'Ottobre o Marzo.
Non ho seduto sugli scogli, bensì su una ringhiera a sbalzo d'un misero precipizio tanto alto da rompersi appena una gamba. Ma ho lasciato andare il colloquio con le onde, permettendo loro di cullare un minimo i tumulti interiori mentre il vento dettava al mio inchiostro scampoli di pensiero.
Li riporto nei prossimi post; singoli o a tema, non so ancora l'estro per cosa opterà.
nota: Sono pensieri scissi, eppure il filo conduttore e l'estro comune sono evidenti. Per quanto tenti di propinarveli separatamente la cosa più giusta, forse, è rileggerli poi insieme.
Palpitare di emozioni, stridore di pareti gastriche torte al punto di non riuscire a tornare a casa. Così la meta è stata una soltanto: il mare.
Siedi sugli scogli e parla con le onde,
a volte capita che il cielo ti risponde [la canzone è "Rocco" rappata da LaPina]
Mare di media tempesta. Vento forte, salmastro che si appiccica. Sembrava un mare d'Ottobre o Marzo.
Non ho seduto sugli scogli, bensì su una ringhiera a sbalzo d'un misero precipizio tanto alto da rompersi appena una gamba. Ma ho lasciato andare il colloquio con le onde, permettendo loro di cullare un minimo i tumulti interiori mentre il vento dettava al mio inchiostro scampoli di pensiero.
Li riporto nei prossimi post; singoli o a tema, non so ancora l'estro per cosa opterà.
nota: Sono pensieri scissi, eppure il filo conduttore e l'estro comune sono evidenti. Per quanto tenti di propinarveli separatamente la cosa più giusta, forse, è rileggerli poi insieme.
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martedì 19 agosto 2008
Roc
Apertura dei giochi olimpici di Pechino.
Bello il countdown con i 2008 (se ben ricordo) percussionisti. Suggestivo.
Bella anche la rappresentazione degli acrobati che han riprodotto in carne il "bird's nest" che ospita discipline come l'atletica leggera.
Il resto non mi ha fatto impazzire, ma neanche mi ha schifato. Ho persino trovato nuova e carina l'accensione della fiaccola con l'ultimo tedoforo che neanche coi calzari di Mercurio ai piedi avrebbe volato così.
Era però necessario inventarsi qualcosa di nuovo dopo la strepitosa apertura dei giochi invernali italiani. Abbiamo più gusto, questo è stato palese. Resta però che a me l'idea è piaciuta.
Non mi è affatto piaciuto invece un piccolo pezzetto del discorso di Roc.
Nella sua introduzione all'apertura ufficiale dei giochi il presidente ha voluto far politica con una frase del tipo "voglio onorare e portare sostegno morale ad un popolo che ha così ben reagito ad una così difficile e grave situazione come il terremoto nel "sìsciuan" (ammetto la mia totale ignoranza!!! sorry). Siamo con voi in questo grande dolore nazionale" la frase suonava così, come le migliori leccate di culo. Lì, a quel punto di digressioni sui morti inutili e gli spargimenti di sangue, avrei visto bene e attendevo una qualche menzione al Tibet.
Invece nulla. Si passa la parola al presidente di Stato che inaugura l'olimpiade.
Motivo della mia rabbia è la questione di principio e la decisione:
Se vuoi fare un discorso che comprenda la politica e le questioni sociali mondiali fallo pure, ma allora fallo bene e completo!
Altrimenti non si sarebbe certo sentita la mancanza di quella parentesi.
Se non si hanno le palle per affrontare temi scontanti ma ci si gira attorno allora meglio un omissis non imputabile.
grrrr...
edit post chiusura olimpica:
- 1, Il presidente del CIO è Jacques Rogge, prima che arrivino a farmelo notare tra pagine wikipedia, eurosport, yahoo e quant'altro;
- 2, Ho usato ROC per tutto il post per l'assonanza e per una decisione poi non utilizzata: associare un video dal tubo.
- 3, Il video doveva essere una composizione di Einaudi intitolata Eden Roc
- 4, a fronte però dei toni presi dallo sfogo e a fronte del contrasto con la giocosità che la melodia possiede ho deciso di non mescolare. Però ho lasciato la traccia. Ora ne sapete il motivo..
Bello il countdown con i 2008 (se ben ricordo) percussionisti. Suggestivo.
Bella anche la rappresentazione degli acrobati che han riprodotto in carne il "bird's nest" che ospita discipline come l'atletica leggera.
Il resto non mi ha fatto impazzire, ma neanche mi ha schifato. Ho persino trovato nuova e carina l'accensione della fiaccola con l'ultimo tedoforo che neanche coi calzari di Mercurio ai piedi avrebbe volato così.
Era però necessario inventarsi qualcosa di nuovo dopo la strepitosa apertura dei giochi invernali italiani. Abbiamo più gusto, questo è stato palese. Resta però che a me l'idea è piaciuta.
Non mi è affatto piaciuto invece un piccolo pezzetto del discorso di Roc.
Nella sua introduzione all'apertura ufficiale dei giochi il presidente ha voluto far politica con una frase del tipo "voglio onorare e portare sostegno morale ad un popolo che ha così ben reagito ad una così difficile e grave situazione come il terremoto nel "sìsciuan" (ammetto la mia totale ignoranza!!! sorry). Siamo con voi in questo grande dolore nazionale" la frase suonava così, come le migliori leccate di culo. Lì, a quel punto di digressioni sui morti inutili e gli spargimenti di sangue, avrei visto bene e attendevo una qualche menzione al Tibet.
Invece nulla. Si passa la parola al presidente di Stato che inaugura l'olimpiade.
Motivo della mia rabbia è la questione di principio e la decisione:
Se vuoi fare un discorso che comprenda la politica e le questioni sociali mondiali fallo pure, ma allora fallo bene e completo!
Altrimenti non si sarebbe certo sentita la mancanza di quella parentesi.
Se non si hanno le palle per affrontare temi scontanti ma ci si gira attorno allora meglio un omissis non imputabile.
grrrr...
edit post chiusura olimpica:
- 1, Il presidente del CIO è Jacques Rogge, prima che arrivino a farmelo notare tra pagine wikipedia, eurosport, yahoo e quant'altro;
- 2, Ho usato ROC per tutto il post per l'assonanza e per una decisione poi non utilizzata: associare un video dal tubo.
- 3, Il video doveva essere una composizione di Einaudi intitolata Eden Roc
- 4, a fronte però dei toni presi dallo sfogo e a fronte del contrasto con la giocosità che la melodia possiede ho deciso di non mescolare. Però ho lasciato la traccia. Ora ne sapete il motivo..
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lunedì 18 agosto 2008
flow
curioso: sono stato stanziale e privo di impegni per giorni, senza idee, senza voglia di scrivere... e l'unico turbinio d'eventi indesiderati inattesi è venuto a spazzar via i giorni soli in cui avevo impostato e programmato pubblicazioni.
Con voi anche se non c'ero, sotto certi aspetti.
In realtà maschera perfetta a celare ben altri discorsi che fortunatamente non ho avuto occasione di fare.
Inoltre è assurdo come la vita, appena riprendo a studiarla sorridente, provveda a ribadire la sua beffa senza fine.
Ha sempre avuto ragione Il Comico.
Chi non capisce provveda a leggersi "Watchmen"!
Con voi anche se non c'ero, sotto certi aspetti.
In realtà maschera perfetta a celare ben altri discorsi che fortunatamente non ho avuto occasione di fare.
Inoltre è assurdo come la vita, appena riprendo a studiarla sorridente, provveda a ribadire la sua beffa senza fine.
Ha sempre avuto ragione Il Comico.
Chi non capisce provveda a leggersi "Watchmen"!
domenica 17 agosto 2008
Tirreno Junai Gumi.5
La banda dell'amore puro...
Forse il mondo non capirà mai. forse nemmeno gli altri. Magari neppure gli amati. Forse neanche io capirò.
Ma vivere intessendo legami d'amore con chi anche solo è passato in uno scintillio troppo caduco mi sembra vita intensa.
Amore per nulla in cambio.
Amore perché è con il cuore che si vuole affrontare la vita di tutti i giorni.
Nel fumetto usare la forza viene quindi a essere non un modo per sottomettere o dare sfoggio di forza, bensì un modo per difendere chi ami.
Essere forte offre semplicemente la possibilità di difendere un numero maggiore di legami, di avere più opportunità di porre freno alle pieghe sbagliate che a volta la vita riserva.
La banda dell'amore puro...
Amore puro, concetto strano.
Credo che fin che si cerca, nel bene o nel male, di agire per non fare male, per condividere o donare un sorriso, non ci sia niente da recriminare verso se stessi.
Certamente non sono ancora in grado di vivere così. Ma so di voler divenire un giorno una individuo capace di rendere felici i miei legami.
Essere qualcuno su cui contare.
Forse il mondo non capirà mai. forse nemmeno gli altri. Magari neppure gli amati. Forse neanche io capirò.
Ma vivere intessendo legami d'amore con chi anche solo è passato in uno scintillio troppo caduco mi sembra vita intensa.
Amore per nulla in cambio.
Amore perché è con il cuore che si vuole affrontare la vita di tutti i giorni.
Nel fumetto usare la forza viene quindi a essere non un modo per sottomettere o dare sfoggio di forza, bensì un modo per difendere chi ami.
Essere forte offre semplicemente la possibilità di difendere un numero maggiore di legami, di avere più opportunità di porre freno alle pieghe sbagliate che a volta la vita riserva.
La banda dell'amore puro...
Amore puro, concetto strano.
Credo che fin che si cerca, nel bene o nel male, di agire per non fare male, per condividere o donare un sorriso, non ci sia niente da recriminare verso se stessi.
Certamente non sono ancora in grado di vivere così. Ma so di voler divenire un giorno una individuo capace di rendere felici i miei legami.
Essere qualcuno su cui contare.
sabato 16 agosto 2008
Tirreno Junai Gumi.4
e quindi...
è possibile amare un amico?
è possibile amare una donna non più tua?
è possibile anche dopo che ti ha frantumato il cuore?
è possibile amare una donna con cui hai condiviso poche notti incendiate?
è possibile amare una persona del medesimo sesso?
è possibile amare qualcuno che non si vede da anni?
Se si sa Amare, SI.
Tutto questo diviene possibile se si ragiona in questo modo.
Quale modo?, chiederete voi. Il modo dell'amore, rispondo io.
Amore; amore puro... credo la forma più pura dell'amore sia quella scevra da possessioni, cattiverie e gelosie. Credo sia forma in cui si desidera e spera soltanto che la persona amata sia felice.
Voler la felicità di chi ci è attorno.
Esser felici. Non egoisticamente. Non in pochi.
Così si può gioire per chi ti ha frantumato l'esistenza, se felice. Così si può gioire di un'amica incinta troppo giovane. Così si può gioire di non sentire più una persona cui sei affezionato ma che ti considera un orrendo bastardo sapendo che ha poi trovato la sua via, la sua felicità.
Così si può gioire di pomeriggi dedicati agli altri, per il piacere di dare ascolto o aiuto, per tessere un legame.
è possibile amare un amico?
è possibile amare una donna non più tua?
è possibile anche dopo che ti ha frantumato il cuore?
è possibile amare una donna con cui hai condiviso poche notti incendiate?
è possibile amare una persona del medesimo sesso?
è possibile amare qualcuno che non si vede da anni?
Se si sa Amare, SI.
Tutto questo diviene possibile se si ragiona in questo modo.
Quale modo?, chiederete voi. Il modo dell'amore, rispondo io.
Amore; amore puro... credo la forma più pura dell'amore sia quella scevra da possessioni, cattiverie e gelosie. Credo sia forma in cui si desidera e spera soltanto che la persona amata sia felice.
Voler la felicità di chi ci è attorno.
Esser felici. Non egoisticamente. Non in pochi.
Così si può gioire per chi ti ha frantumato l'esistenza, se felice. Così si può gioire di un'amica incinta troppo giovane. Così si può gioire di non sentire più una persona cui sei affezionato ma che ti considera un orrendo bastardo sapendo che ha poi trovato la sua via, la sua felicità.
Così si può gioire di pomeriggi dedicati agli altri, per il piacere di dare ascolto o aiuto, per tessere un legame.
venerdì 15 agosto 2008
Tirreno Junai Gumi.3
L'amore puro...
L'amore è un sentimento dalla potenza lacerante. Devasta tutto quando vuole.
L'amore puro è qualcosa di assoluto. La massima espressione è una retta sfiorabile solo da alcuni individui scintillanti d'una luce immensa e rara.
Tuttavia ci si può avvicinare.
La banda dell'amore puro...
Poter camminare a testa alta quotidianamente. Essere coerenti con quel che si ha nell'animo.
Non è detto che la manifestazione unica dell'amore puro sia contemplativa. Forse anche azioni apparentemente disdicevoli, a conoscere la luce che le ha innescate, possono trovare per connotazione un sorriso.
La banda dell'amore puro...
Portare avanti se stessi. portarsi oltre gli ostacoli tenendo alto un solo vessillo, quello dell'amore puro.
Ma cos'è allora questo vessillo??
Per me è qualcosa di staordinario: è la capacità di Amare.
Non parlo in termini univoci di coppiette appiccicose o matrimoni felici. Non solamente, almeno. Ma parlo di Amare; amare incondizionatamente; amare a prescindere; amare indistintamente.
nella lingua italiana abbiamo fin troppi modi per descrivere sfumature di un sentimento.
Quello di cui parlo io è forse un Voler Bene, a pattò però che il Bene sia un qualcosa di assoluto.
Così l'amore diverrebbe qualcosa di ampio, di un minimo lucente...
L'amore è un sentimento dalla potenza lacerante. Devasta tutto quando vuole.
L'amore puro è qualcosa di assoluto. La massima espressione è una retta sfiorabile solo da alcuni individui scintillanti d'una luce immensa e rara.
Tuttavia ci si può avvicinare.
La banda dell'amore puro...
Poter camminare a testa alta quotidianamente. Essere coerenti con quel che si ha nell'animo.
Non è detto che la manifestazione unica dell'amore puro sia contemplativa. Forse anche azioni apparentemente disdicevoli, a conoscere la luce che le ha innescate, possono trovare per connotazione un sorriso.
La banda dell'amore puro...
Portare avanti se stessi. portarsi oltre gli ostacoli tenendo alto un solo vessillo, quello dell'amore puro.
Ma cos'è allora questo vessillo??
Per me è qualcosa di staordinario: è la capacità di Amare.
Non parlo in termini univoci di coppiette appiccicose o matrimoni felici. Non solamente, almeno. Ma parlo di Amare; amare incondizionatamente; amare a prescindere; amare indistintamente.
nella lingua italiana abbiamo fin troppi modi per descrivere sfumature di un sentimento.
Quello di cui parlo io è forse un Voler Bene, a pattò però che il Bene sia un qualcosa di assoluto.
Così l'amore diverrebbe qualcosa di ampio, di un minimo lucente...
giovedì 14 agosto 2008
Tirreno Junai Gumi.2
Il titolo della serie, Shonan Junai Gumi, significa "La banda dell'amore puro di Shonan". Shonan è un quartiere di Tokio. Detto questo, trovo, come d'altronde ho subito trovato, interessante analizzare il concetto di "Banda dell'amore puro".
Una volta giunti alla fine della serie il concetto che forse l'autore voleva esprimere si chiarisce. Infatti diviene lampante che ciò che fa la differenza nella banda raccontata è il motivo per cui ci si comporta da teppisti: una volta che gli adulti hanno preso le distanze da questi ragazzi inizia una sorta di lotta per sopravvivere. Sopravvivere alle regole della società circostante più che alla fame e alla sete.
La società li ha cacciati, dimenticati tacciandoli come feccia... eppure non sono morti, eppur debbon vivere...
Le risse non sono per loro un pretesto di sfogo, ma una difesa di quanto a loro caro: gli amici, la spensieratezza.
Ridere e correre per questa città un po' come un bambino
Ho impiegato tempo a dare una spiegazione a queste parole. Poi qualcosa è riuscito.
E' felicità. E' voler continuare a divertirsi, restare assieme alle persone cui ti senti legato. E' non arrendersi al mondo.
Una volta giunti alla fine della serie il concetto che forse l'autore voleva esprimere si chiarisce. Infatti diviene lampante che ciò che fa la differenza nella banda raccontata è il motivo per cui ci si comporta da teppisti: una volta che gli adulti hanno preso le distanze da questi ragazzi inizia una sorta di lotta per sopravvivere. Sopravvivere alle regole della società circostante più che alla fame e alla sete.
La società li ha cacciati, dimenticati tacciandoli come feccia... eppure non sono morti, eppur debbon vivere...
Le risse non sono per loro un pretesto di sfogo, ma una difesa di quanto a loro caro: gli amici, la spensieratezza.
Ridere e correre per questa città un po' come un bambino
Ho impiegato tempo a dare una spiegazione a queste parole. Poi qualcosa è riuscito.
E' felicità. E' voler continuare a divertirsi, restare assieme alle persone cui ti senti legato. E' non arrendersi al mondo.
mercoledì 13 agosto 2008
Tirreno Junai Gumi.1
Da pochi mesi si è conclusa la pubblicazione della serie Shonan Junai Gumi di Tohru Fujisawa. Un manga, fumetto giapponese, questo dai molti aspetti interessanti.
Il racconto dell'adolescenza del futuro professor Eikichi Onizuka offre uno spaccato a tratti comico a tratti supereroistico della realtà dei mototeppisti del Giappone di qualche anno fa.
Usi e costumi. Interessante.
Ma c'è di più... e seguirà nei post successivi ^__^!!!
l'etichetta vi permetterà di risalire all'argomento e di rileggere tutto in blocco, parte per parte.
Il racconto dell'adolescenza del futuro professor Eikichi Onizuka offre uno spaccato a tratti comico a tratti supereroistico della realtà dei mototeppisti del Giappone di qualche anno fa.
Usi e costumi. Interessante.
Ma c'è di più... e seguirà nei post successivi ^__^!!!
l'etichetta vi permetterà di risalire all'argomento e di rileggere tutto in blocco, parte per parte.
martedì 5 agosto 2008
superb
Recentemente, in materia di fumetti, quando per attribuire bellezza ad una storia mi viene naturale ricorrere all'aggettivo "Superba" è perché si tratta di una storia di Leo Ortolani.
Le narrazioni recenti sono toccanti: storie scritte sapientemente, intrecci di rara arguzia, dove generi e temi si mescolano con risultati magnifici.
Anche l'ultima storia in pubblicazione è così. Fusione di colpi di scena, di poesia, di autobiografismo, di ilarità, di critica e riflessione.
Forse sarò io a leggere in Rat-Man tante cose oltre la semplice risata, oltre gag
sboccate o sfigate.
Ultimamente ci leggo tutta una vita in Rat-Man. Anzi, ben più d'una! C'è la vita di Ratty, quella i Deboroh, quella di Valker e di Arcibaldo... i singoli personaggi raccontano la loro vita e non solo. C'è la vita di Plazzi (scampoli in verità, che tutta ci volevano splash pages ^__^), c'è la vita di Leo.
Rat-Man era nato come fumetto di risate. Oggi è un fumetto di vita. La trasuda. Tutto questo è superbo.
Le narrazioni recenti sono toccanti: storie scritte sapientemente, intrecci di rara arguzia, dove generi e temi si mescolano con risultati magnifici.
Anche l'ultima storia in pubblicazione è così. Fusione di colpi di scena, di poesia, di autobiografismo, di ilarità, di critica e riflessione.
Forse sarò io a leggere in Rat-Man tante cose oltre la semplice risata, oltre gag
sboccate o sfigate.
Ultimamente ci leggo tutta una vita in Rat-Man. Anzi, ben più d'una! C'è la vita di Ratty, quella i Deboroh, quella di Valker e di Arcibaldo... i singoli personaggi raccontano la loro vita e non solo. C'è la vita di Plazzi (scampoli in verità, che tutta ci volevano splash pages ^__^), c'è la vita di Leo.
Rat-Man era nato come fumetto di risate. Oggi è un fumetto di vita. La trasuda. Tutto questo è superbo.
domenica 3 agosto 2008
echi di polvere
Sul tubo l'ho chiamato "riverberi terreni". Nome pomposo che stona col contenuto. Tuttavia anche il contenuto stona. Penso sia una linea di pensiero che in qualche logica strana trova senso.
Parentesi individuale degli sleeplesslullaby. Ci sono momenti in cui si suona col semplice fine di far fluire note e umore assieme. E' improvvisazione per i grandi; nel mio caso è strimpellare per il mio proprio piacere.
Farlo poi a contatto col pavimento arricchisce le sensazioni, implementa il flusso interiore.
Il video nasce, come altri hostati e in arrivo, come intento di condividere momenti di giorno e spezzoni di quotidiano col webmondo. Il pavimento e le pareti infatti sono quelli della stanza pisana. I capelli sono ancora, per ora, gli stessi.
Le note sono sparse, registrazioni in cerca di sonorità riutilizzabili. Il susseguirsi delle note è però sincero.
Fermarsi a sentire ciò che normalmente si è soliti calpestare. Mutare l'osservazione dell'attimo. Fondersi nel momento e lasciare che scampoli fluttuanti trovino armonia e si lascino suonare in onde che riverberano poi dalla fonte sonora lungo la terra fino a tornare a noi. Sensazione epidermica di rimando a immischiarsi ancora con sensazioni tattili, visive, sonore. Sensazioni. Immergersi e lasciarsi andare. Per un attimo appena esser parte del tutto.
Le note sanno colmare la solitudine.
Parentesi individuale degli sleeplesslullaby. Ci sono momenti in cui si suona col semplice fine di far fluire note e umore assieme. E' improvvisazione per i grandi; nel mio caso è strimpellare per il mio proprio piacere.
Farlo poi a contatto col pavimento arricchisce le sensazioni, implementa il flusso interiore.
Il video nasce, come altri hostati e in arrivo, come intento di condividere momenti di giorno e spezzoni di quotidiano col webmondo. Il pavimento e le pareti infatti sono quelli della stanza pisana. I capelli sono ancora, per ora, gli stessi.
Le note sono sparse, registrazioni in cerca di sonorità riutilizzabili. Il susseguirsi delle note è però sincero.
Fermarsi a sentire ciò che normalmente si è soliti calpestare. Mutare l'osservazione dell'attimo. Fondersi nel momento e lasciare che scampoli fluttuanti trovino armonia e si lascino suonare in onde che riverberano poi dalla fonte sonora lungo la terra fino a tornare a noi. Sensazione epidermica di rimando a immischiarsi ancora con sensazioni tattili, visive, sonore. Sensazioni. Immergersi e lasciarsi andare. Per un attimo appena esser parte del tutto.
Le note sanno colmare la solitudine.
Etichette:
SleeplessLullaby,
tubooooo
venerdì 1 agosto 2008
basito
Non sono solito fare il doppio post giornaliero, ma oggi penso sia il caso.
Per altro, per il diretto interessato, vale quanto scritto sotto. Purtroppo.
Vi linko la pagina da cui ho appreso la positività alla furosemide di Baldini.
Sono esterrefatto: la scherma fino a oggi si era sempre dimostrata immune e indipendente al doping. Era così in tutto il mondo.
In effetti uno sport dalla rilevanza tecnica così imponente ai fini del risultato poco si presta alla necessità di migliorare la componente atletica.
Faccio un esempio: non serve a niente vibrare il colpo con una velocità pazzesca se poi si sbagliano distanza e mira. Soprattutto, serve coordinazione e abitudine. Per andare più veloci in uno sport tecnico serve progredire assieme mente e corpo, altrimenti non si avrà il controllo di movimenti minuscoli. Questo per invitare alla riflessione sulla fruttuosità del doping. Serve tempo per apprendere il progresso nella scherma. Un sistema per accelerare una componente potrebbe essere controproducente.
Francamente non so come schierarmi, perché troverei ingiusto dire che uno schermidore è sano e un corridore o un nuotatore no. Diciamo "no comment".
La cosa però triste ed un pochino strana è che il caso è esploso proprio alla vigilia, quando le controanalisi non sono più eseguibili e è obbligatorio per il CONI prendere provvedimenti contro l'atleta ed effettuare sostituzione di rito. Non è facile poi scordare la lotta alla scherma italiana da medaglie: la volta scorsa esclusero fioretto femminile a squadre, stavolta proprio fioretto maschile, l'arma di Baldini.
Nota: Baldini è ai vertici della coppa del mondo e vicecampione europeo.
Andrà Cassarà, che non è certo l'ultimo arrivato e già all'olimpiade passata fece scintille.
Sono amareggiato. Se fosse vero sarebbe un precedente ai limiti dell'assurdo ed il crollo dell'unico sport che poteva fare a meno del doping.
Per altro, per il diretto interessato, vale quanto scritto sotto. Purtroppo.
Vi linko la pagina da cui ho appreso la positività alla furosemide di Baldini.
Sono esterrefatto: la scherma fino a oggi si era sempre dimostrata immune e indipendente al doping. Era così in tutto il mondo.
In effetti uno sport dalla rilevanza tecnica così imponente ai fini del risultato poco si presta alla necessità di migliorare la componente atletica.
Faccio un esempio: non serve a niente vibrare il colpo con una velocità pazzesca se poi si sbagliano distanza e mira. Soprattutto, serve coordinazione e abitudine. Per andare più veloci in uno sport tecnico serve progredire assieme mente e corpo, altrimenti non si avrà il controllo di movimenti minuscoli. Questo per invitare alla riflessione sulla fruttuosità del doping. Serve tempo per apprendere il progresso nella scherma. Un sistema per accelerare una componente potrebbe essere controproducente.
Francamente non so come schierarmi, perché troverei ingiusto dire che uno schermidore è sano e un corridore o un nuotatore no. Diciamo "no comment".
La cosa però triste ed un pochino strana è che il caso è esploso proprio alla vigilia, quando le controanalisi non sono più eseguibili e è obbligatorio per il CONI prendere provvedimenti contro l'atleta ed effettuare sostituzione di rito. Non è facile poi scordare la lotta alla scherma italiana da medaglie: la volta scorsa esclusero fioretto femminile a squadre, stavolta proprio fioretto maschile, l'arma di Baldini.
Nota: Baldini è ai vertici della coppa del mondo e vicecampione europeo.
Andrà Cassarà, che non è certo l'ultimo arrivato e già all'olimpiade passata fece scintille.
Sono amareggiato. Se fosse vero sarebbe un precedente ai limiti dell'assurdo ed il crollo dell'unico sport che poteva fare a meno del doping.
Vita
Ricordate la saga del credo?? No? poco male. Però sappiate che questa, per certi versi può ricollegarsi a quella serie di post e a altri.
La vita. Recentemente ho fatto mio un motto di amici, però credo sia necessario aggiungere alcuni chiarimenti.
Assioma: Vita... la Vita è. E' il tutto, è il positivo. Quando qualcosa "è Vita" si intende un avvenimento (una serie o uno singolo) che palpita, che racchiude gioia, che trasuda soddisfazione, entusiasmo in esplosione. Vita, sogno... sinonimi di felicità in fondo
proseguiamo...
- Concetto primo, la norma: la vita è una merda.
Modo per definire ultimamente l'esistenza. E' un modo in realtà scherzoso di prendere atto della quotidianità ineluttabile: la vita raramente risponde alle aspettative; peraltro se può si manifesta in maniera beffarda nei nostri riguardi.
Come dire, non è mai ciò che ti aspetti.
- Concetto secondo, i picchi più alti: la vita è la morte.
Momenti d'apice della delusione, la ciliegina sulla torta, il tutto. Quando non è più solo un singolo evento ad andare storto, quando è l'insieme di ogni cosa nella giornata o quasi ad andare contro le aspettative, magari per più giorni di seguito... Ecco, lì da merda generica qualunque si passa ad una specifica schifezza e poiché di per se La Vita è positività e attese corrisposte e gioia la sua negazione (aspettative negate) è la morte; di qui il concetto secondo.
Risultato. Quello che emerge nel sentire "la vita è una merda" è un discreto pessimismo. Invero è l'opposto. Il concetto primo su cui si basa il pensiero è un semplice riconoscere alla vita il suo lato "beffardo"; ammettere che ci si aspettava di meglio. Ma se ne ride, è ironizzare su quel che non va.
C'è consapevolezza di esser fortunati. Coscienza che volendo immaginarsele, si potrebbero trovare altre duemila possibilità peggiori all'attuale.
Pertanto sarebbe altrettanto possibile immaginare migliaia di soluzioni.
"La vita è una merda" non è voler vedere il bicchiere mezzo vuoto. E' prendere atto. Più che pieno o vuoto è notare che manca la metà.
E' in fondo non accontentarsi.
Ragionamento da egoisti viziati?? Non posso negarlo con certezza assoluta.
Quello che mi sento di affermare è che cela una volontà forte di affermare la propria esistenza. Alla fine va sempre a finire a una merda... Eppure siamo sempre lì a vedere se è la volta buona che quel mezzo diverrà pieno.
Credo che se nonostante sbraiti e pianti addosso si rimane a sperare, quello possa esser definito ottimismo.
infatti in termini applicativi la frase è completa in questi termini "tanto poi alla fine la vita si è rivelata anche stavolta una merda". Quindi a fine battaglia, mai prima, per abbandono.
Vorrei giusto fosse uno spunto su cui riflettere (mi rivolgo soprattutto a chi so io -_^)...
La vita. Recentemente ho fatto mio un motto di amici, però credo sia necessario aggiungere alcuni chiarimenti.
Assioma: Vita... la Vita è. E' il tutto, è il positivo. Quando qualcosa "è Vita" si intende un avvenimento (una serie o uno singolo) che palpita, che racchiude gioia, che trasuda soddisfazione, entusiasmo in esplosione. Vita, sogno... sinonimi di felicità in fondo
proseguiamo...
- Concetto primo, la norma: la vita è una merda.
Modo per definire ultimamente l'esistenza. E' un modo in realtà scherzoso di prendere atto della quotidianità ineluttabile: la vita raramente risponde alle aspettative; peraltro se può si manifesta in maniera beffarda nei nostri riguardi.
Come dire, non è mai ciò che ti aspetti.
- Concetto secondo, i picchi più alti: la vita è la morte.
Momenti d'apice della delusione, la ciliegina sulla torta, il tutto. Quando non è più solo un singolo evento ad andare storto, quando è l'insieme di ogni cosa nella giornata o quasi ad andare contro le aspettative, magari per più giorni di seguito... Ecco, lì da merda generica qualunque si passa ad una specifica schifezza e poiché di per se La Vita è positività e attese corrisposte e gioia la sua negazione (aspettative negate) è la morte; di qui il concetto secondo.
Risultato. Quello che emerge nel sentire "la vita è una merda" è un discreto pessimismo. Invero è l'opposto. Il concetto primo su cui si basa il pensiero è un semplice riconoscere alla vita il suo lato "beffardo"; ammettere che ci si aspettava di meglio. Ma se ne ride, è ironizzare su quel che non va.
C'è consapevolezza di esser fortunati. Coscienza che volendo immaginarsele, si potrebbero trovare altre duemila possibilità peggiori all'attuale.
Pertanto sarebbe altrettanto possibile immaginare migliaia di soluzioni.
"La vita è una merda" non è voler vedere il bicchiere mezzo vuoto. E' prendere atto. Più che pieno o vuoto è notare che manca la metà.
E' in fondo non accontentarsi.
Ragionamento da egoisti viziati?? Non posso negarlo con certezza assoluta.
Quello che mi sento di affermare è che cela una volontà forte di affermare la propria esistenza. Alla fine va sempre a finire a una merda... Eppure siamo sempre lì a vedere se è la volta buona che quel mezzo diverrà pieno.
Credo che se nonostante sbraiti e pianti addosso si rimane a sperare, quello possa esser definito ottimismo.
infatti in termini applicativi la frase è completa in questi termini "tanto poi alla fine la vita si è rivelata anche stavolta una merda". Quindi a fine battaglia, mai prima, per abbandono.
Vorrei giusto fosse uno spunto su cui riflettere (mi rivolgo soprattutto a chi so io -_^)...
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