martedì 26 agosto 2008

spezzone di Febbraio

Controllando il blog ho trovato una bozza inedita.
E' stata la prima forma espositiva in cui avevo ipotizzato di affrontare il tema ripreso poi con TJG.
Non la ricorreggo neppure, ve la offro senza labor limae o altro.
Tenete presente però che è un'incompiuta.


niente sonno, pensieri su pensieri...

Momenti in cui è più facile Sentire, sentirsi. Guardacaso di notte, quando tutti quelli che vorresti sentire hanno il cellulare addormentato. Quando in ogni caso non chiameresti nessuno mai per confidare certi vuoti quando ti senti ammantato di una neve nera che pare oblio condensato.

Oggi sono pensieri traboccanti melassa ed al contempo contempo corrosivi come una base forte. Descriveresti mai l'amore???

Stanotte mi sento di farlo.
Ovviamente non si può descrivere come assoluta un'emozione personale tanto forte da far saltare qualsiasi schema razionale, ma si può tentare tramite alcune sensazioni. Insomma come riconoscerlo quello lo so.

Soprattutto è per me riconoscibile dal senso di privazione quando si perde o si sente un'imminente fine.
Serate di stretta allo stomaco, in cui mangiare fino alla nausea o non nutrirsi affatto non fanno alcuna differenza se non quella di distogliere dallo scorrere del tempo. Ogni istante sembra dilatarsi senza fine. Ed in tal caso istante diviene qualcosa di tangibile, poichè ogni inspirazione diviene così densa e lenta e percepibile da sembrare essa stessa un singolo, interminabile attimo.

E mentre i polmoni filtrano con una lentezza che fa affogare, la mente rilegge vorticosa ogni attimo. Si susseguono improvvisi comparsate del passato negli occhi, nei gesti nelle porte negli angoli di casa... Posti che stupiscono e vorresti raccontare, gioie e meraviglie da condividere.

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