martedì 23 settembre 2008

caffè nero bollente

Da bambino trovavo il caffè la bevanda più disgustosa del creato. Quando sentivo parlare di un qualche uomo del passato che aveva scelto di morire bevendo cicuta, bevanda amarissima, io associavo la mortale bevanda a quello stesso fluido di cui sono oggi dipendente.

Non che oggi trovi il caffè più buono di allora. Venticinque anni trascorsi e ancora, al primo fluire tra le labbra, un brivido tra l'orrido e il disgustoso m'invade dalle papille gustative.

Mi sono soffermato per un attimo di questi pomeriggi d'uggia d'autunno bellissima a riflettere sul perché mai mi ostini a bere caffè non amandolo.


Mi sono ricordato di quando ho scoperto il caffè.

Ero diciottenne o poco più, ultimo anno di liceo scientifico o poco meno. Come già spiegato era per me il periodo magico in cui tutto attorno mi rifluiva tra i sensi come incanto senza sosta. Il caffè era strumento fondamentale per poter vivere tutta la vita che volevo senza accusare troppo settimana continue di massimo cinque ore di sonno a notte.

Utilità dunque??

Senza dubbio.
Tuttavia c'era e c'è di più. Già il caffè causa disgusto, privarlo dello zucchero è una mossa antistrategica. Lo è in apparenza soltanto, per quel che mi riguarda.

Inizialmente non addolcivo per erronee credenze dietetiche in breve corrette. L'amore per gli zuccheri è tornato, il caffè è ancora amaro qui di fianco al monitor.


Finalmente oggi ho ritrovato un perché valido.
Sono quasi dieci anni che bevo caffè nero bollente. Dieci anni di ustioni alla lingua e di attese perché intiepidisca. Dieci anni di amaro in bocca gustato.

Sì, gustato. Perché dopo il primo tentativo di dolcificare il torbido liquido ho appreso una cosa privata e intima col caffè: il caffè è come la vita. Di primo acchitto sembra imbevibile, amaro ed acre, incandescente... Ma se dopo qualche attimo di contemplazione e preparato al bollore vivi l'amaro, ti troverai innanzi a effluvi e note di cui è dolcissimo fluttuare nel gusto.

Per questo mi piace così nero, bollente e abbondante: perché per quanto melmosa amo la vita e assaporarla con entusiasmo.

Il mio monito quotidiano...

2 commenti:

Poros ha detto...

Ma imparare a falo bbbbuono no?
;-P

Anonimo ha detto...

mai zuccherato il caffè. Sono troppo avanti.
la Samy nel gorgo del precariato