Status symbòl

Casualmente ieri, durante un sonnolento zapping, mi sono imbattuto in una sagace riflessione su markette: sono cambiati gli status symbol.

Anni fa si copiò Agnelli che portava l'orologio sul polsino della camicia(per sopperire ad un bottone saltato, poi ammise; ma ormai era moda...).
Poi si sono susseguite auto lussuose o costose, dalla limo alla ferrari secondo tempi e prezzi. Per non parlare di Rolex o Cartier; del dòmperignonnn sfoggiato in pompa magna in vmili dymore innanzi a binbi stupefatti...

Ultimamente la gran moda, ciò che ti elevava sull'altri era il gippone. Due le varianti predilette: quello che beve quanto la sabbia del deserto a ferragosto, come l'hummer, oppure quello con interni in radica e pelle, di cui mai capirò la logica ultraterrena (un mezzo da sterrati, fanghiglie paludi, Fango, su cui montare bello lurido per macchiare orribilmente ogni centimetro... ma danno un buono lavauto all'acquisto o c'è la doccia sull'ingresso??).

Questo fino a ieri. Oggigiorno, se vuoi essere in sintonia coi tempi, se vuoi che il mondo ti tenga in alta considerazione, se vuoi seguire l'esempio di eminenti prelati, potenti politici, illustri affaristi, nobili parsimoniosi hai una sola scelta: DEVI ANDARE A TRANS!!!!
Senza "se" e senza "ma", ci vuole il trans per essere qualcuno!
Forza dunque, uomini e donne, prendete orsù il vostro gippone,ormai fuori moda, e recatevi verso una rinnovata rispettabilità! Tutti a trans!


Il mondo ormai manco va più a mignotte...


a lato e sotto, Cinzia, il transessuale platinato in Rat-man creato da Leo Ortolani. L'uso di queste immagini è in gentilissima concessione del Venerabile autore! Grazie, SOMMO Leo!